Fallimento Banca Etruria: fuori i nomi dei responsabili

600_439542793Attraverso le interviste che leggevamo ed ascoltavamo tramite i mezzi di comunicazione, avevamo la sensazione che grazie al fondo interbancario di 3,6 miliardi di euro fossero state salvate quattro banche italiane tra cui Banca Etruria. Stava passando in sordina il messaggio che i possessori di azioni o obbligazioni subordinate di Banca Etruria, da lunedì scorso hanno perso tutto, fin quando un noto imprenditore aretino ha pubblicizzato questo drammatico evento.

Dobbiamo constatare che il decreto legge, ha evitato situazioni ancora peggiori che si sarebbero verificate a partire da gennaio 2016. Infatti con un decreto legge fatto su misura, sono state scorporate dalla Banca Etruria tutte le sofferenze, evitando di fatto il suo fallimento. Grazie a un “trucco contabile” abbiamo adesso una Nuova Banca Etruria Spa che di fatto è la più sana banca nel panorama nazionale.

Ma possiamo veramente affermare che non ci sia stato un fallimento? Riteniamo che tecnicamente non ci sia stato, ma di fatto azzerando il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate è come se Banca Etruria fosse fallita. Tutto questo non deve dunque distogliere l’attenzione sui responsabili di questo fallimento.

Quali responsabilità ha avuto il cda di Banca Etruria? Sono stati confiscati agli amministratori risparmi o beni immobiliari? Ci sono responsabilità da parte della Consob? È forse intervenuta tardivamente la Banca d’Italia? Ci sono delle responsabilità da parte della politica aretina che ha messo la testa sotto la sabbia, facendo finta di non vedere?

Il M5S aretino negli anni passati più di una volta si era interessato alle  problematiche di gestione di Banca Etruria, ma mai l’amministrazione passata avesse preso in considerazione seriamente le nostre critiche al riguardo.

La nostra attenzione in questo momento va comunque ai risparmiatori che hanno subito gravi perdite economiche. Siamo stati infatti contattati da alcuni di loro che ci hanno informato come fino a pochi giorni prima del commissariamento della banca venivano chiamati per comprare azioni o obbligazioni con tassi di rendimento alto, con la garanzia che comunque non avrebbero corso rischi.

Alcune di queste persone hanno drammaticamente scoperto che tutti i loro risparmi sono andati persi. Altri invece non hanno ancora capito se i loro risparmi siano andati in fumo oppure siano salvi. Invitiamo quindi i titolari di risparmi e investimenti presso la Banca Etruria (o presso le altre banche inserite nella manovra) a recarsi in banca per accertarsi della loro situazione finanziaria. 

A queste persone vogliamo anche consigliare di rivolgersi alle associazioni di consumatori o associazioni impegnate nella tutela dei diritti del consumatore rispetto a tematiche che hanno coinvolto gli operatori del settore, in modo da intraprendere una class action contro coloro che hanno portato via i loro risparmi. Dal canto nostro state certi che non ci fermeremo e che siamo in contatto con i nostri parlamentari e con le suddette associazioni. Siamo fiduciosi che vi sia una soluzione dato che, come cita l’art. 47 della Costituzione, La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito… sperando non abbiano già voglia di “riformarlo”.

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle Arezzo

Massimo Ricci – Paolo Lepri

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Disonestà Politica: ultima trovata Pd per annullare il referendum sulla sanità

movimento_5_stelle_m5s_consiglieri_regionali“Con un atto di disonestà politica e intellettuale il Partito Democratico cerca di sottrarsi al referendum col quale 55 mila cittadini, in poche settimane, hanno detto no alla riforma della sanità targata Rossi. L’escamotage trovato è una proposta di legge che cambia la legge 40 e all’art. 131 abroga la legge 28, oggetto del referendum abrogativo.
Per qualcuno questo atto non invaliderà il referendum, ma senz’altro pone la questione su un piano di interpretazione del diritto che rende la consultazione popolare meno sicura. Tutto ciò è intollerabile da parte di chi sbandiera la democrazia e poi cerca di evitarne gli esiti ogni qual volta questi contrastano con la propria decisione verticista.
Continueremo a sensibilizzare la popolazione sul perché la sanità toscana, prima in Italia a fornire i livelli “minimi” di assistenza, stia drammaticamente scivolando verso una privatizzazione di fatto. E tutto ciò per un PD che da anni ormai guarda alla sanità pubblica come ad una voce di costo da tagliare.”

Andrea Quartini, Giacomo Giannarelli, Irene Galletti, Gabriele Bianchi, Enrico Cantone

Consiglieri Portavoce M5S alla Regione Toscana

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Un Consiglio comunale aperto sulla riforma del Servizio Sanitario della Toscana

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NOTA DEL GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE AREZZO

I consiglieri del MoVimento 5 Stelle di Arezzo Massimo Ricci e Paolo Lepri hanno sottoscritto come primi firmatari ed inoltrato la richiesta di istituire un Consiglio comunale aperto ai cittadini per discutere sulla riforma del Servizio Sanitario toscano, con annesso invito formale all’Assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, responsabile in Regione per la riforma.

Leggiamo con piacere le note dei gruppi consiliari di palazzo Cavallo che hanno aderito all’iniziativa di indire un Consiglio straordinario, portando avanti l’appello del Comitato promotore del referendum abrogativo rappresentato dal Dott. Ricci.

“Esprimiamo grande soddisfazione nel vedere quanta adesione e riscontro ha avuto la nostra iniziativa, una partecipazione che ha abbracciato in modo ‘politicamente trasversale’ il panorama aretino – dichiarano Massimo Ricci e Paolo Lepri, portavoce del M5S Arezzo -. Ringraziamo le forze politiche che hanno aderito alla raccolta firme per abrogare la L.R.T. 28/2015, dando seguito al loro impegno nei confronti della collettività e appoggiando in tempi rapidi questa iniziativa. Auspichiamo che l’Assessore Stefania Saccardi, in qualità di rappresentante e redattrice della riforma sanitaria toscana, sia presente e disponibile ad illustrare la visione della Giunta Regionale su questo importantissimo tema.

Cogliamo l’occasione -concludono Ricci e Lepri-, per invitare tutti i gruppi consiliari a sottoscrivere la richiesta di un Consiglio aperto sulla riforma del SST, al fine di rendere più ampia la discussione ed arricchire il dibattito con punti di vista e prospettive differenti.”

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Consiglio comunale 9 novembre 2015: le considerazioni del nostro portavoce Paolo Lepri

lepri_549480246Durante lo scorso Consiglio comunale, è stato approvato il programma triennale dei lavori pubblici 2015/2017 e conseguentemente anche le variazioni di bilancio per lo stesso periodo.

Ci sono alcuni fattori che mi hanno portato a criticare ed a votare contro queste variazioni di bilancio.

Se da un lato colgo positivamente lo sforzo e l’impegno dell’assessore Gamurrini, per migliorare la città di Arezzo, debbo anche constatare che la nuova rotatoria dell’incrocio di via Fiorentina (incroco ex camposcuola) costerà alla collettività circa 3,5 milioni di euro. Questo tanto per fare un esempio.

Un altro dato non di secondaria importanza è l’alienazione degli immobili che attuerà la giunta comunale, in linea con la vecchia amministrazione comunale.

Tra le strutture che rientreranno nelle vendite triennali,  rientra anche l’immobile ex banca d’Italia usato attualmente dagli uffici comunali dell’urbanistica, stimato a 3,5 milioni di euro.

Ritengo che la vendita di beni immobili, in un momento storico in cui si assiste al loro deprezzamento anno dopo anno, sia da ritenersi un’operazione di SVENDITA.

Ancor più quando, quando tra le vendite, si annovera appunto un palazzo storico come quello del palazzo ex Banca d’Italia.

Abbiamo la sensazione che stiano ripetendo, con le dovute differenze, quanto già fatto in passato, allorquando il Comune cedette la Cappella Bacci.

Anziché valorizzare i nostri beni e la nostra storia, noi la svendiamo per far posto quasi certamente ad un hotel di lusso o per pagarci l’investimento per una rotatoria.

E’ da fine anni ’90 che assisto all’impoverimento del Comune di Arezzo a causa della svendita del proprio patrimonio da parte delle varie amministrazioni comunali.

I sacrifici fatti dai nostri padri vengono dilapidati per progetti di breve termine. 

Arriveremo presto ad avere un Comune senza più possedimenti, a quel punto non elargirà più nessun servizio pubblico e non avrà più le possibilità di fare alcuna opera di manutenzione. 

Spero che non si arrivi come in alcuni Comuni è già accaduto, che si paghi l’affitto per i propri uffici, oppure che si paghi come si è fatto fino a pochi mesi fa, affitti di migliaia di euro al mese per un magazzino di appena 100 mq nella zona di Quarata (complimenti all’affittuario).

Ultima considerazione: nelle variazioni di bilancio sono stati diminuiti gli introiti previsionali, derivanti dalle contravvenzioni elevate dalla Polizia municipale (oltre 100 mila euro). Alla mia domanda se questo calo sia dovuto ad una diminuzione di controlli o ad una migliore educazione stradale degli aretini, mi è stato risposto che sono sempre meno le contravvenzioni elevate dalle telecamere fisse nella ZTL. Risposta che si commenta da sola.

Capisco che l’assessore al Bilancio non sapesse bene le ragioni di questa diminuzione, forse non è di sua stretta competenza, ma non capisco perché l’assessore competente, sebbene sollecitato a rispondere, non abbia preso parola per dare una spiegazione al riguardo. Gli aretini dovrebbero sapere, visto che questa amministrazione faceva della sicurezza una delle sue priorità.

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Abitudini dure a morire: il M5S Arezzo sulle dichiarazioni del sindaco su Michele Morelli

“Riteniamo grave che ancora oggi la politica segua una logica che a giudizio del Movimento 5 Stelle è assolutamente da abbandonare. Leggere infatti le dichiarazioni del sindaco su Michele Morelli, scelto come rappresentante del Comune in Arezzo Fiere e Congressi oltre che per le sue competenze per ‘l’’apporto che lo stesso e altri esponenti di spicco del nucleo storico dell’’Italia dei Valori hanno dato alla mia elezione’, sa tanto di Prima Repubblica”.
“Spiace dunque constatare che la professionalità che lo stesso Alessandro Ghinelli ha dichiarato di seguire in Consiglio Comunale non sia il solo criterio guida per le nomine. Siamo ancora più convinti che per le stesse vada privilegiato il curriculum e non le conoscenze personali. Ne va della credibilità della politica e della stessa efficienza della macchina comunale e delle sue partecipate””.

Gruppo Consiliare M5S Arezzo – Massimo Ricci, Paolo Lepri.

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Consegnate 55600 firme in Regione per il referendum contro la riforma sanitaria

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Alle 13 circa di mercoledì 4 novembre è stata ufficializzata a Firenze la presa in custodia delle firme per il referendum contro la riforma sanitaria, la richiesta di abrogazione della legge 28/15 della Regione Toscana. 55600 le firme accolte dal Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e dal professor Stefano Merlini, Presidente del Collegio di Garanzia. Un centinaio circa di cittadini hanno atteso alcune ore di fronte l’ingresso del palazzo della Regione, tra cui i rappresentanti del Comitato promotore e una delegazione del MoVimento 5 Stelle aretino. I portavoce in Regione del MoVimento 5 Stelle, uniti ai cittadini, hanno contribuito a consentire l’accesso all’interno della sala consiliare dove si è ufficializzata la consegna delle firme.

Ci preme sottolineare che durante il corso della mattinata abbiamo assistito all’ennesimo tentativo del PD di boicottare l’attuazione del referendum. Una email inviata martedì 3 novembre, nel tardo pomeriggio, comunicava al Comitato promotore che la consegna delle firme doveva essere rinviata… forse un tentativo di aggirare i tempi tecnici per realizzare il referendum, prima di eventuali modifiche alla legge, in modo da neutralizzarlo già prima della sua esecuzione.  Sappiamo che era stata inoltre data disposizione di non consentire l’accesso ad alcun comitato all’atto della consegna, che il Collegio di Garanzia risultava assente e gli addetti dell’ufficio assenti per malattia.  consegna_est

Grazie all’intervento congiunto di tutti i Consiglieri di opposizione si è potuto accedere all’edificio e partecipare alla conferenza stampa non della presentazione ma della protesta, per l’ennesimo tentativo di soverchiare la richiesta democratica di oltre 55600 cittadini toscani.

“Quella di ieri è stata una giornata positiva per il MoVimento 5 Stelle Arezzo – dichiarano i portavoce Massimo Ricci e Paolo Lepri -. Siamo orgogliosi di aver portato un contributo attivo nell’operazione di raccolta firme per l’abrogazione della L. 28/2015, con i banchetti allestiti in questi mesi nel nostro centro storico, fino a pochi giorni fa. Già dal primo giorno in cui il Dott. Giuseppe Ricci e tutto il Comitato hanno dato il via a questa ‘riscossa popolare’ siamo stati felici di appoggiare e sostenere il referendum, portando anche all’interno del Consiglio comunale del 10 agosto un’interrogazione per chiedere al Sindaco Alessandro Ghinelli – uno dei primi firmatari durante la campagna elettorale-, di promuovere la raccolta firme, mettendo Arezzo tra i comuni della provincia capofila dell’iniziativa.”

MoVimento 5 Stelle Arezzo

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