Domenica 20 novembre “PuliAmo Arezzo” al Prato

definitiva
Settima edizione per l’iniziativa di pulizia urbana collettiva “PuliAmo Arezzo”, domenica 20 novembre 2016 gli attivisti del MoVimento 5 Stelle ripuliranno la zona del Prato. Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte attiva all’evento, chiunque abbia a cuore il decoro della nostra amata città e dei suoi spazi verdi può raggiungerci con un semplice gilet fluorescente ad alta visibilità, dei guanti, sacchi per il pattume e tanto entusiasmo.

Il ritrovo è fissato per domenica alle 9:00 di fronte l’ingresso del parcheggio Pietri, in caso di maltempo l’iniziativa verrà rimandata a data da destinarsi. Per informazioni, segnalazioni su zone, parchi, tragitti e luoghi del territorio comunale soggetti a degrado e incuria scriveteci a: puliamoarezzo@gmail.com

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Operazione Clean City: Altolà, ATO Sud!

logom5snuovoGhinelli si dimetta dalla carica di presidente

Giorni fa la Procura di Firenze nell’ambito dell’operazione Clean City ha smascherato una potente organizzazione nota come “Ato Toscana Sud” che gestisce i rifiuti e spadroneggia nelle vallate toscane tra Arezzo, Siena e Grosseto. Tra gli arresti, il più eclatante è stato quello del Direttore generale Andrea Corti, accusato di ‘corruzione e turbativa d’asta’ sull’appalto per favorire il gestore attuale, Sei Toscana.

Troviamo “stupefacente” il grido di allarme e indignazione sollevato da alcuni “attori” del panorama politico aretino… Eppure niente di tutto questo avrebbe dovuto stupirli. La “falla” del sistema rifiuti nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena era stata individuata, studiata e segnalata quasi due anni fa, in tempi non sospetti, da attivisti e portavoce dei Comuni coinvolti del MoVimento 5 Stelle con due mozioni frutto dell’operazione Rifiutopoli.

Fu rilevato che il contratto sottoscritto con Sei Toscana ed approvato da Ato Rifiuti era stato rimaneggiato rispetto allo schema di contratto approvato dalla Giunta regionale “ben oltre le limitate modifiche”, alterando la sostanza stessa della base di gara, ad esempio “sono state inserite voci di costo del servizio che hanno comportato un incremento del corrispettivo superiore a 12 milioni di euro”. E ancora: “è stata inserita ex novo una previsione assolutamente e manifestamente sfavorevole per l’Autorità di Ambito”, ovvero, Ato Toscana Sud si impegnava a risarcire l’intero valore degli investimenti effettuati da Sei Toscana, nel caso in cui il contratto fosse stato rescisso anzitempo, anche nell’eventualità che questa necessità derivasse da colpe attribuibili al gestore, Sei Toscana. Incredibile…ma vero.

Ricordiamo il Consiglio comunale DESERTO di Arezzo quando affrontavamo l’argomento, con il portavoce Lucio Bianchi che parlava ad una VERGOGNOSA platea assente.

E i Sindaci dei Comuni che non hanno voluto approfondire, senza il minimo sussulto? Nessuno di questi ‘grandi esperti’ all’Assemblea Ato ha sollevato dubbi sui dettagli del contratto, in fase di sottoscrizione? Troviamo davvero sconcertanti le reazioni del “Padrino” di ATO, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, strenuo difensore di questa ‘organizzazione’ dagli albori tanto da averla definita un “esempio esportabile”, che ora, di fronte alle inchieste del GIP fiorentino, non sentendosi minimamente responsabile della situazione, si stupisce per tali “fatti gravi che hanno favorito interessi privati” (…).

Ma la “politica toscana” di questi anni ci ha insegnato che non c’è mai fine al peggio.Ed ecco infatti che l’infaticabile Presidente Rossi dichiara di essere pronto ad istituire una Commissione di inchiesta regionale sulle tariffe del Servizio Rifiuti, e di aver deciso di passare dall’attuale modello trino di Ato composto da Ato Toscana Sud, Ato Costa ed Ato Centro, ad uno solo! Per il patron Rossi la soluzione sarebbe un Ambito Territoriale Ottimale unico, ancora più grande, dove sarà più difficile controllare, ulteriormente lontano dalle esigenze dei Comuni e dei cittadini, ma soprattutto meno flessibile nella gestione dello smaltimento/recupero rifiuti.

Gli effetti negativi delle politiche di Rossi sono sotto gli occhi di tutti, dal fallimento totale dell’accorpamento delle Apt in un’unica agenzia per il turismo, alla riforma delle Asl, ridotte quest’anno da 12 a 3, decisioni che invece di produrre risparmio hanno causato un buco di 40 milioni di Euro per chiudere il bilancio in pareggio. L’inopportuna nomina di Tacconi da parte del Sindaco di Arezzo e Presidente di Ato Toscana Sud ing. Alessandro Ghinelli dimostra l’assurdità di un sistema politico che garantisce continuità nelle direzioni sbagliate. Enzo Tacconi, il “Responsabile” del corretto svolgimento della gara che ha portato all’operazione del GIP di Firenze, viene definito nell’ordinanza dal Giudice per le indagini preliminari uno “schermo per dare veste di correttezza formale alle decisioni adottate nella gara d’appalto“.

A questo punto, caro Sindaco/Presidente Ghinelli ci aspettiamo che rassegni le Sue dimissioni da Ato Toscana Sud, un Ente che presenta ormai profili riconosciuti pubblicamente di corruzione, oltre che di illegittimità, e che ha prodotto e probabilmente continuerà a provocare danni alla collettività, mettendo in forte imbarazzo tutta la città di Arezzo.

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Da Sansepolcro a Milano, le trasferte della “Madonna della Misericordia” di Piero della Francesca

polittico_pdfIl MoVimento 5 Stelle Arezzo esprime grande preoccupazione per l’ennesima trasferta della tavola “Madonna della Misericordia”, parte integrante e più nota del Polittico di Piero della Francesca, da Sansepolcro a Milano. Ci preme riportare all’attenzione dei cittadini e degli amministratori locali la vicenda inerente “ I viaggi di Piero” sollevata dal MoVimento 5 Stelle Sansepolcro, in quanto valutiamo INACCETTABILE che il Sindaco Cornioli abbia intrapreso in totale autonomia una decisione inerente un’opera d’arte di valore inestimabile, senza consultare il Consiglio comunale e i cittadini stessi di Sansepolcro. La scelta di prestare al sindaco Sala di Milano la Madonna della Misericordia è stata semplicemente “comunicata” ai componenti della commissione Cultura, e dopo poche ore la notizia è stata resa pubblica dalla pagina Facebook del Sindaco di Milano.

L’ennesima trasferta dell’opera di Piero della Francesca rappresenta un danneggiamento dal punto di vista turistico, oltretutto durante il periodo natalizio, anche per il Comune di Arezzo, che insieme a Monterchi e Sansepolcro costituisce un circuito di visita per chi viene in questo territorio a conoscere la storia delle opere inserite nell’ambiente di Piero della Francesca. Ma l’aspetto più grave è che verrà esposta a Milano una parte del Polittico, la rappresentazione centrale della Madonna della Misericordia, snaturando l’essenza stessa dell’opera di Piero legata al significato del termine “polittico”, ovvero quella di essere un’opera composta da più elementi che in questo caso vengono separati.madonna-misericordia

L’operazione di smembramento è un fatto gravissimo in quanto l’opera nasce ed è concepita come un tutt’uno, con una sua integrità logica e formale. I cosiddetti “lati della pala” non sono infatti parti secondarie rispetto a quella centrale ma costituiscono un unicum narrativo e pittorico. Questo senza considerare che necessitano di una uniformità di ambiente, trattamenti e processi di conservazione. Si noti che qualsiasi manuale di Storia dell’arte spiega che Piero ha posto al centro del suo Polittico una fascia centrale in cui ha dipinto la Madonna della Misericordia e i santi che la affiancano su tre tavole distinte, ma unite pittoricamente, quindi indivisibili.

Il principio base, la ratio del codice dei Beni Culturali (art.66, comma2 b) sancisce il divieto di far uscire un’opera quando questa costituisce “il fondo principale di un museo”, ed il fatto che la Madonna della Misericordia di Piero lo sia per il “Museo Civico Piero della Francesca” nella città di Piero è indubbio; questo status di “fondo principale” stabilisce quindi l’inamovibilità dell’opera, che MAI dovrebbe essere trasferita ma piuttosto tutelata nella sua integrità. Stupisce e merita una riflessione l’assenza di dibattito sul tema da parte di estimatori e studiosi di Piero della Francesca, così come l’assenza di un intervento pubblico da parte della oramai “lontana” Soprintendenza o, ancor più fondamentale, del Ministero con i suoi “organi periferici”, attraverso i quali dovrebbe far applicare le leggi per la Tutela del Patrimonio (art. 9 della Costituzione).  Il Comune di Sansepolcro, nella figura del sindaco Cornioli e della sua Giunta starebbe agendo contro la normativa e soprattutto ignorando ciò che Piero ha lasciato “impresso” sull’indivisibilità della propria opera.

Ci piacerebbe leggere i documenti ufficiali che giustificheranno il “pellegrinaggio di Piero”, chiediamo di comprendere i motivi reali per cui il sindaco Cornioli abbia concesso questa trasferta da Sansepolcro a Milano, in quanto la reputiamo una scelta decisamente non vantaggiosa, per il territorio, il patrimonio artistico, e per la collettività interessata. Esortiamo il sindaco Ghinelli ad intervenire, consigliando al Primo Cittadino di Sansepolcro di evitare tale spreco di risorse ed energie per viaggi “inutili e pericolosi” delle opere di Piero della Francesca, che invece concentri i suoi sforzi, insieme ai colleghi toscani, umbri e marchigiani per permettere che il progetto “Terre di Piero” si realizzi concretamente e possa divenire il prossimo sito UNESCO, sicuramente Piero lo ringrazierebbe di questo.

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Su Rai 3 i cittadini truffati dalla Cooperativa La Perla

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Risuona su frequenze nazionali l’eco mediatica di uno dei casi presentati nella manifestazione settembrina del M5S “Arezzo, crisi economica e malaffare”, evento dal quale è stata lanciata anche la richiesta di intervento dopo la denuncia dal palco di piazza San Jacopo in cui si è parlato della triste vicenda dei cittadini aretini truffati dalla Cooperativa La Perla. La partecipazione al programma delle vittime della cooperativa è andata in onda stamani alle 10 e in replica su Rai 3 stasera alle 22:45, con Salvo Sottile, nell’ambito della trasmissione ‘Mi Manda Rai 3’.

Il filmato è già fruibile su Rai Play.it al link  http://www.raiplay.it/video/2016/10/Mi-manda-Raitre—In-difesa-degli-indifesi-92815b9b-99f1-4f9e-9647-71544f5c332c.html

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