Oktoberfest Arezzo: Giovedì alle 20 il parlamentare M5S Mirko Busto parlerà di TTIP e CETA

m5s-oktoberfestGiovedì 29 settembre alle 20 il portavoce in Parlamento M5S Mirko Busto salirà sul palco dell’Oktoberfest Arezzo nell’area del Teatro Tenda, per parlare di TTIP, sensibilizzare i cittadini sui rischi che il trattato transatlantico ed il conseguente abbattimento delle frontiere commerciali tra Europa e Stati Uniti comportano, sia per la qualità delle produzioni agricole, sia per la nostra economia, per l’ambiente e per la salute di tutti noi, e il CETA, il trattato sugli accordi commerciali tra Europa e Canada, un banco di prova in vista dell’eventuale entrata in vigore del TTIP. Soggetti diversi ma medesimo scopo: garantire alle multinazionali e alle lobby poteri senza precedenti, soprattutto per quanto concerne la possibilità di citare in giudizio i Governi davanti a speciali collegi arbitrali, bypassando le Corti nazionali e comunitarie.  Interverranno sulle tematiche esposte anche il dott. Pierluigi Rossi, esperto di alimentazione, ed il prof. Mario Gori, specialista in Scienze Motorie.

Quest’anno tra le classiche birre Bavaresi e birrifici artigianali del territorio, il mercatino delle pulci, l’area ristorazione a chilometro zero, saremo presenti durante tutta la durata della manifestazione, dal 29 settembre al 9 ottobre, con un gazebo informativo del gruppo M5S Arezzo, insieme ai Comitati Acqua Pubblica, Sanità Pubblica di Arezzo, Salute e Ambiente di Civitella, e la partecipazione dell’Associazione Ragazzi Speciali Onlus di Castiglion Fiorentino con il laboratorio ‘La Conserveria’, tutti i giorni dalle 19 alle 24.

Share

Consiglio comunale del 22 settembre, ad Arezzo la stagione non cambia!

img2All’inceneritore di San Zeno i conti non tornano! Lo abbiamo fatto presente con una interrogazione durante il Consiglio comunale del 22 settembre, ma la risposta dell’assessore Sacchetti stride con le persuasive campagne all’insegna del ‘Compost day’ di Aisa Impianti sull’impiego dell’ammendante organico, quel terriccio prodotto con i rifiuti organici che conferiscono nell’impianto di smaltimento di San Zeno.

Secondo l’Assessore, “l’impianto industriale che tratta rifiuti” registra un “aumento di organico”, per cui “un impianto del genere, che si sta riconvertendo a questi nuovi flussi, ha bisogno di una sua flessibilità” …! Peccato che la nostra interrogazione riguardava l’aumento dei rifiuti destinati all’incenerimento e non quelli destinati al compostaggio. Aisa impianti ha chiesto di poter aumentare i rifiuti da bruciare a San Zeno per un totale di 3.600 tonnellate annue senza passare da nessuna Valutazione di Impatto Ambientale perché l’aumento non supera le 10 tonnellate giornaliere, e questo sarebbe vero se la quantità fosse divisa per 365 giorni. inc

Se invece si dividono le 3.600 tonnellate con i giorni effettivi di apertura dell’impianto, che sono circa 335, si supera il limite giornaliero delle 10 tonnellate. In questo caso, Aisa Impianti dovrebbe chiedere la Valutazione d’Impatto Ambientale. Abbiamo quindi richiesto di verificare dati e parametri esatti della richiesta inoltrata al Comune e alla Regione, e nel caso si verificasse la condizione da noi denunciata di sospendere l’autorizzazione.

Dopo circa un anno torniamo a fare pressione su un tema che riteniamo fondamentale, ad oggi, il Comune non dispone ancora di un registro dei tumori. Il registro, ricordiamolo, sarebbe di fondamentale importanza per monitorare lo stato di salute dei cittadini ed uno strumento di prevenzione fondamentale, nonché un importante indicatore dello stato dell’ambiente in cui viviamo. Forse proprio per questo uno strumento troppo scomodo.

Sul tema dell‘Acqua pubblica abbiamo chiesto di intervenire in difesa dei cittadini che dopo l’esito del referendum del 2011 si sono autoridotti le tariffe, avendo la società Nuove Acque incaricato i suoi operatori a recarsi presso domicili di utenze con documenti indicanti arretrati e bonari solleciti, intimorendo i cittadini con minaccia di chiusura del contatore.

Infine sulla nomina di Macrì alla presidenza di Estra chiediamo al Garante per l’anticorruzione, ovvero al Segretario Comunale, di verificare che non ci siano incompatibilità. Sì, perché con ‘l’incompatibilità’ abbiamo da alcuni mesi avviato un’altra pratica, la sfiducia all’assessore Sacchetti per incompatibilità, nonché conflitto di interessi. Il Segretario, dopo aver prodotto una relazione di merito, ha preso in esame le nostre controdeduzioni ed il 4 Agosto ha deciso di mandare il tutto all’ Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) che dovrà pronunciarsi.

Aspettiamo importanti novità!!

Massimo Ricci portavoce MoVimento 5 Stelle Arezzo

Share

Domenica 18 settembre “PuliAmo Arezzo” al Parco Arno

locandinapuliamo-arnoTorna “PuliAMO Arezzo”, l’iniziativa di pulizia urbana collettiva promossa dal MoVimento 5 Stelle Arezzo giunta alla quarta tappa, domenica 18 settembre 2016 nella zona del Parco Arno.

Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte attiva all’evento, chiunque abbia a cuore il decoro della nostra amata città e dei suoi spazi verdi può raggiungerci con un semplice gilet fluorescente ad alta visibilità, dei guanti, sacchi per il pattume e tanto entusiasmo.

Il ritrovo è fissato domenica alle 9:00 di fronte l’ingresso del Parco. In caso di maltempo l’iniziativa verrà rimandata a data da destinarsi.

Per informazioni, segnalazioni su zone, parchi, tragitti e luoghi del territorio comunale soggetti a degrado e incuria scriveteci a:

puliamoarezzo@gmail.com

Share

#IO VOTO NO: VENERDI 16 IN PIAZZA S.AGOSTINO

14183860_917840864994334_3190626443865282967_nVenerdì 16 settembre in Piazza Sant’Agostino a partire dalle 21:00 si parlerà delle ragioni per votare NO al Referendum costituzionale, l’iniziativa promossa dal MoVimento 5 Stelle dal titolo ‘Giù le mani dalla Costituzione’, con la presenza dei Consiglieri regionali della Toscana, i portavoce in Parlamento Chiara Gagnarli, Alfonso Bonafede, in Senato Laura Bottici e Sara Paglini, e i parlamentari europei Fabio Massimo Castaldo e Laura Agea. Interverrà anche il Prof. Stefano Merlini, docente di diritto costituzionale all’Università di Firenze.

Alle 19:00 è previsto un corteo degli attivisti M5S nell’ambito del quale verranno effettuati dei flash mob per sensibilizzare la cittadinanza a votare NO. Il percorso inizierà da Piazza Sant’Agostino alle 19, passando per Corso Italia, il Prato, Piazza San Francesco, Via Guido Monaco, Stazione ferroviaria, Viale Mecenate, Piazza San Jacopo e ritorno in Piazza Sant’Agostino.

La partecipazione all’evento è gratuita, tutti sono invitati ad intervenire durante l’incontro e creare dibattito sulla Riforma Costituzionale con i portavoce M5S ed il Prof. Stefano Merlini.

Share

San Zeno Open Plant: non andate a quella “festa”!

rifiuti_zero_locandinaE anche quest’anno, all’inceneritore di Arezzo ci vengono proposti due giorni di concerti, seminari tecnici, giardinaggio e laboratori didattici con tanto di adesioni dal mondo istituzionale, religioso e figure di spicco della cultura locale! Ci vogliono convincere che quello è un ‘bel posto’, un luogo dove fare eventi ludici e formativi. Noi diciamo NO a questa ipocrisia, NO all’incenerimento dei rifiuti.  Il MoVimento 5 Stelle lotta per cambiare il nostro modello di sviluppo da economia consumistica a economia circolare, basata cioè sulla prevenzione, sul riciclo e sul riutilizzo del rifiuto che diventa quindi una risorsa. In questo ambito, non c’è spazio per l’incenerimento e ne chiediamo l’abbandono definitivo. Basta fare affari sulla salute dei cittadini!

Il business dei rifiuti è uno dei più redditizi per affaristi e lobbisti. Per decenni in Italia la classe politica ha volontariamente fallito nell’organizzare la raccolta differenziata trasformando il loro dovere di gestire i rifiuti in emergenza. Dietro all’emergenza rifiuti i politici hanno fatto passare le peggiori porcherie, come quella di trasformare ex cementifici in inceneritori. Bruciare i rifiuti ha costi altissimi per la salute dei cittadini. Una nuova ricerca dell’università di Lancaster ha scoperto accumuli di nanoparticelle tossiche nell’encefalo dei soggetti analizzati. Queste particelle ultrasottili sarebbero la causa di molte malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Sotto accusa sono le emissioni dagli inceneritori di ultima generazione e i filtri antiparticolato delle autovetture.

Non credete alla favole che gli inceneritori di ultima generazione non inquinano. Se un oggetto viene bruciato non sparisce nel nulla. Cambia semplicemente stato: da solido si trasforma in gassoso. Gli impianti di termovalorizzazione di ultima generazione promettono quello che per le leggi della chimica è impossibile: far sparire nel nulla lo stato solido. Non è così. I potentissimi filtri utilizzati spezzettano i fumi in nanoparticelle, elementi gassosi talmente fini che non possono essere più neanche misurati. L’unica cosa certa è che queste nanoparticelle sono dannosissime per la salute umana.

Le nanoparticelle sono più pericolose delle particelle di diametro superiore perché non soltanto riescono a penetrare facilmente nell’organismo attraverso le vie respiratorie, danneggiando gli organi interni e contribuisce alla formazione di placche che ostruiscono le vie vascolari, ma anche perché riescono a penetrare direttamente nelle cellule, superando l’ostacolo della membrana cellulare e generando i dannosissimi radicali liberi o compromettendo direttamente il DNA. Inceneritori e filtri antiparticolato delle auto sono responsabili di emissioni incontrollate di particolato ultrafine e nanoparticolato, emissioni che eludono le normative esistenti perché queste particelle sono talmente piccole che non esistono gli strumenti per misurarle. Uno studio pubblicato nel 2013 dalla prestigiosa rivista The LANCET Oncology dimostra che un aumento di 10 milligrammi a metro cubo di particelle con diametro inferiore a 10 micrometri (10 millesimi di millimetro) portano a un aumento del 22% di rischio di insorgenza di patologie polmonari, mentre con quelle con diametro inferiore il rischio aumenta quasi del doppio. Più piccola è la particella, più grande è il danno alle cellule umane e quindi alla salute. Chi sostiene che i termovalorizzatori di nuova generazione producono emissioni la cui qualità dell’aria in uscita è migliore a quella in entrata è in malafede o non sa di quello che parla!

Il MoVimento 5 Stelle Arezzo invita i cittadini aretini a non partecipare all’iniziativa di Aisa Impianti presso l’inceneritore di San Zeno, la nostra non presenza sarà una forma silenziosa di protesta per ribadire che la Strategia Rifiuti Zero è l’unica alternativa!

Share

INCONTRO PUBBLICO M5S VENERDI 9 SETTEMBRE: AREZZO, CRISI ECONOMICA E MALAFFARE

Evento 9 settembreAlla luce degli scandali che hanno messo in risalto il nome della nostra città su tutti i Tg nazionali, il MoVimento 5 Stelle di Arezzo propone alla cittadinanza un incontro pubblico, venerdì 9 settembre 2016 dalle ore 17:00 in piazza San Jacopo, dal titolo “Arezzo, crisi economica e malaffare”. Tra i relatori saranno presenti il portavoce M5S in Parlamento Daniele Pesco, componente della VI Commissione Finanze e i Consiglieri regionali M5S della Toscana Gabriele Bianchi, Enrico Cantone, Andrea Quartini, inoltre interverrà l’Associazione ‘vittime del salvabanche’, gli ex soci della ‘cooperativa Perla’ e l’Associazione Caponnetto.

Le Regioni Rosse sono il simbolo più evidente del fallimento politico del Pd. Trivellopoli in Basilicata, gli scandali nella sanità e le inchieste sui vertici politici in Umbria, le coop rosse in Emilia Romagna che soffocano la libertà economica delle imprese. In Toscana, il fallimento è ancor più evidente, dallo scandalo di Banca Etruria a quello dei GAL, i gruppi di azione locale che gestiscono i contributi finanziari erogati dall’Unione europea sui quali è intervenuto anche il M5S Europa.

Nel report del 2014 circa la presenza della criminalità nella provincia di Arezzo, la Fondazione Caponnetto non usa mezzi termini: “Nel capitolo dedicato ai rifiuti, Arezzo è stata al centro dei primi accordi sullo smaltimento illecito dei rifiuti tossici (…) Dalle ultime rivelazioni dei pentiti e dalle carte desecretate possiamo affermare che, probabilmente, l’ecomafia è nata ad Arezzo…”

A Scandicci, San Miniato e Livorno sono circa 320 le famiglie rimaste senza una casa e senza i fondi anticipati per costruirla, a causa dello scandalo fallimenti di cooperative edilizie. Il MoVimento 5 Stelle regionale ha acceso un faro sulla questione attraverso una mozione di indirizzo, seguita a livello comunale dai consiglieri M5S dei tre centri toscani citati. Ad Arezzo, i soci della cooperativa Perla hanno avuto il coraggio di denunciare il presidente il quale li ha “avvisati” che non avrebbero avuto le case (già interamente pagate) se non avessero versato ulteriori 35 mila euro ad alloggio non riferibili al costo della casa. Nonostante i giudici abbiano sancito che questa somma non doveva essere versata per avere la casa, gli ex soci si trovano oggi ad occupare le abitazioni in cui vivono da dieci anni, in modo abusivo. Ed è così che il Ministero dello Sviluppo Economico avvierà la messa all’asta degli immobili, se gli ex soci non avranno la disponibilità economica per ricomprarli.

Oggi, le banche, spinte dalla crisi economica, tendono ad essere severe nel tentativo di recuperare e soprattutto ridurre le posizioni creditorie, perciò accelerano le pratiche di recupero dei crediti, pratiche che nel maggioranza dei casi spingono le imprese, le famiglie, i clienti sulla bancarotta senza alcuna pietà. Questo comportamento rende il cittadino una facile preda della criminalità, la quale può così approfittare dei beni e/o delle imprese inserendosi nel possesso, potendo sfruttare varie forme spesso ammantate di legalità e con azioni persecutorie. Questo sistema strisciante fa sì che il territorio scivoli sempre più in mano di organizzazioni criminali e che l’economia sia utilizzata per operazioni corruttive ed illegali. Molte imprese una volta finite nelle mani della criminalità sfruttano la propria incensurabilità per compiere ulteriori e più gravi reati come nel caso dell’edilizia o dei rifiuti, ma anche in mercati particolarmente lucrosi, ricchi di contante o metalli preziosi. Anche il decreto Salva Banche, azzerando i risparmi di famiglie e imprese, ha allargato la possibilità di scelta o di pressione di queste organizzazioni che non esitano ad approfittare delle disgrazie dei cittadini.

L’incontro è aperto, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, intervenire ed informarsi con i portavoce M5S per parlare del ruolo di Arezzo, tra crisi economica e malaffare.

 

Share