Restitution day: 1.000 euro tornano ai cittadini, proponete come.

Sono cambiate molte cose da quando ci siamo insediati nel Consiglio Comunale di Arezzo. A volte un anno sembra poco ma in realtà è sufficiente per dimostrare le contraddizioni della vita politica di questa città e non solo.
Arrivano i governi tecnici, la vera fama dei partiti cresce, i cittadini sono felicissimi di andarli a votare. Più in piccolo, a livello locale, si perdono assessori per strada, altri se ne accomodano nelle partecipate del Comune, si resuscitano vecchi nomi a garanzia del nostro roseo futuro, si dimostra che i referendum sui servizi al cittadino sono così importanti da metterci su un bellissimo cappello… Potremmo andare avanti… Ma abbiamo poche righe e il bilancio è un po’ lungo da raccontare, quindi passiamo al punto.
Il M5S nel frattempo è stato deriso, denigrato, omesso, mentre i cittadini che lo compongono lavoravano duro, si informavano, cominciavano a capire la macchina dell’amministrazione pubblica. Non è poco per dei cittadini che si prestano alla politica. Ad Arezzo, il MoVimento è cresciuto sia in termini di numero dei partecipanti attivi che di nozioni acquisite per lavorare sempre più efficientemente: abbiamo presentato atti e denunciato situazioni affatto trasparenti a ogni piè sospinto.
Tutto questo lo vorremmo vedere concretizzato nel nostro “Restitution Day” alla città. Vogliamo invitare tutti i cittadini a una giornata di condivisione diretta dei frutti del nostro lavoro. Venerdì 15 giugno, dalle ore 21, in Piazza San Jacopo, organizzeremo un incontro pubblico in cui i nostri due Consiglieri Portavoce, Lucio Bianchi e Daniele Farsetti, si presenteranno; parleranno di com’è fare quel che fanno, cosa hanno fatto nelle attività consiliari, quali i risultati ottenuti e quali le proposte bocciate. In pratica un resoconto generale della vita in Comune.
Questo incontro sarà anche il momento in cui verranno restituiti alla città i 1.000€ corrispondenti ai gettoni di presenza percepiti finora dai nostri due Consiglieri e puntualmente documentati con la pubblicazione on line delle rispettive buste paga. Come ben sapete il M5S rifiuta i finanziamenti pubblici e i soldi vengono versati in un “Gettonometro” visibile nel nostro sito arezzo5stelle.it, nel quale potete cominciare a proporre dove li vorreste vedere spesi o votare qualcosa di già proposto da altri cittadini. Oppure potete inviare una mail ad arezzo5stelle@gmail.com Un altro modo per farci sapere le vostre idee su come li vorreste adoperare è venire a uno dei nostri gazebo del sabato mattina al mercato di Via Giotto oppure il lunedì dalle 21 presso la nostra base operativa in Via Garibaldi 4. Insomma PARTECIPATE!

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Extra Meetup – Giovedì 31/05/2012

Per venire incontro alle esigenze dei numerosi nuovi venuti, desiderosi di conoscere il MoVimento 5 Stelle da vicino e capirne criticamente l’essenza, abbiamo deciso di indire un “extra meetup” giovedì 31 maggio prossimo sempre alle 21 in via Garibaldi 4.

Si tratteranno temi introduttivi ma fondamentali, con botta e risposta sul programma, il non statuto e le modalità di gestione del M5S Arezzo. Un’occasione unica per avvicinarsi.

Chi non potesse partecipare di persona può comunque seguirci in diretta streaming su RetroAttiva:

http://www.arezzo5stelle.it/retroattiva/video-stream

 

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Cittadini con l’elmetto 15 (IMU, bilancio e lavori pubblici)

 

Resoconto dei portavoce Lucio Bianchi e Daniele Farsetti riguardo la seduta del Consiglio Comunale di Arezzo del 18 maggio 2012.

In questa nuova puntata si parlerà di:

– interrogazione urgente di Daniele al Sindaco riguardo la centrale a biomasse prevista a Rigutino;

– interrogazione urgente di Lucio al Sindaco riguardo le auto-candidature nelle società partecipate dal Comune di Arezzo dopo la scelta di Boncompagni alla presidenza di Aisa;

– IMU;

– Bilancio;

– Lavori Pubblici.

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Governo italiano trasparente? No grazie.

Governare una nazione ma anche semplicemente amministrare una regione o un comune, per il MoVimento 5 Stelle, deve necessariamente sottostare ad obblighi di informazione, partecipazione e coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, in una parola trasparenza! La cosiddetta casa di vetro. In cui tutto sia tracciabile e visibile tramite la rete, una amministrazione che così si comporti non solo risponderebbe a principi etici imprescindibili, per chi si occupa della gestione del bene comune, ma otterrebbe  l’apprezzamento e soprattutto il coinvolgimento diretto dei cittadini. Ovviamente siamo in Italia ed il mondo, per adesso, è capovolto. Invece che i principi sopra enunciati nel sito del governo italiano, www.governo.it, si perseguono obiettivi esattamente opposti ovvero occultare, nascondere, impedire che gli italiani possano avere strumenti informativi per porre gli esecutivi sotto la lente d’ingrandimento della pubblica opinione. Con molto stupore abbiamo notato che anche nelle cose più tecniche e nascoste la trasparenza non è un valore ritenuto importante dal governo italiano.  Una dimostrazione?  Se andate a leggere nel sito governativo italiano il file robot.txt (il file usato dai motori di ricerca come google, ad esempio, per trovare una determinata pagina web) troverete al suo interno il seguente testo:

User-agent: *

 Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/dirigenti/

 Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/consulenti/

Cosa significa? Traduzione  per i meno esperti d’informatica con il comando “disallow” per tutti  ”*” i motori si inibisce la ricerca e la visione delle pagine contenenti gli stipendi dei dirigenti e dei consulenti governativi, ironicamente inseriti sotto la directory “operazione_trasparenza”. Quindi il governo italiano sta ordinando agli spider di ricerca: “Non indicizzare le due pagine che riguardano la trasparenza”. Le pagine non saranno presenti nei database e quindi non figureranno nelle ricerche degli utenti .

Un altro semplice esempio di come, in Italia,  il potere costituito cerchi di tenere sempre e comunque il cittadino disinformato e lontano da quelle  informazioni necessarie per giudicare l’azione di governo. La rivoluzione è cominciata e bomba o non bomba arriveremo, anche, a Roma.

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Nuova centrale a Biomasse a Rigutino, cui prodest?

Una nuova minaccia si prefigura all’orizzonte per un territorio già segnato, a Rigutino, in prossimità anche di civili abitazioni, un investitiore privato, ha richiesto la possibilità di costruire l’ennesima centrale a biomasse in Valdichiana. Il MoVimento 5 stelle non ci sta e ciede chiarezza al sindaco Fanfani che già si era espresso contro tali insediamenti. Questa l’interrogazione urgente di Daniele Farsetti all’ultimo consiglio comunale. Per il momemento nessuna risposta….

Al Sindaco di Arezzo – Avvocato Giuseppe Fanfani 

Oggetto: Interrogazione urgente in merito alla possibile realizzazione di una centrale a biomasse nel territorio del comune di Arezzo, sita in località Rigutino.

Con la presente interrogazione sono a chiedere al Sindaco di Arezzo se è a conoscenza del progetto di costruzione di una centrale a biomasse nel territorio comunale e più precisamente il località Rigutino. La domanda era stata presentata in prima istanza, alla Provincia di Arezzo, il 29/11/2011 dalla società richiedente I.M.P.E. COSTRUZIONI S.R.L.  A seguito della mancanza di documentazione, la domanda era stata respinta il 14/12/2011.

La società richiedente ha provveduto a trasmettere la documentazione integrativa il 20/12/2011 e la Provincia di Arezzo il 9/1/2012 ha iniziato il procedimento. Il 16/2/2012 si è tenuta la prima conferenza dei servizi che ha stabilito che la documentazione era ancora carente per cui la Provincia ha inviato alla ditta in data 28/3/2012 la richiesta di integrazione. Il 20/4/2012 la ditta ha ulteriormente integrato  i documenti  richiesti ed il 16 maggio, mercoledì scorso si è svolta la nuova conferenza dei servizi.

I documenti prodotti prefigurano quasi certamente la realizzazione di una centrale ad olio di palma da 0,98 Mw. Questa dimensione non è casuale, infatti per impianti inferiori ad 1 Mw alcune procedure sono molto semplificate. La nostra preoccupazione è molto forte per il luogo dove questa struttura dovrebbe sorgere, in un centro abitato con abitazioni civili a ridosso dell’impianto e per la tecnologia adottata, obsoleta e fortemente inquinante.

Oggi in Italia non si produce energia elettrica per i bisogni, ma per il business, che è enorme, sicuro ed stimolato dallo stato come incentivi alle rinnovabili, tutte sia a quelle vere sia a quelle “finte” come ad esempio agli inceneritori,  con i CIP6  i certificati verdi, bianchi, incentivi GSE e quant’altro. I privati vendono a TERNA (Enel) l’energia prodotta a prezzo politico maggiorato, in virtù di usare combustibili “assimilabili“ alle vere energie rinnovabili (sole, vento, ecc). La Regione Toscana, con scelta oculata, nel Piano Energetico, prevede un raggio di solo 70 km per l’approvvigionamento da biomasse, ci chiediamo se questo possa essere compatibile con la nuova centrale.

Premesso tutto questo sono a chiedere:

  • se il Comune di Arezzo ha preso parte alla conferenza dei servizi del 16 febbraio e del 16 maggio scorsi;
  • se vi ha partecipato chi vi ha partecipato e quale era il mandato e l’indirizzo espresso dal rappresentante del Comune di Arezzo in quella sede;
  • se il sindaco Fanfani mantiene “le forti perplessità sulle centrali a biomasse” come aveva già avuto modo di affermare nel novembre 2010 quando si prefigurava la possibilità della riconversione del’ex zuccherificio di Castiglion Fiorentino a tale scopo in località Poggio Ciliegio, al confine del Comune di Arezzo.

Daniele Farsetti – Movimento 5 stelle Arezzo

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Il Bilancio 2012, una triste fuga dalla realtà. Ma il PD lo sà cosa sono gli sprechi?

Il Bilancio prevntivo è l’atto amministrativo più importante, fino ad oggi, per la giunta Fanfani. Il MoVimento 5 stelle ha espresso parere fortemente contrario a questo documento che attesta lo stato confusionale in cui versa la maggioranza. Tasse e nessuna capacità di progettare un futuro sostenibile sono il limite maggiore di un PD che tira a “galleggiare” sulle macerie della città.

Questo il testo integrale dell’intervento di Daniele Farsetti in consiglio comunale:

Parlare del Bilancio preventivo è l’occasione per tracciare un ritratto complessivo della maggioranza. Oggi è forse sparare sulla croce rossa ma il mal voluto non è mai troppo recita l’adagio. Il primo punto che ci trova in fortissimo disaccordo sono le modalità con le quali l’amministrazione è arrivata a comporre questo documento. Nessuno spazio di dialogo con le opposizioni, muro contro muro. Per mesi, in ogni sede in cui ci è stato possibile, abbiamo richiesto un confronto e la possibilità di indicare anche le proposte che il MoVimento 5 stelle era in grado di produrre. Unici tra le opposizioni abbiamo chiesto di dare il nostro contributo alle scelte di bilancio per la città. Lo status che la legislazione, non a caso, attribuisce ad ogni consigliere comunale è quello di “amministratore”, non becero contestatore e con questo spirito volevamo condividere le nostre idee ed aprire un confronto. Siamo stati derisi ed invitati ad entrare in maggioranza se volevamo avere non recepite ma almeno ascoltate le nostre istanze. Crediamo che la storia vi condannerà ed anche l’attualità, per altro,  non mi sembra particolarmente felice. Preferiamo rimanere degli ingenui  idealisti piuttosto che  accettare questo modo di fare politica anacronistico e settario nel quale non ci rispecchiamo e che poco di democratico ha nonostante provenga da un partito che si fregia di questo appellativo.

Veniamo ai numeri: sostanzialmente questo bilancio si regge sull’IMU applicando addizionali pesantissime, della tanto sbandierata  “spending review “ nemmeno l’ombra.  Scelte coraggiose per una maggiore modulazione delle aliquote, ad esempio penalizzando chi accumula edifici sfitti a fini speculativi rispetto a chi utilizza il proprio immobile per fare economia e produrre lavoro, non risultano pervenute. Tassare, questa è stata la parola d’ordine. Nemmeno, tra l’altro,  in maniera equa visto che l’addizionale IRPEF è rimasta ferma allo 0,5 non prevedendo aumenti per gli scaglioni di reddito più alto e di fatto penalizzando i meno abbienti. Un altro parametro inserito ed assolutamente irrealizzabile sono gli anacronistici 8 milioni di entrata legata alle concessioni edilizie. In un contesto economico come quello attuale appare pura utopia raggiungere tale obiettivo e gli assestamenti di bilancio dovranno inevitabilmente stravolgere il quadro generale.

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Comune di Arezzo, il centro di riciclo esiste già: per i trombati della politica!

Interrogazione urgente, ovviamente senza risposta, del consigliere Lucio Bianchi capogruppo Movimento 5 stelle Arezzo in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale:

                                                                       Al Sindaco Avv. Giuseppe Fanfani

OGGETTO: Interrogazione urgente sulle nomine delle aziende partecipate dal Comune di Arezzo

In merito alle ultime vicende che percuotono il sistema politico aretino, vorrei chiedere all’uomo Giuseppe Fanfani cosa ne pensa di questa situazione. In una delle sue ultime interviste lei usa due sostantivi rilevanti “Serietà e Correttezza”. A questo punto mi domando se altrettanta serietà e correttezza sono state usate per decidere anche queste nomine. Le domando: è serio e corretto reinserire Marconi in un percorso virtuoso come quello dell’amministrazione pubblica dopo le vicende note a tutti?

Sono andato personalmente a leggermi tutti i CV di quei cittadini che si erano fatti finalmente avanti poiché a disposizione avevano uno strumento come l’albo delle auto-candidature; il quale, tra l’altro è un albo monco e ingannevole che non dà loro la reale possibilità di mettersi in gioco e lavorare per l’intera comunità. Li ho spulciati uno per uno prendendo nota di chi erano quelle persone, cosa fanno nella vita e quali dei loro requisiti potrebbero contribuire a migliorare davvero il Servizio Pubblico. Quest’ultimo, elemento fondante dell’atto d’indirizzo approvato in Comune. A fronte di tale atto, scegliere solo dall’alto della propria posizione, risulta delegittimare quello che noi, tutti insieme come consesso, abbiamo deciso.

Poiché abbiamo creduto nella trasparenza e nella possibilità che la società civile ci possa dare una mano, vorrei sapere quali dei CV presentati per AISA ha colpito il Sindaco. Inoltre chiedo se davvero un “manager di comprovata esperienza” come colui indicato dal Sindaco sia davvero tale, tenuto conto che quando era AD di Ciet, l’azienda non pagava l’IVA.

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Il MoVimento 5 stelle invita Mario Monti a conoscere la Manovra dei Cittadini

 

Mario Monti ad Arezzo, domenica 13 maggio, è l’occasione, per il MoVimento 5 stelle, per far capire che i cittadini aretini non solo contestano le manovre economiche adottate dal suo governo, che penalizzano le fasce più deboli e già tartassate della popolazione italiana ovvero: i lavoratori dipendenti, pensionati, artigiani, piccole imprese preservando invece i soliti centri di potere come le lobby economiche, il sistema bancario e finanziario, la casta politica, ma hanno anche delle proposte alternative da proporgli. I consiglieri comunali del MoVimento 5 stelle Lucio Bianchi e Daniele Farsetti, come portavoce degli attivisti, hanno nei giorni scorsi inoltrato un invito per ottenere un incontro pubblico con il professor Monti per potergli consegnare e spiegare la “Manovra dei cittadini”, un documento elaborato e votato in rete nel sito www.beppegrillo.it, nel settembre 2011, da 60.000 italiani. Temi principali: tassazione almeno del 40% dei capitali regolarizzati con lo “Scudo Fiscale”, soldi certamente frutto di furto ai danni della collettività e dei contribuenti che pagano regolarmente le tasse, taglio delle spese militari e rientro dalle missioni di guerra, taglio dei costi della politica, riforma del mercato del lavoro con abolizione del precariato. Questo, anche, nello spirito e nel solco tracciato dal super-tecnico, nostro concittadino, Enrico Bondi che ha espressamente chiesto aiuto tramite il web per segnalare disfunzioni e malversazioni della macchina statale. La manovra è composta da una ventina di punti tutti immediatamente applicabili e che se adottati porterebbero introiti immediati per almeno 40/50 miliardi di euro e risparmi futuri almeno doppi. Ben più delle drastiche tassazioni a cui siamo stati sottoposti o del salasso denominato IMU. Con lo spirito critico ma soprattutto propositivo che lo contraddistingue,  il MoVimento 5 stelle di Arezzo sarà domenica prossima 13 maggio in Piazza della Stazione ed in Piazza S.Jacopo dalle 8 del mattino fino alle 12 per censurare le politiche del governo del professor Monti ma soprattutto informare i cittadini che esiste un altro modo di fare politica, insieme alla gente, con i cittadini per una maggiore equità sociale ed economica.

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Sei favorevole al nuovo inceneritore di San Zeno?

Il Movimento 5 Stelle dice NO:

E’ una delle battaglie che stiamo portando avanti con maggior impegno. Non vogliamo nuovi inceneritori nel nostro territorio. Vogliamo che anche quello presente venga dismesso. Cosi come lo vogliono i cittadini di Arezzo e in special modo gli abitanti di San Zeno, Tegoleto e Badia al Pino che sono quelli che subiscono maggiormente la presenza di tale ecomostro.

NO perché la salute della persona è un diritto costituzionale (Art.32)

Nelle zone limitrofe all’inceneritore il numero di morti per linfomi e Lucemia è quasi doppio rispetto alla media regionale. Dati dello Studio Moniter dimostrano che c’è un collegamento tra l’aumento di aborti spontanei, asma, malattie tumorali e la presenza di un inceneritore.

NO perché è ANTI-Economico.

Il solo raddoppio dell’inceneritore costerà almeno 82 MILIONI di Euro. Perché non spendere la stessa cifra per costruire Asili nido, migliorare il settore del trasporto pubblico, investire sul turismo e sull’economia locale? perché non costruire un impianto di riciclo dei rifiuti come quello di Vedelago ?

MITI da sfatare:

L’inceneritore elimina le discariche – : FALSO.
Gli inceneritori producono una tonnellata di ceneri ogni tre tonnellate di rifiuti bruciati. I rifiuti prodotti sono tossici e hanno bisogno di procedure di smaltimento più costose
– L’inceneritore produce energia – : FALSO
Per mantenere la combustione dei rifiuti l’inceneritore consuma più energia d quella che produce dalla combustione stessa dei rifiuti. E’ un pò come si pensasse di produrre energia illuminando con una lampadina un impianto fotovoltaico. Il consumo di energia per accendere la lampadina sarebbe molto più grande di quanto si riuscirebbe poi a produrre tramite l’impianto fotovoltaico.

E TU come la Pensi?
Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Pisa e il Consorzio Mario Negri SUD di Chieti ha attivato un ricerca sulle opinioni dei cittadini a proposito dell’inceneritore di Arezzo.

A questo link troverai il breve questionario. Compilalo e fai sapere come la pensi …

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