Questo il testo della nostra interrogazione urgente nel consiglio comunale del 28 settembre in merito al trasferimento e ampliamento, nell’area di S.Zeno, dello stabilimento Safimet Spa.
Con determinazione di Giunta n. 281 del 20 giugno 2012 il Comune di Arezzo ha espresso parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa alla richiesta di trasferimento, ed ampliamento rispetto alla capacità attuale, dell’impianto di recupero metalli preziosi proposto dalla Safimet Spa.
Questo tipo di lavorazioni prevede l’incenerimento dei residui industriali orafi al fine di ricavarne nuovo metallo prezioso. L’industria in oggetto andrebbe ad occupare un’area già fortemente compromessa sotto il profilo ambientale a causa della presenza di numerose industrie orafe e dall’inceneritore, pertanto l’insediamento di un nuovo “bruciatore”, dalla capacità di 1000 tonnellate annue di rifiuti speciali, in quella specifica area, avrà un impatto tragicamente negativo.
Quello che però più allarma è scritto nel dispositivo dell’atto di giunta quando il Nucleo Valutativo del Comune di Arezzo, testualmente recita :
paragrafo 3. In ordine al contributo che il nuovo insediamento dà all’inquinamento atmosferico, la documentazione presentata evidenzia il rispetto dei limiti di legge ad eccezione del parametro NO2 (biossido di Azoto), che per quanto concerne il valore orario determina un incremento del fondo del 112% e che, nella condizione peggiore, raggiunge l’87,5% del limite con dati in ingresso nel Modello che il proponente ha già formalmente dichiarato di ridurre. Il Nucleo prende atto che la predetta circostanza, presumibilmente, comporterebbe il rispetto dei limiti anche per il parametro di concentrazione media oraria di NO2 e quindi, con l’ulteriore riduzione della potenzialità massima del forno da 6.000.000 a 1.000.000 di Kcal/h, come da verbale della Conferenza dei Servizi tenutasi in Provincia di Arezzo il 07/06/2012, dovrebbe essere ancor più garantito il rispetto delle emissioni della Safimet agli standard di qualità dell’aria fissati dalla normativa. Quanto sopra è pertanto da considerare un obiettivo da perseguire.