Cittadini con l’elmetto 17 (27 giugno, 10 e 24 luglio 2012)

Super puntata con resoconto dell’attività consiliare (estiva) del M5S Arezzo:

27 giugno 2012:
– Atto di indirizzo: Adozione della raccolta dei rifiuti porta a porta
10 luglio 2012:
– Interrogazione: Costi della visita del papa ad Arezzo
– Interrogazione: Azienda Multi-servizi
– Adesione economica alla Convenzione Regionale sul Trasporto pubblico locale
24 luglio 2012:
– Interrogazione: Costi del periodico AERRE
– Interrogazione: Consorzio di Bonifica
– Adesione alla campagna Obbedienza Civile
– Atto di indirizzo: Riduzione del Consiglio di Amministrazione di Coingas
– Atto di indirizzo: Solidarietà del Comune di Arezzo al Movimento NO-TAV

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TAV ed Inceneritori: sperpero di denaro pubblico a vantaggio della solite cricche e lobby di potere

Nell’ultimo consiglio comunale bocciata una nostra mozione contro la linea alta velocità Torino-Lione. Con il documento si chiedeva al Comune di Arezzo di trasmettere il proprio invito al governo nazionale ed al parlamento in modo che tali istituzioni procedano ad una rivisitazione completa delle proprie politiche riguardo al trasporto ferroviario dando priorità all’ammodernamento della rete esistente e del materiale rotabile, con una particolare attenzione al traffico pendolare. Sempre con questo atto si chiedeva di trasmettere la più completa solidarietà del Consiglio Comunale alle popolazioni della Val di Susa e della Val Sangone in lotta, organizzate nel movimento popolare “NO TAV”.  Il PD trincerandosi dietro alla sua nuova linea politica dell’astensione (singolare che la maggioranza di governo della città non abbia la capacità di esprimersi su nessun documento diverso da quelli proposti dalla giunta)  ha impedito, di fatto che l’atto potesse essere approvato. Innanzi tutto vorremmo spiegare perché abbiamo sollevato questo tema all’interno del consiglio comunale di Arezzo che potrebbe apparire lontano da questi problemi. Il TAV è paradigmatico della situazione italiana ma anche di quella locale. La perfetta rappresentazione, a nostro giudizio, del cattivo governo, trasposto non su affresco, come l’allegoria di Simone Martini, ma tristemente calato nella realtà. Un modo di governare che non tiene conto degli interessi della collettività ma persegue fini ben diversi: lo sperpero di denaro pubblico in funzione di una redistribuzione alla solita cricca e lobby di potere: banche, grandi costruttori, criminalità organizzata che da troppo tempo tengono sotto scacco la nostra nazione. Un pozzo di S.Patrizio di denari pubblici da cui attingere a piene mani, per un numero pressoché illimitato di anni. Lo stesso schema che si vorrebbe adottare, localmente, per la gestione del ciclo dei rifiuti con il raddoppio dell’inceneritore.

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La commissione consiliare speciale sull’acqua gioca a nascondino: ora basta!

Sui   temi   dell’acqua,   ripubblicizzazione   del   servizio   ed   eliminazione   della   componente   di remunerazione garantita,  il MoVimento 5 stelle,  che  è stata  la prima forza politica a sollevare il tema   in  Consiglio  Comunale,  ritiene   che   si   stia   giocando   a   nascondino   con   un   rimpallo   di  responsabilità   sinceramente   imbarazzante.   Il  PD  aretino,   stretto nella  morsa   tra  un’adesione   ai referendum sicuramente poco convinta, che noi non abbiamo esitato a definire di puro marketing politico,  e  le posizioni  nazionali  di  quel  partito che addirittura produce   proposte di   legge per favorire   ancora  modelli  gestionali  di   tipo privatistico,  ha  preso  tempo  insabbiando  il  dibattito politico sul servizio idrico integrato in una commissione consiliare speciale. Considerato che in data 29 Novembre 2011 il Consiglio Comunale di Arezzo, atto n. 124, ha istituito tale commissione con scopi   istruttori,  sempre  in quella data,   il  consigliere Andrea Modeo ne è stato eletto presidente.  Preso atto che la commissione è stata costituita allo scopo di approfondire le possibili ricadute sul  modello gestionale derivante dell’esito referendario sui  temi  dell’acqua,  che hanno conclamato,  è sempre   bene   ricordarlo,   la   netta   contrarietà   dei   cittadini   verso   la   remunerazione   del   capitale investito   e   ad   una   gestione   privatistica   di   tale   servizio.   Tale   commissione,   come   previsto all’articolo 14 del  Consiglio comunale,  doveva avere carattere referente,  sviluppare un’indagine conoscitiva,  con audizione di  vari  soggetti   (ente gestore,  organi  di  controllo,  esperti   in materia, rappresentanti del Comitato acqua pubblica ecc.) al fine di relazionare al Consiglio comunale per le conseguenti deliberazioni. In realtà i lavori sono proceduti stancamente riuscendo a convocare solo i rappresentanti  del  Comitato  acqua  pubblica.  La   commissione,   come   indicato nell’atto  che   l’ha  istituita, aveva una durata di sei mesi, quindi scadente il 29 maggio 2012. Nessuna proroga è stata ne   richiesta   ne   tantomeno   concessa   da   parte   del   consiglio   comunale   di  Arezzo.   Secondo   il MoVimento 5 Stelle i lavori si sono formalmente conclusi. Stamani il nostro gruppo consiliare ha protocollato   una   formale   richiesta   al   presidente  Luciano  Ralli   chiedendo   i  motivi   per   cui   la commissione non abbia ancora espletato i propri obblighi e chiedendo che in tempi rapidi si proceda a   calendarizzare tale relazione in Consiglio Comunale.  Aspettiamo fiduciosi  una pronta risposta come tutti quei cittadini che hanno convintamente appoggiato le ragioni del SI salvo poi scoprire che i referendum, per qualcuno, sono stati un semplice gioco politico, un’infatuazione passeggera,
da   cavalcare   nel  momento   del   trionfo,   salvo   poi  metterli   nel   dimenticatoio   o   ancora   peggio osteggiarli.

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