Crediamo che la dichiarazione del Sindaco Ghinelli sull’operato dei rappresentanti locali in parlamento, non sia rivolta al Movimento 5 Stelle ma agli esponenti che fanno parte della maggioranza [di governo].
Siamo certi che il Sindaco Ghinelli sia a conoscenza del lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle a partire dal 23 di Novembre per contrastare il decreto legge che aiuta i grandi interessi bancari, tutela gli amministratori delle 4 banche e che abbandona a loro stessi i risparmiatori frodati.
La nostra portavoce alla Camera dei Deputati Chiara Gagnarli ha fatto e sta facendo un lavoro egregio assieme ai nostri portavoce in commissione finanze.
Il Movimento 5 Stelle non può accettare l’elemosina offerta dal governo sottoforma di fondo da 100 milioni a fronte di una mal gestione delle banche. Non può accettare la tutela degli amministratori ancor più quando tra questi vi è il padre di un ministro (evidente conflitto di interessi).
Riteniamo ipocrita denunciare la mancanza di risorse da parte del governo, quando è di queste ore la multa ad una grande multinazionale che dovrà pagare allo Stato italiano oltre 300 milioni di euro (inizialmente la sanzione era oltre 880 milioni).
Questa somma unita ai 100 milioni del fondo basterebbe per risarcire i risparmiatori.
Vogliamo che si faccia anche chiarezza sulle plusvalenze che deriveranno dalla gestione della bad bank: a chi andranno i ricavi?
Vogliamo inoltre una legge in cui gli amministratori che hanno mal gestito una banca o una società non possano ricoprire in futuro alcun ruolo in nessuna banca o società futura, sia pubblica che privata. Chiediamo quindi la confisca dei beni posseduti degli stessi amministratori e non invece le ricche ricompense.
Gradiremmo che Donati e Mattesini, anziché adeguarsi ai voleri del loro capo padrone, alzassero la voce a tutela dei risparmiatori. Sarebbe bello che una volta tanto mettessero da parte la loro carriera politica in favore dei risparmiatori truffati e affinché chi ha sbagliato paghi. Ma forse c’è una volontà politica di non fare male agli amici degli amici….o ai padri degli amici….
Mese: Dicembre 2015
Il comune di Subbiano apripista per i 50 litri d’acqua gratuiti per cittadino
NOTA DEL GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE AREZZO
Siamo felici di apprendere che il Comune di Subbiano in data 29 Dicembre abbia approvato all’unanimità la mozione che impegna l’amministrazione stessa a garantire 50 litri di acqua gratuiti a tutti i cittadini, dando prova di “civiltà” e di grande attenzione verso i diritti inalienabili per la dignità umana.
In data 21 Ottobre u.s. i nostri consiglieri Ricci e Lepri hanno depositato la medesima proposta, mettendola all’attenzione della giunta aretina, ma ad oggi non ancora discussa.
Ci auguriamo che, dopo aver già svolto due consigli comunali ( 9 Novembre e 17 Dicembre), in cui tale proposta risultava calendarizzata all’o.d.g. , si possa finalmente discutere ed approvare questo atto che riguarda un tema a noi, da sempre, molto caro.
Per dovere di informazione, ci preme segnalare che il consigliere di Subbiano che ha depositato tale proposta il 9 Dicembre, non appartiene più al M5S come da lui stesso dichiarato in data 15 Gennaio 2015, rettificando quindi quanto riportato dai giornali che lo identificavano come tale.
Ci piace pensare che la nostra proposta sia stata “usata” per raggiungere un obbiettivo importante, senza sottilizzare da quale schieramento provenga….le buone idee non hanno colore !
Il 2016 è alle porte e speriamo vivamente che il prossimo appuntamento di Palazzo Cavallo sia l’occasione per “copiare” un comune della nostra provincia, ed iniziare l’anno nuovo nel modo migliore…. noi ci siamo.
Movimento 5 Stelle Arezzo.
Spiccioli per i risparmiatori. Miliardi per le banche.
Nota del nostro portavoce in Consiglio Comunale Paolo Lepri.
Il nome che è stato dato al decreto legge del 22 novembre è “salva banche”. Ma sarebbe stato più corretto chiamarlo “aiuta banche”: esso dona infatti due miliardi di euro agli istituti di credito. A seguito delle proteste dei risparmiatori “fregati” il governo cerca di restituire loro le briciole attraverso un fondo di circa 100 milioni, ma tiene “nascosto” il credito d’imposta di cui le banche potranno usufruire e che porterà nelle loro casse circa due miliardi di euro. Ovviamente per lo Stato ci sarà una corrispondente mancata entrata.
Grazie al decreto del governo “aiuta banche”, gli istituiti di credito possono portare a perdita i crediti deteriorati dell’anno in corso permettendo inoltre la monetizzazione di questa agevolazione fiscale.
Come funziona il meccanismo? Se la banca è in attivo riduce gli utili pagando meno tasse mentre se è in passivo aumenta la perdita e di conseguenza lo sconto fiscale, potendone incassare il credito, in contanti, immediatamente.
I cittadini, tra cui anche i risparmiatori frodati, dovranno pertanto con tagli ai servizi o con aumento di tasse compensare l’ennesimo regalo dato alle banche. I soldi per queste ultime ci sono sempre, i soldi per i risparmiatori no. Oltre al danno anche la beffa.
Arezzo, 21 dicembre 2015
Assessore Sacchetti, per chi lavora?
Nota di Paolo Lepri e Massimo Ricci (gruppo consiliare Movimento 5 Stelle)
Riteniamo molto ambiguo l’operato dell’assessore Sacchetti del Comune di Arezzo: dalle risposte che abbiamo ricevuto alle nostre interrogazioni sulla tariffazione della Tari e sui dividendi che si spartisce la società Nuove Acque Spa (che riteniamo inopportuni), non riusciamo a capire da che parte stia. Solleviamo grandi perplessità sul suo operato.
A un’interrogazione in cui chiedevamo al Comune di intervenire presso il Cda di Nuove Acque Spa, affinché cessasse la spartizione di dividendi in virtù del fatto che la società deve ancora restituire alle banche oltre 50 milioni di euro (scadenza 2020), l’assessore ci ha risposto facendo un copia-incolla di un testo di Nuove Acque Spa.
In pratica copia e incolla la risposta che il presidente della società aveva inviato al Sindaco di Cortona, a seguito di un’analoga interrogazione del consigliere pentastellato Scorcucchi. A differenza però del Sindaco di Cortona, l’assessore Sacchetti firma la risposta, come se fosse lui stesso l’autore del testo. Fatto che riteniamo di una gravità assoluta! Neppure un non addetto ai lavori avrebbe commesso una simile leggerezza.
Inoltre l’assessore Sacchetti dimostra di riporre piena fiducia su quanto gli viene riferito dall’attuale stato maggiore di Nuove Acque e fa intendere di non voler procedere a ulteriori approfondimenti. Se ne deduce che non convocherà l’amministratore Valentini che è membro del CdA in rappresentanza del Comune di Arezzo per chiedergli di opporsi alla spartizione degli utili, fino all’estinzione dei debiti bancari. Abbiamo quindi il timore che nei prossimi anni le bollette dell’acqua subiranno ulteriori aumenti, a meno che Nuove Acque non chieda un ulteriore prestito bancario. Al riguardo aspettiamo la risposta scritta del Sindaco Ghinelli, dato che in campagna elettorale ha fatto dichiarazioni opposte a quanto riferito oggi dell’assessore (“dovete ringraziare che ci sia Nuove Acque!”).
Altra perla dell’assessore Sacchetti: non risponde a un’altra interrogazione relativa alla tassa sui rifiuti, in cui chiedevamo l’ammontare dei ricavi della vendita di energia rinnovabile, materie seconde, produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e se questi venissero portati in detrazione. Motivando la mancata risposta che i “dati si riferiscono a convenzioni tra ATS e società terze e che pertanto non coinvolgono direttamente questa amministrazione”. Rimandando a noi consiglieri del Movimento 5 Stelle di interessarsi presso l’Autorità di Ambito (richiesta di accesso che abbiamo prontamente presentato il 24/11/2015).
Quindi ci domandiamo: i cittadini aretini se pagano troppo la tassa sui rifiuti a chi si devono rivolgere se questo è un argomento che non coinvolge l’amministrazione?
Preferiamo sorvolare inoltre sulla risposta che dette ai cittadini di San Leo allorquando protestavano per la situazione Valli Zabban.
Arezzo, 17 dicembre 2015
Banca Etruria: interrogazione M5S del 20 marzo 2015 – consigliere Roberto Rossi
Arezzo 20/marzo/2015
Spett.le Sindaco di Arezzo Sig. Stefano Gasperini
INTERROGAZIONE URGENTE PER L’INDIVIDUAZIONE DI LINEE STRATEGICHE CONDIVISE IN MERITO A BANCA ETRURIA
PREMESSO
–che Banca Etruria Società Cooperativa è la banca storica del territorio aretino;
-che fin dall’anno della sua fondazione, il 1882, è stato l’istituto di credito strategico che ha dato sostegno, supporto e fornito il necessario appoggio finanziario al tessuto imprenditoriale locale, raccogliendo e intermediando il credito delle famiglie e delle imprese;
-che il fine principale per cui essa è sorta, è la sua costante e fattiva partecipazione allo sviluppo dell’economia del territorio come nella stessa “mission” aziendale si specifica e ricorda nella pagina web [1] dell’istituto riportato qui di seguito:
” Il nostro profondo radicamento territoriale è il presupposto del nostro obiettivo primario: favorire la crescita del sistema economico, finanziario e sociale di cui facciamo parte. Per questo proponiamo, insieme all’attività creditizia tradizionale, servizi finanziari innovativi che ne incrementano le opportunità di sviluppo. Per questo supportiamo le realtà imprenditoriali locali nella loro crescita, rispondendo alle loro esigenze in modo efficiente e moderno”;
NE CONSEGUE che l’Ente Locale, il Comune di Arezzo, nel cui territorio Banca Etruria affonda le radici ed insiste la propria attività prevalente ha un interesse diretto e concreto affinché tale istituto continui a svolgere nel miglior modo possibile, per la nostra comunità, il proprio ruolo primario di intermediazione finanziaria favorendo la crescita economica ma anche sociale.
CONSTATATO
- che Banca Etruria, invece di perseguire la propria funzione secondo il principio di “sana e prudente gestione”, come anche dichiarato dai commissari all’atto del loro insediamento, è oggi commissariata da parte della Banca d’Italia in quanto da alcuni anni versa in uno stato di profonda crisi, non avendo rispettato i principi entro cui debba svolgersi l’azione e l’opera di una banca;
- che come da comunicazione della Vigilanza di Banca d’Italia la governance della banca ha svolto una cattiva gestione pregiudicando la qualità del credito che ha portato l’istituto a dover spesare circa 800 milioni dal 2009 ad oggi[2] e che necessiterebbe di ulteriori rettifiche per 80 milioni oltre che di un’attenta revisione delle posizioni a incaglio e a sofferenza, come accertato nell’ispezione svolta da Banca Italia protrattasi dal 18 marzo al 6 settembre 2013[3];
- che per quanto emerso dall’ispezione della Banca d’Italia, è partita una parallela indagine
- giudiziaria[4] ad opera della Procura di Arezzo e del PM Roberto Rossi, in cui la magistratura ipotizza i reati di false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e di falso in prospetto;
- che anche l’esercizio 2013 si è chiuso con una perdita netta di circa 81 mln di euro. Tale risultato è comprensivo della svalutazione delle partecipazioni in Banca Federico Del Vecchio SpA e Banca Popolare Lecchese SpA per complessivi 14,3 mln di euro.[5]
VERIFICATO che la banca non produce dividendi per gli azionisti dal lontano 2009.[6]
VERIFICATO inoltre che il titolo azionario ha perso oltre il 95% del proprio valore negli ultimi 5 anni.[7]
CONSTATATO come il gruppo Banca Etruria chiude i primi nove mesi del 2014 con una perdita di 126,1 milioni di euro e che la capogruppo Banca Etruria chiude con un risultato dell’attività corrente, al lordo delle imposte, negativo per 192,2 milioni e al netto della componente fiscale per 138,7 milioni, ove le rettifiche nette sono pari a 217,6 milioni.[8]
VISTI il provvedimento della Banca d’Italia del 27 giugno 2011[9] recante “Disciplina della procedura sanzionatoria amministrativa ai sensi dell’art. 145 del d.lgs. 385/93 e dell’art. 195 del d.lgs. 58/98 e delle modalità organizzative per l’attuazione del principio della distinzione tra funzioni istruttorie e funzioni decisorie (art. 24, comma 1, della legge 28 dicembre 2005, n. 262)” e le Disposizioni di vigilanza in materia di sanzioni e procedura sanzionatoria amministrativa;
CONSIDERATO che la Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia ha accertato, con riguardo alla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, le irregolarità di seguito indicate:
- 1. violazione delle disposizioni sulla governance da parte di componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione e del Direttore generale (art. 53, 1° co., lett. d), art. 67, 1° co., lett. d), d.lgs. 385/93; Disposizioni di vigilanza del 4 marzo 2008 in materia di organizzazione e governo societario delle banche; Comunicazione della Banca d’Italia del
19 febbraio 2009: Organizzazione e governo societario delle banche. Nota di chiarimento
– boll. di Vigilanza febbraio 2009);
- 2. carenze nell’organizzazione e nei controlli interni da parte di componenti ed ex
componenti il Consiglio di amministrazione e del Direttore generale (art. 53, 1° co., lett.
- b) e d), art. 67, 1° co., lett. b) e d), d.lgs. 385/93; Tit. IV, cap. 11 Istr. di Vig. banche –
Circ. 229/99; Tit. I, cap. I, parte terza e quarta, Nuove disposizioni di Vigilanza prud.le
per le banche – Circ. 263/06; Disposizioni in materia di “continuità operativa in casi di
emergenza” – boll. di Vigilanza luglio 2004; Provvedimento del Governatore del
29/7/2009 e successive modifiche e integrazioni – Disposizioni in materia di trasparenza
delle operazioni dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari
e clienti);
- 3. carenze nella gestione e nel controllo del credito da parte di componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione e del Direttore generale (art. 53, 1° co., lett. b) e d), art. 67, 1° co., lett. b) e d), d.lgs. 385/93; Tit. IV, cap. 11 Istr. di Vig. banche – Circ. 229/99; Tit. I, cap. I, parte quarta, Nuove disposizioni di Vigilanza prud.le per le banche – Circ. 263/06);
- 4. carenze nei controlli da parte di componenti ed ex componenti il Collegio sindacale (art. 53, 1° co., lett. b) e d), art. 67, 1° co., lett. b) e d), d.lgs. 385/93; Tit. IV, cap. 11 Istr. Vig. banche – Circ. 229/99; Tit. I, cap. 1, parte quarta, Nuove disposizioni di Vig. prud.le per le banche – Circ. 263/2006; Disposizioni di Vigilanza del 4 marzo 2008 in materia di organizzazione e governo societario delle banche);
- 5. violazioni in materia di trasparenza da parte del Direttore generale (artt. 117 bis e 118, 2° co., d.lgs. 385/93; Provvedimento del Governatore del 29/7/2009 e successive modifiche e integrazioni – Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni dei servizi bancari e Bollettino di Vigilanza n. 9, settembre 2014 XIV.5Provvedimenti rilevanti di carattere particolare delle autorità creditizie Sezione XIV – Sanzioni della Banca d’Italia
finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti; Delibera CICR del 30 giugno 2012);
- omesse e inesatte segnalazioni all’O.d.V da parte di componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale e del Direttore generale (artt. 51 e 66,
1° e 2° co., d.lgs. 385/93; Tit. VI, cap. 1 Istr. Vig. banche – Circ. 229/99).
PRESO ATTO che a carico delle persone di seguito indicate, nella qualità precisata, sono inflitte, ai sensi dell’art. 144 TUB, le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:
Componenti ed ex componenti il Consiglio di amministrazione:
Fornasari Giuseppe (Presidente)
Per le irregolarità sub 1) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 2) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 3) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00
Complessivamente: euro 180.000,00
Rosi Lorenzo, Inghirami Giovanni, Fazzini Enrico, Crenca Giampaolo, Guerrini Natalino, Bonaiti Alberto
Per le irregolarità sub 1) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 2) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 3) euro 48.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00 ciascuno
Complessivamente: euro 156.000,00 ciascuno
Nataloni Luciano
Per le irregolarità sub 1) euro 36.000,00
Per le irregolarità sub 2) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 3) euro 36.000,00
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00
Complessivamente: euro 156.000,00
Orlandi Andrea, Cirianni Giovan Battista, Bonollo Luigi, Boschi Pier Luigi
Per le irregolarità sub 1) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 2) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 3) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00 ciascuno
Complessivamente: euro 144.000,00 ciascuno
Berni Alfredo
Per le irregolarità sub 1) euro 24.000,00
Per le irregolarità sub 2) euro 36.000,00
Per le irregolarità sub 3) euro 24.000,00
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00
Complessivamente: euro 120.000,00
Direttore generale:
Bronchi Luca
Per le irregolarità sub 1) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 2) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 3) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 5) euro 22.500,00
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00
Complessivamente: euro 202.500,00
Componenti ed ex componenti il Collegio sindacale:
Tezzon Massimo (Presidente)
Per le irregolarità sub 4) euro 48.000,00
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00
Complessivamente: euro 84.000,00
Polci Carlo, Neri Gianfranco, Cerini Paolo, Arrigucci Franco
Per le irregolarità sub 4) euro 36.000,00 ciascuno
Per le irregolarità sub 6) euro 36.000,00 ciascuno
Complessivamente: euro 72.000,00 ciascuno
Totale complessivo delle sanzioni: euro 2.542.500,00
PRESO ATTO
- che Banca d’Italia, dopo l’ispezione del 2013, verificate le predette difficoltà operative e gestionali di Banca Etruria, ha raccomandato l’accorpamento dell’istituto aretino con altro istituto di credito di primaria capitalizzazione e che la Banca Popolare di Vicenza, nel maggio scorso, aveva formalizzato un’offerta 100% in contanti per Banca Etruria pari a 1 euro per azione, valutando l’intero gruppo 217 milioni di euro;
- che tale OPA era subordinata a tre condizioni: che fosse amichevole, che raggiungesse il 90% e che la Banca Popolare dell’Etruria venisse trasformata da cooperativa in società per azioni;
- che il Cda Banca Etruria ha, di fatto, rifiutato tale offerta, nella risposta dell’11 giugno mantenendo «l’interesse ad una integrazione», sottolineando però «di non potere esprimere allo stato una preliminare valutazione positiva della proposta così come formulata da BpVi»[10], costringendo così la banca vicentina a ritirare la propria offerta;
- che l’istituto è stato messo sotto amministrazione controllata dal ministero dell’Economia, su proposta della Banca d’Italia, Con provvedimento della Banca d’Italia del 11.2.2015 sono stati nominati Riccardo Sora e Antonio Pironti, quali Commissari straordinari, e Paola Leone, Silvio Martuccelli, Gaetano Maria Giovanni Presti, quali componenti del Comitato di Sorveglianza;che gli Organi straordinari si sono insediati e la Procedura di amministrazione straordinaria, che opera sotto la supervisione della Banca d’Italia, avrà il compito di condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione e di individuare le iniziative necessarie per il superamento della grave crisi aziendale;
- che tale commissariamento si basa sulla disciplina contenuta nel Testo unico bancario e occorre nei casi in cui si riscontrano “gravi irregolarità nell’amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l’attività della banca”. E quando ci sono “gravi perdite del patrimonio”; che i commissari devono quindi sanare le irregolarità, convocare le assemblee e promuovere le soluzioni migliori nell’interesse di depositanti e risparmiatori.
CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA :
- A pretendere che si faccia chiarezza e trasparenza completa circa i motivi che hanno condotto alla attuale situazione deficitaria della banca;
- a difendere i piccoli risparmiatori, molti dei quali cittadini aretini, che, sottoscrivendo titoli azionari Banca Etruria, hanno visto svalutare completamente il loro investimento a fronte di comportamenti gestionali sanzionati da Banca d’Italia;
- a richiedere perché la CONSOB, che ha l’obbligo di vigilare nella società quotate, a seguito di quanto riscontrato da Banca d’Italia nelle sue ispezioni effettuate nel corso degli ultimi dieci anni non chieda di procedere oltre che per i reati verso le persone fisiche, per i quali è già avviata l’azione giudiziaria, anche per reati verso le persone giuridiche ai sensi del D.Lgs 231/2001 e norme collegate;
- ad aprire un tavolo di concerto con tutti gli stakeholder ( portatori di interesse) della banca, e in particolare con la sua compagine sociale, in cui discutere sul futuro della banca e sulle implicazioni per lo sviluppo del territorio, per l’economia del comune e dei vari scenari, al fine di sollecitare le azioni più idonee alla salvaguardia del territorio stesso e della trasparenza della gestione di un organismo così delicato per la collettività;
- a richiedere un confronto con i commissari affinché si adoperino oltre che per un necessario risanamento a salvaguardare un adeguato livello di autonomia negli scenari futuri per la banca in modo che possa riprendere il suo compito di volano per lo sviluppo dell’economia del territorio e non diventi solo una preda da spartire fra varie forze finanziarie interessate solo a lucrare nell’acquisizione e controllo del territorio come già manifestatosi in altri casi di acquisizioni, incorporazioni fusioni di banche in province vicine.
Roberto Rossi – Movimento 5 Stelle Arezzo
[1] http://www.bancaetruria.it/it/istituzionale/chi-siamo/profilo-aziendale-e-mission.html
[2] http://www.fisac-cgil.it/22259/banca-etruria-il-comunicato-che-non-avremmo-voluto-scrivere
[3] http://www.milanofinanza.it/news/banca-etruria-banca-d-italia-ha-mosso-dei-rilievi-201312090957542491
[4] http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-03-24/banca-etruria-si-indaga-falso-bilancio-132556.shtml?uuid=AB0tKH5
[5] http://www.bancaetruria.it/it/istituzionale/valori-e-impegno/il-bilancio-sociale/2013/allegato/WEB_BILANCIO_SOCIALE_13.pdf
[6] http://www.borsaitaliana.it/borsa/quotazioni/azioni/elenco-completo-dividendi.html?isin=IT0004919327&lang=it
[7] http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/grafico.html?isin=IT0004919327&lang=it
[8] http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,662132/Banca_Etruria_nei_primi_nove_mesi_2014_risultato.aspx
[9] https://www.bancaditalia.it/vigilanza/pubblicazioni/bollvig/2014/09_14/provv_ril_cp/sanz_amm/sanzioni_bi/Banca_Popolare_dell’Etruria_e_del_Lazio_provv_484_del_23.9.2014.pdf
[10] http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2014/06/17/1079825-banca_etruria_oggi_parola_vicenza_rilancio_della_trattativa_nuove_basi_ritiro_apre_altra_giornata_decisiva.shtml