“La Fiera Antiquaria di Arezzo, uno degli appuntamenti mensili più importanti della Toscana, dovrebbe rappresentare un grande evento promozionale se la stessa amministrazione comunale ne fosse più convinta. Partiamo dal sito, sebbene la bandierina riporti la lingua inglese mancano i contenuti. Si nota da subito la versione inglese assente e quindi improponibile ad eventuali turisti che vorrebbero conoscere l’evento.
La Fiera Antiquaria andrebbe ripensata a partire dalla qualità degli espositori, spesso non si comprende la disposizione di alcuni banchi e la presenza di oggetti che non hanno nessun legame culturale con lo
spirito della Fiera. Ciò porta anche il pubblico fruitore ad esprimere poco apprezzamento per l’evento che invece potrebbe essere, se programmato e gestito in maniera più professionale, un veicolo di conoscenza della città e non solo.
Si dovrebbe pensare inoltre alla stampa di materiale promozionale con un calendario annuale, se possibile con dodici mesi di anticipo dalle date, per permettere agli operatori turistici di poter organizzare e pianificare
programmi che includano anche la Fiera Antiquaria.
Non dimentichiamo che la Fiera Antiquaria, ad oggi, si svolge con un altro appuntamento culturale promosso dal MIBACT, la domenica gratuita dei musei.
Se l’esposizione avesse una sorta di co-marketing potrebbe raggiungere molto più pubblico e puntare sulla qualità, è raro trovare in una città la possibilità di partecipare ad un evento e nello stesso tempo accedere a musei come la Basilica di San Francesco o Casa Vasari gratuitamente.
Potremmo riconsiderare le aperture dei negozi di antiquariato in Piazza Grande, dove per quasi tutto il mese è raro vedere vetrine ed oggetti, le porte chiuse rappresentano un messaggio di mancata accoglienza in una città che invece avrebbe straordinarie potenzialità turistiche, come un percorso speciale per gli estimatori dell’antiquariato. Perché non pensare ad incentivi che faciliterebbero le aperture di quegli spazi, dando un’immagine completamente diversa e di grande valore culturale ad una città che non ha nulla da invidiare ad altre? ‘Arezzo città dell’antiquariato’, potrebbe essere un nuovo spot di rinascita economica e turistica della città.”
Massimo Ricci, candidato Sindaco MoVimento 5 Stelle Arezzo