Workshop nazionale sulla mobilità ad Arezzo

E’ con piacere che inoltriamo il programma  del 4° Workshop Nazionale MOBILITA’: PIANIFICAZIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE promosso da Provincia di Arezzo  e Centro “Francesco Redi” che si svolgerà ad Arezzo il 14 e 15 Settembre 2011 presso il Centro Convegni Hotel Minerva (Via Fiorentina 4).
Il convegno ha l’obiettivo di affrontare alcune tematiche legate alla mobilità da vari punti di vista, nella consapevolezza della necessità di una nuova forma di governo della mobilità  che porti con sé le esigenze dei cittadini, verificandone la sostenibilità in termini di sicurezza e di compatibilità ambientali.
Il Convegno è gratuito ma a numero chiuso e aperto a tutti gli interessati, previa iscrizione.  La scadenza per l’invio della scheda d’iscrizione è il 7 Settembre 2011. La Segreteria invierà conferma di accettazione.
Si segnala inoltre che il 16 Settembre mattina si svolgerà il Focus Group “Quali interventi nella realtà provinciale di Arezzo?” che si svolgerà presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo.
Nella speranza di una Vostra cortese partecipazione, Vi preghiamo di diffondere questa iniziativa alle persone che ritenete possano essere interessate.
Grazie dell’attenzione e un cordiale saluto.

Dr. Roberto Romizi
Coordinatore Centro Francesco Redi

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Per il turismo ad Arezzo

Il MoVimento 5 Stelle di Arezzo crede nelle risorse e nelle potenzialità della propria città. In un momento di grave crisi economica, quando le industrie legate a produzioni e mercati “esotici” si trovano in difficoltà, le attività legate al turismo sono invece garanzia di ricaduta immediata e diretta di ricchezza sul territorio. L’industria turistica aretina dispone in particolare di “armi” ben affilate, non difettando nè nel patrimonio storico, nè in quello enogastronomico, artistico, naturalistico e folcloristico.
Osservandoci intorno e interagendo con professionisti del settore, è emerso che ad Arezzo non esiste una chiara volontà dell’amministrazione di scuotere la città da una sorta di torpore che ha visto l’offerta di servizi efficienti e iniziative turistiche perdersi progressivamente. Manca la fantasia, manca il coordinamento, mancano gli investimenti, manca la fiducia e la lungimiranza necessari per rendere Arezzo ancora più appetibile e conosciuta in Italia e all’estero. La concorrenza di altre città e territori è sempre più agguerrita e, chiudendosi i cordoni della borsa statale, l’immobilismo aretino è in prospettiva ancora più preoccupante.

Il MoVimento 5 Stelle non ci sta a sprecare queste risorse che, ricordiamo, abbiamo ricevuto in eredità e dobbiamo solo valorizzare. Esistono a nostro parere molti modi per andare contro questa tendenza e rilanciare questo importante settore economico: ascoltare le impressioni e i consigli dei visitatori, incontrare gli operatori specializzati, investire e pubblicizzare la città e la provincia (specialmente tramite i nuovi media), rinnovare l’immagine cittadina nelle principali manifestazioni, cercare collaborazioni e creare canali turistici con tour operator e compagnie di trasporti, credere nella cultura e nell’interesse che gli eventi culturali catalizzano, rendere i trasporti pubblici a misura del turista occasionale e non, sponsorizzare eventi di richiamo per i giovani, rendere efficienti servizi ora inaccessibili o inesistenti, coinvolgere direttamente il cittadino in attività di promozione della propria città (accoglienza dell’ospite), ecc.

Il MoVimento 5 Stelle aspetta anche la tua opinione in merito. Abbiamo stilato un questionario destinato ai turisti e uno destinato agli aretini, che useremo per saggiare ulteriormente la situazione e trarne delle conclusioni.

Per iniziare saremo sabato 27 agosto 2011, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 con un gazebo in piazza della Repubblica ad Arezzo (zona antistante la stazione, ex-APT).
Faremo informazione e denuncia, daremo suggerimenti ai turisti di passaggio e raccoglieremo le opinioni di chi vorrà lasciarcele.

Grazie.

MoVimento 5 Stelle Arezzo

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Si va a Montecitorio…

Ricordate il 2007? Quando a sollevare la questione “morale” sulla presenza di condannati in parlamento furono circa 350.000 cittadini italiani firmatari della legge di iniziativa popolare “Parlamento Pulito“?

Rinfreschiamoci la memoria. La proposta consisteva (e consiste) in:

– nessun condannato deve sedere in Parlamento a rappresentanza dei cittadini;
– ciascun parlamentare deve esercitare per massimo due legislature;
– abolizione della legge elettorale attuale e ripristino della votazione per preferenza diretta.

Allora l’iniziativa fu ignorata dai media, o al massimo tacciata di giustizialismo qualunquista. Oggi, che il calderone della crisi e’ saltato, che si sentono da più parti rombare i tamburi della rivolta, sono tutti pronti a rispolverare un’etica della politica fino a ieri evidentemente “non necessaria”.

In realtà la strada è già stata chiaramente indicata: perchè non considerare finalmente le proposte che da 4 anni, senza giustificazioni, attendono considerazione in parlamento?

E’ questo che andremo a chiedere sabato 10 settembre 2011 a Roma, davanti a Montecitorio. Ci stiamo organizzando, stiamo cercando di fare dei pullman per l’andata e il ritorno. Se vuoi partecipare insieme a noi facci avere notizie quanto prima scrivendo a arezzo5stelle@gmail.com, segnalandoci i tuoi dati. Pubblicheremo sempre su questo sito maggiori informazioni.

 

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Capire, fa la differenza!

Durante gli ultimi mesi è arrivata a tutti gli aretini una lettera da parte dell’ Aisa con all’interno la solita bolletta da pagare; molti si saranno accorti che il bollettino è stato accompagnato da un foglio informativo sulla Ecocard, una tessera sperimentale che dovrebbe portare dei benefici al cittadino.
Premesso che questa iniziativa è da considerarsi un piccolo passo in avanti nella gestione rifiuti del nostro territorio, purtroppo siamo ancora lontani dalla corretta strada da intraprendere. Troppe sono le incongruenze nelle scelte di questa amministrazione comunale.
Andiamo per ordine; la Ecocard viene consegnata al cittadino presso uno dei due punti di raccolta rifiuti scelti nella città di Arezzo alla presentazione dell’ultima bolletta. Con la Ecocard il cittadino dovrebbe avere benefici, premi o sconti in proporzione al peso dei rifiuti consegnati nel centro raccolta (naturalmente divisi per le varie categorie di raccolta differenziata).
Pensiamo che il modo di incentivazione sia giustissimo; i cittadini virtuosi devono essere premiati. Il metodo di consegna dei rifiuti è invece molto scomodo, dovendo portare i propri rifiuti in due centri abbastanza fuori mano. Quanto sarebbe più facile e seguito un sistema che permette al cittadino di lasciare i propri rifiuti sotto casa?
La soluzione è, come riportiamo sempre, il porta a porta, una tariffa puntuale che fa pagare solo il rifiuto indifferenziato e la strategia “rifiuti zero”. Non vorremmo che il possibile fallimento di questa Ecocard lasci il diritto di pensare ai ben noti politici che agli aretini non interessa la questione e che possono agire indisturbati.
Il nostro ruolo di Movimento 5 Stelle, ma anche di ogni cittadino che ha a cuore l’ambiente in cui viviamo e la propria salute, è di far capire la differenza che c’è tra una scelta ed un’altra.
Lasciare i rifiuti sotto casa è diverso dal portarli a 5-6 km di distanza, BRUCIARE i rifiuti è diverso dal RICICLARLI, dare dei premi è diverso dall’abbassare clamorosamente la tariffa, diventare un comune che adotta la strategia rifiuti zero (sono sempre più in tutta Italia) è diverso dal subire le scelte di un organismo come l’ ATO TOSCANA SUD che vuole avvelenare noi ed il nostro territorio con un inceneritore cancerogeno e mutageno.
Meno male che capire la differenza, fa la differenza.

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Riflessione di ferragosto

Ci hanno mandati “al mare” per indorare una pillola che da tempo sapevano di doverci somministrare. Non potendo o non volendo distrarci con i parossismi da ombrellone, ci stiamo invece “godendo” una serie di manovre, tagli, correzioni, dietrofront, negazioni, bracci di ferro, che usciranno ben presto dallo scatolotto televisivo per introdursi nei nostri portafogli e ancor più nei nostri usi e costumi.

 

 

 

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Cittadini con l’elmetto: la quarta seduta del Consiglio Comunale ed il Partito (anti)Democratico

RIEPILOGO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:
  1. Consiglio comunale del 27 giugno: Daniele Farsetti presenta la prima versione della mozione per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato, subito dopo la vittoria del Sì ai referendum del 12 e 13 giugno (ricordiamo che 165.000 aretini hanno espresso la loro intenzione nel far tornare l’acqua pubblica); nel frattempo tutti i 16 consiglieri del PDmenoL si alzano ed escono dalla sala consigliare, abbandonando la seduta per far cadere il numero legale e quindi impedire che la mozione venga votata.
  2. Consiglio comunale del 22 luglio: dopo quasi un mese e mezzo dall’esito referendario, il PDmenoL non è ancora pronto (oppure non ne ha l’interesse) ad affrontare la mozione per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato, perciò, visto il prolungarsi dei lavori nell’aula consigliare, viene chiesto che la mozione venga rimandata al prossimo consiglio comunale, dopo la vacanza estiva. Il MoVimento 5 Stelle accetta il rinvio, ma solo ad una condizione: che ci sia un’altra seduta del consiglio comunale prima delle vacanze e durante la quale il sindaco esponga il proprio programma di governo per i prossimi 5 anni, visto il termine del tempo previsto dallo Statuto per poterlo esporre.
  3. Consiglio comunale del 2 agosto: finalmente riusciamo a presentare la nostra mozione, così come viene presentata quella di Tulli (Sel), Barone (Idv), Rossi (Sinistra per Arezzo) alla quale si unisce in estremis Bracciali (Pd) in modo che anche il Partito (anti)Democratico abbia la sua fetta di consenso popolare …
Buona visione!

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L’acqua torni un bene totalmente pubblico. Ma il Pd tradisce questo chiaro messaggio referendario

Se il Pd si dispiace di non avere raggiunto in Consiglio Comunale una mozione unitaria sul tema del servizio idrico integrato a noi dispiace di più che quel partito non accetti, e ce lo ha detto a chiare lettere il capogruppo Matteo Bracciali, l’esito referendario.
Vogliamo sottolineare intanto che noi del Movimento 5 stelle siamo stati i primi a presentare una nostra mozione che portasse in aula la discussione su questo argomento che ha visto i cittadini esprimersi in modo netto dopo tanti anni che i quesiti neanche raggiungevano il quorum. A ruota, sono venuti gli altri partiti con i loro emendamenti. Se vogliamo, questa nostra opera di stimolo possiamo considerarla un successo politico per il nostro movimento visto altresì che i testi altrui riprendevano in parte le nostre istanze.
Ma se i cittadini italiani, e specialmente quelli aretini che da 12 anni subiscono le conseguenze di una scelta sbagliata ora bocciata sonoramente, vogliono la gestione pubblica del servizio idrico senza sé e senza ma, al Pd basta una soluzione edulcorata costituita da un maggiore controllo pubblico su società dove il privato e la sua logica possono tranquillamente continuare a operare. Non è questo lo spirito del referendum, anzi ne è il tradimento.
Noi chiedevamo con la nostra mozione l’inserimento nello statuto comunale della previsione che l’acqua fosse un bene privo di rilevanza economica, che il modello di riferimento per ogni deliberazione comunale fosse la legge di iniziativa popolare, che si svolgessero controlli su chi scarica abusivamente l’acqua utilizzata a fini domestici, che il comitato Acqua Pubblica fosse il referente principale con cui l’amministrazione concordasse ogni iniziativa e atto. Di fronte a ciò, che appare come frutto del buon senso e, ribadiamo, dell’aderenza allo spirito referendario, ci siamo trovati di fronte a un atteggiamento positivo di IdV, Sel e Sinistra che non a caso hanno votato la nostra mozione, e al muro del Pd che ha portato poi gli alleati di governo a condividere un suo testo sul quale non ha voluto mediare e da dove queste nostre priorità sono scomparse. Ora i cittadini sanno chi ha mostrato più coerenza o meno con il loro voto del 12 e 13 giugno.

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