Comunicato stampa del COMITATO ACQUA PUBBLICA Arezzo

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QUELLA DEL Dr. RICCI E’ UNA REAZIONE SPROPOSITATA !

Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo esprime piena solidarietà al consigliere del M5S Lucio Bianchi impegnato a contrastare l’azione legale intentata nei suoi confronti dall’ex Presidente di Nuove Acque che lo ha querelato per una frase ironica e pungente dettata dal forte disappunto provato dal Bianchi dopo che per due volte si era visto negare l’accesso ai verbali del CdA di Nuove Acque con lettere firmate dal Dr. Ricci contenenti motivazioni elusive e finanche sarcastiche.

Che l’ex Presidente di Nuove Acque sia un tipo che si accende facilmente e si innervosisce davanti a qualsiasi contestazione è cosa nota,ma stavolta ha sinceramente esagerato reagendo con una querela a quella che al massimo poteva essere valutata come una gaffe (offesa inconsapevole verso il suo interlocutore) frutto peraltro dell’ impazienza e della frustrazione addebitabili ai ripetuti , immotivati e sarcastici dinieghi ricevuti dal consigliere Bianchi.

Ricordiamo che il Dr. Ricci è stato Sindaco della nostra città ed è noto per avere, in quella veste, ideato, fermamente voluto e permesso che si realizzasse ad Arezzo il primo esperimento di gestione dell’acqua pubblica affidato ad una SpA, diretta da più soggetti privati capitanati dalla francese Suez con un contratto di 25 anni, dove peraltro egli stesso ha ricoperto il ruolo di Presidente dal 2004 al 2012. Durante la sua presidenza aveva già avuto modo di rivelarsi “ uomo dalla querela facile” arrivando a denunciare e perseguire un cittadino per aver impropriamente definito “deficit” i 50 milioni di indebitamento che Nuove Acque aveva realmente con le banche. Da notare che con il Dr. Ricci presidente la società ha poi superato i 64 milioni di indebitamento.

Egli non l’ha mai ammesso, ma nel 1999 prese una vera e propria cantonata privatizzando ,di fatto, i nostri rubinetti. Anche nei lunghi 8 anni che lo hanno visto presiedere la sua creatura ( Nuove Acque) non ha mai dato l’impressione di ricoprire quella carica per tutelare al meglio l’interesse generale dei cittadini, anzi ai più è parso che abbia costantemente avuto un atteggiamento poco collaborativo se non addirittura meramente ostruzionistico nei confronti degli utenti e dei loro naturali rappresentanti.

Ribadiamo pieno appoggio e totale solidarietà al consigliere comunale Lucio Bianchi.

Arezzo lì, 28 gennaio 2014

Comitato Acqua Pubblica Arezzo

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La lunga mano di Federutility sul dissesto idrogeologico

federutilityFederutility è la federazione che riunisce le aziende di servizi pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas e Acqua. In pratica è il “cartello” delle S.p.a. che lucrano su beni essenziali che dovrebbero essere pubblici (come sancito dal referendum del 2011).

Le autorità di Bacino sono organi finalizzati alla realizzazione del piano di bacino che si occupa tra le altre cose di rischio Idraulico e piano per l’assetto idrogeologico.
Federutility, nel rapporto denominato “Rapporto generale sulle acque 2020”, auspica che le tariffe e le bollette vengano innalzate (ai danni dai cittadini) in modo da finanziare grandi ed anacronistiche opere per il dissesto idrogeologico.
www.federutility.it/openAttachment.aspx?…92-bb2f-2cc7447142e2

La TOSCANA, ovviamente è AVANTI.
Gaia Checcucci è vicepresidente di FEDERUTILITY, rappresentante di NUOVE ACQUE SPA e segretario generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno. Quest’ultima carica è in scadenza ma si dice che la riconferma sia già cosa fatta, anche grazie ad uno STATO DI FAMIGLIA BIPARTISAN (centrodestra lei, centrosinistra il marito).

Siamo molto preoccupati ed abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare: visto come i privati hanno gestito l’acqua (profitti agli azionisti garantiti dalle bollette salate, senza adeguati investimenti), sarebbe il caso che non facciano danni con il dissesto idrogeologico, visto che la Toscana è messa malino già per conto suo.

Samuele Segoni, Parlamento 5 Stelle

Fonte: https://it-it.facebook.com/pages/Samuele-Segoni/261662110636931

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Bianchi (M5S): “Io, querelato da Paolo Ricci, attendo ancora il verbale di Nuove Acque”

Conferenza stampa del capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Lucio Bianchi “”su una situazione che ha dell’’incredibile. Come pubblico ufficiale ho chiesto reiterate volte copia di un verbale di Nuove Acque coperto di omissis come fosse un segreto di stato e per altrettante mi è stato negato l’’accesso con risposte pervenute sempre oltre i 30 giorni di legge e che mai hanno toccato il merito della questione, nella totale evasività, se non sarcasmo.

Il primo accesso è stato richiesto a maggio 2013, un secondo a luglio, quindi ho portato la cosa in Consiglio Comunale perché sentenze del Tar certificano che i consiglieri comunali hanno il diritto di avere copia dei verbali dei CDA delle società controllate dai Comuni. Ho chiesto al Sindaco di intercedere per me con l’’interrogazione consiliare, il Sindaco ha provato a chiedere un accesso agli atti e anche a lui è stato risposto picche con motivazioni ancora non puntuali, citando perfino l’’articolo 2422 del codice civile con un autentico autogol perché per noi il 2422 rafforza addirittura il nostro diritto piuttosto che escluderlo.

Tutto questo ha causato certamente ira e frustrazione, io mi sento una persona onesta che non prende in giro nessuno per carattere. Ovviamente non voglio essere preso in giro. A questo punto ho scritto un articolo dove mi sono domandato se il dottor Paolo Ricci, all’’epoca a Nuove Acque, dottore lo fosse davvero visto che le sue risposte evasive e sarcastiche venivano a fronte di domande scritte in un italiano chiarissimo. Insomma mi sono chiesto se avesse capito. A seguito di questo articolo Paolo Ricci ha esposto querela nei miei confronti per diffamazione. Subito è cominciato un iter giudiziario, poi si dice che la giustizia è lenta, non pare in certi casi. A ottobre c’’è stata la prima udienza e il 29 gennaio ci doveva essere la seconda. È stata rinviata perché noi come teste abbiamo chiamato il Sindaco che per quel giorno ha un impegno.

La situazione verificatasi è anomala: io da cittadino attivo difendo il diritto di ciascuno di accesso agli atti e difendo i cittadini che mi hanno votato che vogliono essere informati anche dell’’andamento di queste società e il diritto dei cittadini che hanno votato al referendum che toglie a società come Nuove Acque il diritto alla remunerazione del capitale investito. Per questa mia attività, devo sopportare una spada di Damocle giudiziaria frutto dell’’estrapolazione strumentale di una parola da un articolo complesso. Spero che la vicenda si concluda nel migliore dei modi: per me il modo migliore sarebbe l’’accesso al verbale, magari consegnatomi dal rappresentante del Comune, Enrico Valentini”“.

Piena solidarietà da parte del collega del Movimento 5 Stelle Daniele Farsetti “”a nome di tutto il movimento e dei cittadini che lo compongono e lo sostengono: da questa storia Lucio esce a testa alta e rafforzato perché ha preteso un diritto di tutti e questo nel 2014, pare incredibile, non è scontato””.

 

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La “terra dei fuochi” aretina, il triangolo delle cave di Quarata, grazie al M5S arriva in Parlamento

Ad Arezzo molti sanno e molti di più fingono di non sapere, ma nel nostro territorio esiste “la terra dei fuochi” il  “triangolo delle cave di Quarata“. Un territorio devastato dallo sversamento, in alcuni casi autorizzato, in altri forse abusivamente, di sostanze nocive. Una falda acquifera seriamente compromessa. Sotto l’occhio dell’Arpat sono finite tutte le cave della zona. Recentemente  il Pm Rossi, dopo tre anni dall’ultimo intervento, ha aperto un nuovo fascicolo contro ignoti, si indaga per abbandono di rifiuti pericolosi e non, dietro un esposto dei cittadini. Per il momento una ex cava, lungo lo stradone di Campoluci, è stata posta sotto sequestro, per un nuovo decreto ispettivo emesso dalla Procura di Arezzo. Numerose ruspe e agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno ispezionato la zona per capire se ci sono fonti di inquinamento. Risultati che non fanno che confermare le denunce presentate in questi anni dal Comitato di Quarata al Ministero dell’Ambiente, all’Arpat e al Comune di Arezzo. Spesso la creazione di discariche illegali di pattume tossico, vere e proprie bombe ecologiche, nasconde solo il piano criminale di imprenditori senza scrupoli che scaricano i costi del corretto smaltimento sulla collettività. Grazie all’interessamento costante del MoVimento 5 stelle i riflettori su questa vicenda si sono accesi anche in Parlamento. Samuele Segoni, deputato aretino, membro della commissione ambiente, ne ha parlato in aula durante la discussione del DDL 1885 A – DL 136/2013 “Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali ed industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate”. La politica per quanto tempo ancora rimarrà sorda, e soprattutto inerme, verso queste istanze non più eludibili?

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Open bilancio, qualcosa si muove ma siamo ancora lontani dall’obiettivo

gasperini-open-bilancioNon è ciò che chiedevamo, diciamolo subito e chiaramente, ma è un altro passo, piccolo, verso un’amministrazione trasparente. Il Comune di Arezzo, nel proprio sito istituzionale, http://servizi.comune.arezzo.it:777/ ha deciso di pubblicare i propri bilanci, degli ultimi cinque anni, in formato “open”, scaricabile per rielaborazioni in autonomia, con un primo livello di dettaglio il tutto corredato da una esposizione grafica ricca di grafici e tabelle. Un’operazione condotta a costo praticamente zero, come molte altre se ne potrebbero fare, non ci stanchiamo mai di ricordalo, realizzata grazie all’impegno, alle competenze e alla buona volontà degli uffici comunali sfruttando degli strumenti “open source” già implementati da altre amministrazioni.

Un percorso sollecitato e stimolato anche dall’atto di indirizzo presentato dal MoVimento 5 stelle nel settembre scorso, approvato all’unanimità, che impegnava la giunta, ed in specifico l’assessore al bilancio Stefano Gasperini, a redigere il bilancio sociale del Comune di Arezzo. http://issuu.com/danielefarsetti/docs/atto_indirizzo_bilancio_sociale
“Il bilancio sociale è l’esito di un processo con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato”.

Il principio che ci ispira è la consapevolezza e che solo grazie a scelte condivise e dettagliatamente spiegate l’ente comunale svolge compiutamente il suo dovere di amministrare una “comunità”. Viceversa scelte verticistiche, calate senza la minima concertazione ne trasparenza ingenerano quel senso di impotenza, di sfiducia e più in generale di apatia verso la cosa pubblica: uno dei mali della società italiana.

Open bilancio è un’operazione “senza cuore”, per addetti ai lavori: molti numeri, non molti di più comunque di quelli già presenti e già scaricabili dal sito dell’ente, semplicemente con una veste grafica innovativa e maggiormente accattivante. Di significativo solo la possibilità del download dei dati. Manca completamente lo sforzo di far comprendere con parole semplici e chiare quali obiettivi e quali criticità, perché ce ne sono, ha messo in atto la propria amministrazione locale.

Avere un bilancio, soprattutto quello preventivo, facilmente comprensibile e intellegibile anche da un non esperto di economia non è solo un’opzione ma dovrebbe essere un dovere per ogni amministrazione che voglia coinvolgere la comunità nelle proprie scelte. Come riflesso a questo nuovo modo di intendere il rapporto con i propri cittadini le delibere intraprese sarebbero, più efficaci ed incisive in quanto frutto di un processo partecipativo.

 

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Chiara Gagnarli: venga rispettato il diritto alla mobilità dei pendolari

treno_lumacaLa riprogrammazione degli orari in vigore dal 15 dicembre diventa oggetto di una interrogazione della Deputata aretina Chiara Gagnarli al Ministro delle infrastrutture  e dei trasporti, M. Lupi.

Chiediamo al Ministro – dichiara la portavoce toscana – di collaborare con la Regione Toscana affinché venga rispettato il diritto alla mobilità dei pendolari, se necessario attraverso lo stanziamento di risorse che assicurino il rispetto degli standard qualitativi minimi, in termini di certezza degli orari, tempi di percorrenza, tariffe, qualità, igiene e sicurezza sui convogli.

La riprogrammazione – prosegue la Gagnarli – non piace affatto ai pendolari toscani che giornalmente devono recarsi a Roma per lavoro o per studio: il regionale veloce 2305 in partenza da Firenze SMN alle 6:40 ora interrompe la sua corsa a Tiburtina senza più procedere per Termini e per giunta lo fa con quasi mezz’ora di ritardo rispetto al vecchio orario. Il ritardo – spiega la portavoce M5S – è dovuto al fatto che, da Orte a Roma, il treno viene instradato sulla vecchia linea dietro un regionale che ferma in tutte le stazioni e costringe il «regionale veloce», che a regime potrebbe raggiungere una velocità massima di 160 km/ora, a procedere a 50 km orari.

Da mesi – conclude la deputata aretina – ci stiamo battendo insieme ai colleghi toscani eletti nel M5S per la mobilità toscana su rotaia, producendo diversi atti ispettivi e sperimentando in prima persona le tratte più problematiche. Non molleremo la presa, soprattutto adesso che la Giunta regionale ha deliberato di esercitare il diritto a non rinnovare per altri sei anni il contratto con Trenitalia per i servizi ferroviari regionali e, quindi, di procedere a una nuova gara.

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“Abbondanza”, un diverso punto di vista sul nostro futuro

energia-solareIl gruppo di lavoro “energia” del MoVimento 5 Stelle di Arezzo ha selezionato il seguente video, “Abbondanza“, che adesso viene riproposto in queste pagine e nel nostro canale youtube.

Il video è stato selezionato per l’originale punto di vista sul futuro, in tempi di crisi percepito come nero, in cui qualcuno invece intravede più di un elemento positivo. La svolta, secondo il gruppo eterogeneo di persone che si alternano nel video, è l’abbattimento dei costi dell’energia solare. Essendo la natura umana profondamente influenzata da tre fattori, energia, tecnologia e malattie, il sostanziale miglioramento di uno dei tre non può che produrre un’evoluzione degli altri due.

Il documentario ha scopo divulgativo, non critico e offre una panoramica di ciò che “potrebbe” accadere, se lo si volesse. E’ una risposta alla domanda: “sarebbe bello, ma è possibile?”: si, tecnologicamente è realizzabile un’evoluzione positiva, che non può però essere solamente tecnologica. Si può considerare così la componente evolutiva culturale e sociale, come un altrettanto grandioso obiettivo politico.

Il documentario ha richiesto ore e ore di lavoro per essere tradotto e sottotitolato in italiano, dall’originale versione olandese. Un ringraziamento ai ragazzi del gruppo Energia.

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