Gruppo di Lavoro Piccola impresa

VOLANTINOPICCOLEIMPRESEIl MoVimento 5 Stelle di Arezzo ha aperto dei gruppi di lavoro tra gli attivisti e i cittadini che intendono impegnarsi in prima persona in qualche aspetto relativo alla città.

I gruppi attualmente attivi sono :
– Piccola Impresa
– Cultura e Turismo
– Energia
– Mobilità
– Salute e Sanità
– Multimedia e Comunicazione

Altri sono solo sospesi in attesa di riprendere l’attività (elenco)

Il gruppo Piccola Impresa si ritrova venerdì prossimo presso la stanza di via Garibaldi 4. Invita le piccole aziende del commercio e dell’artigianato a mettersi in contatto per ascoltare le problematiche più diffuse ed elaborare insieme una strategia di reazione all’attuale stato di caduta libera dell’economia cittadina.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattarci a questo indirizzo email: gruppolavoroimpresa.ar@gmail.com

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Comune di Arezzo, si rispetti la costituzione: l’Irpef scaglionata è un diritto dei cittadini.

Viviamo, come è noto, momenti di forte crisi economica, con risvolti sociali del tutto imprevedibili: le famiglie faticano a sopravvivere, la richiesta di sostegno economico di persone e delle stesse famiglie del nostro territorio ormai si è moltiplicata, le aziende chiudono o annaspano, generando precarietà, instabilità economica e disoccupazione.

Questa colpisce larghi strati popolari, ed a pagarne le conseguenze maggiori, ad oggi, sono maggiormente i lavoratori dipendenti, i pensionati, i precari e le categorie produttive maggiormente esposte come gli artigiani e i commercianti.

Siamo convinti, in base anche a quanto sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana, che a pagare debbano essere sì tutti, ma in proporzione del loro reddito e della loro capacità economica. Anche un Ente come il nostro è chiamato a fare la sua parte, rispettando i principi cardine di equità e di solidarietà sociale.

Nelle misure finanziarie approvate ad ottobre 2011 anno c’è una norma, fortemente voluta dai Comuni, che consente la possibilità a quest’ultimi di aumentare sino allo 0.8% l’addizionale comunale ma, soprattutto, di poterla modulare in base alle fasce di reddito applicate per l’Irpef nazionale.

Fino ad oggi il nostro Comune, in barba anche a quanto stabilito dalla nostra Costituzione, ha applicato l’addizionale Irpef in modo fisso, lo 0,5% stessa tassazione, stessa aliquota per tutti. Quanto di meno giusto possa esistere. Rimodulare l’addizionale Irpef è per il MoVimento 5 stelle una battaglia di giustizia sociale, per far pagare meno tasse a chi meno possiede ed alle fasce sociali deboli ed aumentare la tassazione a chi può e deve pagare di più.

Per inserire elementi di equità fiscale abbiamo presentato un atto d’indirizzo in modo che la aliquota comunale Irpef non sia più fissa ed indiscriminata per tutti, ma progressiva ed ispirata ai criteri maggiormente rispondenti ai dettami costituzionali di progressività della tassazione. Sostanzialmente si mantiene l’esenzione, così come è già oggi, per i redditi fino a 15.000 euro, la diminuzione dell’ 0,1% per tutti coloro, la maggior parte, hanno un reddito fino a 28.000 euro, invariato per chi guadagna fino ai 55.000 euro e massima aliquota per i redditi superiori .

L’atto è ormai depositato da molti mesi senza che sia stato possibile discuterlo in consiglio comunale a testimonianza dell’immobilismo amministrativo dell’attuale giunta.

 

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Buoni pasto ai dirigenti comunali, ma quanto mi costi?

Nel mese di dicembre 2012 abbiamo interrogato l’assessore al personale, Stefania Magi, per capire se il Comune di Arezzo eroga buoni pasto ai membri della giunta ed ai suoi dirigenti. Dopo poco più di un mese abbiamo ricevuto la risposta all’ interrogazione di Daniele Farsetti in cui chiedevamo di fornirci i dati e le cifre. Per quello che riguarda gli assessori ed il sindaco non è prevista nessuna forma di beneficio, salvo le missioni istituzionali in cui siano impegnati fuori dal territorio comunale. Viceversa per i dirigenti, si legge nella risposta, ai sensi del loro contratto di lavoro nazionale 23.12.1999 art. 33 e 34 e del contratto integrativo aziendale del 2001 art. 15 è prevista l’erogazione dei buoni pasto per i rientri pomeridiani. Singolari le modalità di erogazione, infatti questi vengono distribuiti ad inizio mese, sempre nella risposta si legge, in base alle previsioni di presenza del mese di riferimento, tenuto conto delle presenze del mese precedente. Stiamo parlando di 17 persone (16 dirigenti + 1 segretario generale) che guadagnano una cifra media lorda di 82.000 € all’anno (il picco massimo è di 96.500 € , il minimo è di 67.500 € all’anno) e che forse il pranzo potrebbero anche pagarselo con i propri soldi. In totale per l’anno 2012 sono stati erogati 2.462 buoni pasto per i dirigenti comunali con un valore facciale di € 7 e un costo effettivo per l’amministrazione di € 5,89, per un totale annuo pari a € 14.500. Una cifra significativa che potrebbe essere utilizzata per molte emergenze che quotidianamente il Comune di Arezzo si trova ad affrontare, come ad esempio quella scolastica con edifici e attrezzature al collasso. In un clima attuale, di pesante “spending review”, che poi significa tagli ai servizi per i cittadini, sarebbe un bel segnale se i dirigenti comunali rinunciassero di loro volontà a questo costo aggiuntivo per l’ente, lo faranno?

 

http://www.comune.arezzo.it/il-comune/direzione-generale/sviluppo-organizzativo/trasparenza-valutazione-e-merito/copy3_of_retribuzioni-e-curriculum-vitae-dirigenti-e-posizioni-organizzative/files/retribuzioni-dirigenti_febbraio-2013.pdf

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Ragazzi in marcia, la rivoluzione è cominciata!

Venerdì 15 marzo è una data che deve rimanere scolpita nella Storia, si aprono le porte del parlamento alla XVII legislatura e finalmente 161 cittadini italiani rientrano dentro le istituzioni evitando la mediazione deviata ed interessata dei partiti politici. Tanti soloni che prima ci hanno denigrato, poi combattuto adesso rimangono storditi ed ammutoliti di fronte alla freschezza, all’entusiasmo ed alla passione del nuovo che avanza.  Sono come i dinosauri di fronte ai meteorioti che gli piovono in testa. I nostri deputati saranno la testa di ponte del M5S dentro le istituzioni, punta di diamante per milioni di italiani che devono contribuire fattivamente a cambiare il paese. Una rivoluzione vera che sta cominciando a far paura ai poteri forti di questa sciagurata nazione. Proveranno in tutte le maniere a dividerci, a vivisezionare le nostre vite cercando il caso per forza. Cercheranno di far credere che ogni male possibile è causa nostra, dimenticando gli ultimi sessanta anni di storia repubblicana. Ogni nostro inciampo sarà amplificato a  dismisura per dimostrare quanto siamo inadatti, incapaci o pericolosi per le istituzioni. Sosteniamoli, i nostri amici deputati, perché aiutando loro salveremo noi stessi.

Un sincero grazie a Beppe che ha iniziato questo percorso, nel lontano 2005, ridestando le coscienze e l’impegno di tanti di noi. Lui è stato l’anima di questo miracolo. Il suo blog è il punto di riferimento in Italia e non solo per chi non vuole cadere nelle nebbie dell’informazione di regime che per troppi anni ha incatenato i cittadini impedendo loro di avere quelle informazioni necessarie per scelte consapevoli e mature. Un successo nel successo, lasciatecelo dire, per i “Grilli Aretini”. Due eletti diretta espressione del gruppo di Arezzo, Marco e Chiara due ragazzi che insieme a noi hanno cominciato questo lungo viaggio oggi siedono sui banchi di Montecitorio, chi lo avrebbe mai detto quando le nostre riunioni precarie, svolte in luoghi improponibili, sono cominciate? L’onestà deve tornare di moda. Rimanete come ci siamo conosciuti, la vostra faccia pulita, la determinazione ed il vostro sorriso li distruggerà.

Buon lavoro!

P.S. UNA BUONA NOTIZIA
Intanto un risultato il M5S l’ha già prodotto, con la sua campagna per un Parlamento Pulito, i partiti sono stati costretti, sebbene a malincuore, a NON candidare alcuni personaggi impresentabili (non tutti che per loro sarebbe stata overdose..).
Così oggi mentre si spalancavano le porte di Montecitorio ai 161 incensurati del Movimento si aprivano, al contempo, quelle dl carcere per:
NICOLA COSENTINO (PDL, concorso esterno in associazione camorristica)
ALBERTO TEDESCO (PD, associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione e falso)
SERGIO DE GREGORIO (IDV comprato dal PDL, associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, emissioni e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, violazione della legge fallimentare).

VINCENZO NESPOLI (PDL, sindaco in carica di Afragola, bancarotta e riciclaggio)

Tutti, ovviamente, protetti sino ad oggi dall’immunità parlamentare, reiterata in aula col respingimento degli ordini di custodia cautelare.

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Cittadini con l’elmetto n. 20 – Consiglio comunale del 6 marzo 2013

– Interrogazione sul cablaggio in fibra e possibili ulteriori connessioni con plessi comunali
– Interrogazione in merito all’affidamento del ruolo di direttore artistico stagione teatrale
– Richiesta variazione Odg per avere relazione della commissione consiliare sulla ripubblicizzazione del servizio idrico
– Regolamento sulla trasparenza amministrazioni locali
– Variazione regolamento urbanistico

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‘Zero privilegi’, proposta di legge di iniziativa popolare M5S Toscana, arriva in commissione Affari istituzionali

Illustrato in commissione Affari istituzionali il testo della proposta di modifica del testo unico su consiglieri e assessori regionali: soppressione di vitalizi, indennità di fine mandato, diarie e rimborsi spese forfettari. Il presidente Manneschi: “Alcuni contenuti superati dalle riforme intervenute”

Soppressione del vitalizio e dell’indennità di fine mandato. Eliminazione delle diarie e dei rimborsi spese forfettari, a favore del rimborso delle spese documentate per lo svolgimento di missioni. Indennità mensile di carica non più parametrata su quella dei deputati, ma in misura fissa di euro 5mila 700 mensili lordi. Indennità di funzione riconosciuta solo ai presidenti di Giunta e Consiglio ed ai vicepresidenti dell’assemblea legislativa. Sono questi i contenuti della proposta di legge d’iniziativa popolare ‘Zero privilegi’, illustrata questa mattina da Mirko Falleri ed Andrea Morini in commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (IdV).

La proposta di legge vuole cambiare il testo unico delle norme sui consiglieri e sui componenti della giunta regionale. È prevista, inoltre, una riduzione del 50% dell’indennità di carica per coloro che svolgono attività di lavoro autonomo, libero professionale, commerciale, o comunque imprenditoriale.

Viene ridotta anche l’indennità di carica di un diciottesimo per ogni giorno di assenza dalle sedute degli organi istituzionali, salvi i casi di congedi per maternità e paternità. La riduzione complessiva prevista dei costi è di circa 4,5 milioni di euro l’anno.

Il presidente della commissione Manneschi, salutando con favore l’iniziativa dei cittadini, ha ricordato che alcuni fra i più importanti cambiamenti previsti dalla proposta sono stati già introdotti nella normativa regionale. Il vitalizio, per fare l’esempio più significativo, è già stato abolito con il cambiamento dello Statuto e le novità introdotte a livello nazionale sulle indennità sostanzialmente ricalcano la disciplina toscana.

“Sono già state presentate da tempo proposte di legge, con contenuti simili, ed in taluni casi anche più severi, tese a superare gli automatismi ed a disciplinare il divieto di cumulo – ha rilevato – Il Consiglio ha inoltre attivato un gruppo di lavoro specifico che dovrebbe rivedere Statuto e regolamento consiliare. In ogni caso la Toscana andrà avanti nella politica di austerità anche se sarebbe doveroso un intervento legislativo nazionale”.

http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view.aspx?idc=0&id=18042

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Equitalia addio e l’assessore al bilancio che non c’è

La riscossione tributi  nel decreto governativo enti locali, dell’ottobre scorso, prevede che  Equitalia debba cessare di svolgere questo compito a decorrere dal 1 luglio 2013. Scadenze impellenti che non sono state ancora affrontate dalla giunta Fanfani per la mancanza di “vero” un assessore al bilancio. La delega ufficialmente è ancora nelle mani di Marco Donati ma di fatto da quando è partita la campagna per le primarie del PD, fine novembre 2012, e la susseguente campagna elettorale che lo ha visto essere eletto in parlamento, nessuno, a livello politico, si occupa del bilancio comunale. Nessuna traccia del bilancio preventivo 2013 ne di quello consuntivo 2012.

In commissione Bilancio il M5S ha fatto inserire la questione all’ordine del giorno presentando una mozione volta ad orientare l’amministrazione nella gestione dei tributi locali. Verosimilmente Equitalia Spa cesserà di riscuotere le tasse per conto dei comuni  lasciando un vuoto che deve essere colmato. Inoltre l’amministrazione comunale si troverà nella condizione di dover riprendere in carico anche tutte le posizioni che l’ente gestore non ha fatto in tempo a smaltire, con il probabile e non piccolo problema della prescrizione e quindi della perdita economica che, oltre che danneggiare le casse del Comune, porterà non pochi problemi a chi siede sulla poltrona delle decisioni, che ne dovrà rispondere civilmente e penalmente. La gestione Equitalia non lascia certo rimpianti dietro di se, sia per le modalità con le quali in alcune circostanze procede alla riscossione sia per la capacità di introitare le somme iscritte a ruolo, nell’ultima commissione è emerso che solo un 30% dei tributi affidati al gestore privato vengono realmente incassati. Un bilancio drammatico su tutti i fronti che impone un’immediata inversione di rotta.  Secondo la nostra proposta sarebbe auspicabile che il servizio  tornasse all’interno dell’ufficio tributi del comune. Questo per molteplici motivi, il primo di ordine economico ovvero non dovendo pagare l’aggio ad un terzo tutto l’importo sarebbe di competenza comunale, anche l’aspetto finanziario, in particolare il cash flow, troverebbe beneficio con un immediato incasso delle somme spettanti senza invece attendere lunghi mesi per il trasferimento delle somme dal gestore al comune. In ultimo l’aspetto sociale, che un comune per la sua natura di ente territoriale è tenuto a garantire, grazie alla vicinanza con i cittadini, la conoscenza diretta, grazie magari ad un lavoro combinato con gli uffici che si occupano proprio delle tematiche sociali, può riuscire, a differenza di un gestore esterno, ad intercettare con maggior precisione chi è in reali difficoltà e chi semplicemente tenta di eludere il pagamento delle tasse. Ufficiosamente si parla di un bando di gara per affidare ad una società esterna l’intera gestione. E’ quello che vogliono i cittadini?

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Report dal primo incontro romano

Ci è giunta una prima nota sul lavoro svolto a Roma da parte dei nostri, presso il famigerato albergo, assediato dai giornalisti in attesa di chissà quali rivelazioni. Ci hanno chiesto di pubblicare questo riassunto, scritto senza stile, sui nostri blog locali.

“All’arrivo riconosciamo l’hotel da lontano, inconfondibile per l’assedio dei giornalisti accalcati fuori dall’ingresso.
Entriamo, ci accomodiamo in sala, inizia l’incontro.

– Inizia Beppe
(applausi)
Siamo tanti e abbiamo creato un “mostro”. Applauso a voi, non a me.
Per i giornalisti il mio consiglio è quello di rilasciare interviste solo ai reporter stranieri perchè sono corretti, con loro è possibile registrare video e audio. Mi trovo benissimo. Vi metto invece in guardia sui media locali. Come succede già a me, vi violeranno la privacy alla ricerca dello scoop o, in mancanza, inventandoselo. Io non riesco neanche a scaccolarmi in pace a casa mia, mi devo nascondere! 😀
Adesso è importantissimo rimanere uniti: fiducia o non fiducia, Bersani o non Bersani, se siete tutti d’accordo, rimaniamo compatti su questi temi. I partiti annaspano, è il nostro momento di forza. Staniamoli: devono fare alla luce del sole quello che hanno fatto nell’ombra fino ad oggi (si riferisce agli inciuci e agli accordi).
Per la fiducia è un no scontato, niente alleanze, niente fiducia, si vede proposta x proposta, scenario per scenario, sono le nostre regole base, ce le siamo date molto tempo fa e le abbiamo condivise insieme: non vedo come possano essere messe in discussione (consenso generale dalla sala).
Ribadisco che è importante restare uniti, loro proveranno a dividerci e a creare problemi interni o a farli percepire ai cittadini. Se siamo compatti riusciremo bene.

Avete dubbi? Qualcuno è contrario?

– Nicola, Senato, Calabria: non un dubbio, ma ribadisco un concetto: dialogo con tutti fiducia a nessuno.
…Altri interventi…

– Risponde Gianroberto Casaleggio.
Tirata d’orecchi a chi aveva fatto interventi in politichese (tutti del tono “ok no alleanze, ma dobbiamo elaborare delle strategie politiche da portare avanti”): basta parlare di alleanze e basta parlare degli altri. Noi abbiamo la nostra strada ed il nostro metodo. (applausi in sala)

– Votazione per i capigruppo (dovranno fare una rotazione, adesso saranno eletti i primi)
Senato Vito Crimi
Camera  Roberta Lombardi

– Grillo prende un po’ in giro Casaleggio (che rimane serissimo) chiamandolo “Guru” e chiedendogli se è proprio lui o se è Crozza che ne sta facendo l’imitazione.

– Casaleggio
Occhio: attenti ai social media, non avrete più privacy, quello che scrivete ve lo ritrovate nei giornali. Lo so, è molto limitante, ma dovete stare molto attenti, cercano notizie oppure se le inventano direttamente.
(Metafora del gruppo e riprende il discorso di Al Pacino in ogni maledetta domenica: “o vinciamo come gruppo o veniamo eliminati come singoli”). Altri rischi a parte questo non li vedo. Facciamo gruppo, condividiamo, portiamo avanti le istanze del gruppo e non del singolo (il singolo, in quanto testa pensante, può non essere d’accordo su tutto, per questo dovrà sempre confrontarsi con gli altri e adeguarsi perchè è solo un portavoce di tutti i cittadini). È strategico e ce lo chiede l’elettorato: vogliono unità e linearità, non calcoli politici complessi.
I gruppi parlamentari si devono dare delle regole. Noi abbiamo buttato giù qualcosa aiutati da degli studi di avvocati. Ve lo invieremo presto, è una bozza d’indirizzo, modificatevelo come vi pare a voi, noi non ci vogliamo entrare, fate voi in piena libertà.
Ricordatevi che dobbiamo decidere in maniera collegiale con tutto il portale on line.
Prima cosa, scegliere un candidato per Presidente della Repubblica, lo sceglieremo tutti insieme, con migliaia di iscritti, sul portale e voi avrete il dovere di portare avanti la candidatura più votata.

– Domande sulla Piattaforma che dovrebbe fare da supporto allo sviluppo del programma.

– Casaleggio:
Avevamo cominciato a sviluppare il nostro lavoro prevedendo le elezioni ad aprile, ma è stato tutto anticipato di due mesi: grossa difficoltà a livello burocratico e procedurale (peggio della notte prima della maturità) ed abbiamo dovuto sospendere il discorso del portale online. Adesso stiamo per presentare la piattaforma, che servirà per creare un programma dinamico. E per selezionare le idee migliori che dovrete provare a far diventare leggi in Parlamento.

– Spazio per domande/risposte

– Risponde Casaleggio:
dovrete prendere tante decisioni. Non cercate noi dello staff, dovrete lavorare in autonomia. Casomai ascoltate i cittadini. Organizzatevi, dividetevi per competenze.
Comunicazione verso l’esterno: conformemente alla normativa, creeremo due gruppi di comunicazione ufficiali. Noi dello staff “ufficializziamo” quelli del gruppo comunicazione ma NON LI GESTIAMO. Soprattutto non gestiamo e non gestiremo mai soldi e fondi (sto querelando tutti quello che lo dicono inventandoselo peraltro di sana pianta).
Comunicazione interna: non ci voglio entrare nulla, fate voi, tra voi ci sono molti informatici, fate voi, troverete sicuramente la forma per voi più congeniale.
Siamo prosaici: noi non andremo al governo, ci andranno loro, si voteranno la fiducia, noi abbiamo il compito di far passare più leggi possibile per il bene del Paese.

– Ogni parlamentare si presenta brevemente agli altri e in diretta streaming alla “cosa”.

– Comunicazioni di servizio, condivisione di un calendario delle prossime incombenze/incontri:
Le camere si insediano il 15…
Voci di corridoio: anticipano al 13.
Domenica 10: incontro organizzativo (es: commissioni, profili dei collaboratori, tavole sinottiche degli incarichi parlamentari, report della mappatura delle competenze).
Dopo il 10, chi rimane a Roma sarà disposizione per lavoro organizzativo.
Dal 13 bisogna essere a Roma in pianta stabile, dal 13 siamo in riunione permanente.
Tra l’11 e il 14 recarsi personalmente alla Camera per gli adempimenti amministrativi (firme, foto, impronte digitali, burocrazia. Portare CI e CF).
Proclamazione: tra martedì e mercoledì, ovvero dalla notifica della proclamazione (tempi e modi variano per ogni ufficio circoscrizionale elettorale), siamo ufficialmente parlamentari.

– Proposta una visita alla Val di Susa: i parlamentari avranno un lasciapassare.”

 

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Ringraziando il dottore (avvocato), rifiutiamo l’offerta ed andiamo avanti!

Adesso, dopo lo tsunami elettorale, tutti ci tirano per la giacchetta: a livello nazionale dovremmo essere “responsabili” (la parola già di per sè evoca tristi ricordi) ed entrare a far parte di un esecutivo Bersani, a livello locale il sindaco Fanfani ci corteggia e paventa, se non auspica, un possibile ingresso in giunta di un assessore M5S. Purtroppo è evidente che ancora non è stata compresa, ne sul piano nazionale ne su quello locale, la natura del MoVimento 5 stelle.
Per fare cosa gradita al sindaco potremmo dire “Timeo Danaos et dona ferentes” usato da Virgilio nell’Eneide per tramite di Laocoonte per indicare che bisogna diffidare del nemico, in quel caso i greci, anche quando portano doni.

Noi non facciamo politica per una poltrona o una nomina ma per cambiare in meglio questa nazione e questa città. Un processo più culturale che politico fatto di buone prassi ed esempio virtuoso. La nascita stessa del MoVimento 5 stelle è stata la resa, da parte dei cittadini informati, rispetto alla possibilità di poter collaborare con il sistema dei partiti. Per anni abbiamo tentato di condizionarne le scelte dall’esterno per poi giungere alla conclusione che questi sono ormai irriformabili. Troppo grande la macchina da soldi e potere che vogliono continuare a manovrare.

Ringraziando il sindaco Fanfani per le belle parole spese nei nostri confronti riteniamo la sua proposta irricevibile per moltissimi motivi, il principale la distanza che ci separa con la sua azione amministrativa e con quella del partito che lo sostiene, quello “Democratico”. Fin dalle prime esperienze in consiglio comunale abbiamo capito come il PD declina la sua vocazione naturale verso la democrazia: presidenza del consiglio alla maggioranza, presidenza di tutte le commissioni rigidamente assegnata anch’essa alla maggioranza, redazione di ordini del giorno solo su atti di giunta, invio dei documenti solo pochi giorni o in alcuni casi poche ore prima della loro discussione, mancata applicazione di quei pochi atti approvati alla minoranza.

Come mai il sindaco Fanfani non faceva aperture quando per un’anno e mezzo abbiamo portato alla sua attenzione l’urgenza di dare risposte e azioni concrete in merito agli esiti referendari sul tema dell’acqua pubblica, quando ci battevamo per una gestione diversa e ambientalmente compatibile del ciclo dei rifiuti, quando sostenevano le ragioni di una mobilità sostenibile incentrata sui mezzi pubblici (la cui gestione è stata invece svenduta alla regione) e sulle vere piste ciclabili, sulla riduzione del traffico, sul sostegno concreto all’economia locale e alla necessità imprescindibile di rivitalizzare il comparto turistico. Ultimo ma non ultimo grida vendetta la gestione delle nomine nelle aziende partecipate, quando tutto il consiglio comunale compatto aveva dettato linee guida legate alla competenza ed al rinnovo, si è proceduto a colpi di riciclati. In quel caso si è fatto finta di non ascoltare il grido di lamento di quella “società civile” che oggi invece tenta di blandire. Che il “ceffone” ricevuto dal recente voto abbia in qualche misura “stasato” le trombe d’eustachio del sindaco?
Il nostro percorso lineare continua, così come abbiamo fatto fino ad oggi, confrontandoci sui temi e sulle proposte punto per punto, emendando, approvando, rigettando se è il caso, privi di qualsiasi preconcetto ideologico, con coerenza.

Per cui, ringraziando il dottore (avvocato), rifiutiamo l’offerta ed andiamo avanti!

P.S. Esprimiamo sincera solidarietà a quei consiglieri comunali del Partito Democratico che sono stati considerati non degni di rappresentare la società civile in giunta, (come se provenissero dalle segrete di S.Agostino e venissero “sciolti” solo per il voto) alla luce soprattutto della fedeltà sempre espressa all’attuale amministrazione, non c’è che dire un bel ringraziamento…..

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Dormi tranquillo e asciutto che il cittadino tanto paga tutto

Quanto ci costa la sola pulizia dei cassonetti stradali? Se vi ricordate avevamo inoltrato all’assessore Dringoli, titolare del ciclo dei rifiuti, una interrogazione, a firma Daniele Farsetti, per sapere i costi appunto del lavaggio e della sanificazione (abbattimento batterico) dei cassonetti stradali. La risposta giunta indicava in 15 euro, per due volte all’anno, per i 4.500 bidoni presenti nel territorio comunale. Non venivano dettagliati i costi di sanificazione e per questo abbiamo provveduto ad un successivo accesso diretto agli atti, ovvero richiesta formale di atti pubblici, che devono essere tassativamente consegnati ai consiglieri comunali, pena conseguenze penali per gli inadempienti. Questa seconda richiesta  ha portato ad un confronto coni vertici Aisa per chiarire la questione. I  responsabili del servizio si sono resi disponibili, con estrema velocità, a fornirci i vari ragguagli richiesti, e di questo sinceramente li ringraziamo. Innanzi tutto i cassonetti soggetti a lavaggio sono solo, si fa per dire,  2.000 (1.500 rsu, 500 organico) quindi per il solo lavaggio vanno via 60.000 euro/anno, da aggiungere il costo per la stazione lavaggio mobile che ha un incidenza annua di ammortamento (spalmato nei 5 anni) di altri 40.000 euro.

Veniamo alla sanificazione, ovvero all’abbattimento chimico, tramite polveri enzimatiche, dei batteri che si formano all’interno dei bidoni stradali. Il nostro parco di 2.000 bidoni deve essere sanificato ogni 10 giorni nei 3 mesi estivi più caldi, quando più velocemente si sviluppa la produzione batterica, ogni 20 nei mesi primaverili o autunnali e ogni mese in inverno. Ogni sanificazione costa circa 2,5 euro alla collettività, ci vanno circa 80gr di polvere (della qualità migliore, come per la moka, ci tiene Aisa a specificare) che costa 30,00 €/Kg. Positivo è il fatto che è lo stesso mezzo che provvede allo svuotamento, tramite un braccetto che spruzza la polvere, a svolgere la sanificazione senza ulteriori costi in impianti o macchinari.

Totale 18.000 passaggi in estate (2.000 x 3 passaggi mese x 3 mesi), 18.000 in autunno più primavera ( 180 giorni / 20 frequenza = 9 x 2.000) e 6.000 in inverno (2.000 x 3 mesi)  per un costo annuo di 105.000 euro di sanificazione più i già citati 100.000 per il lavaggio , per un costo complessivo di circa 200.000 euro annui, che paghiamo tutti noi in bolletta, i rifiuti sono un servizio che deve essere coperto al 100% dai ricavi, per rendere belli e lindi i nostri amati bidoncini stradali. Alla faccia del risparmio rispetto al “porta porta” che ovviamente tutta questa serie di spese non le ha. Un vecchio slogan televisivo recitava “Dormi tranquillo e asciutto che lines notte assorbe tutto!”

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