Ato sud: un sistema sempre più corrotto

Nei giorni precedenti i PM fiorentini hanno chiuso le indagini e rinviato a giudizio il direttore di Ato sud Andrea Corti, insieme ad altri professionisti che hanno seguito le procedure per il maxi appalto dell’affidamento dei rifiuti dell’area Ato sud, oltre ai rappresentanti politici del PD nonché amministratori della società aggiudicataria poi diventata Sei Toscana, Fabrizio Vigni e Marco Buzzichelli.

Ebbene, sembrano passati anni luce da quando in tutti i Comuni con i portavoce M5S sono state presentate delle mozioni volte a richiedere la risoluzione del contratto di assegnazione della gara tra Ato sud a Sei Toscana, per le oramai evidenti ed acclamate irregolarità rilevate dagli organi giudiziari. Ricordiamo, solo per dovere di cronaca, che allora venimmo derisi dalle maggioranze piddine dei vari Consigli.

Se è fin troppo facile ed  evidente individuare ed imputare le responsabilità penali ai soggetti che hanno tirato le fila di questo sistema corrotto fatto di imprese ed intrecci tutte legate al Partito Democratico, è altrettanto di facile imputazione assegnare ai Sindaci dei Comuni facenti parte di Ato sud la responsabilità amministrativa di tutto ciò, avendo omesso sempre e comunque ogni controllo sull’operato dell’Autorità Ato sud, approvando qualsiasi provvedimento venisse presentato loro dal Direttore Corti, oggi rinviato a giudizio. Ultimo ma non meno importante, è stato rilevato che l’Ente Ato sud, regolatore del servizio, ha omesso da sempre due atti fondamentali nel contrasto alla corruzione: il Piano Anticorruzione e la Carta della Qualità dei Servizi.

Infatti, la legge 190/2012 impone agli Enti locali misure di repressione e prevenzione dei fenomeni corruttivi.  Possiamo ritenere che mai come in questo caso ve ne fosse davvero estremo bisogno, non a caso il responsabile della prevenzione e della corruzione era proprio lo stesso Direttore Corti.

E’ altresì fin troppo evidente a tutti la responsabilità politica di chi amministra la nostra Regione da sempre, il PD, nell’aver voluto a tutti costi una legge regionale che ha suddiviso la Toscana in tre macro-aree, tra l’altro disomogenee, per la gestione del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti, creando l’affidamento di un servizio ventennale per un valore di oltre 3,5 miliardi di euro attraverso una gara cucita addosso ai vecchi gestori. Gestori che erano e sono tutte aziende e cooperative legate mani e piedi allo stesso Partito Democratico, come la Soc. Castelnuovese da pochi giorni dichiarata fallita, la Cooplat, Unieco, e altre ancora per non citare anche l’intreccio con le banche MPS e Banca Etruria.

Insomma, l’evidenza di un intreccio politico-affaristico di quel Partito Democratico che da sempre gestisce il potere politico, con il quale piazza nelle poltrone che contano delle persone di fiducia, garantendo flussi di denaro nelle casse delle cooperative rosse e delle società legate al Partito.

Altro dato importante ed inquietante che conferma quanto da sempre il MoVimento 5 Stelle afferma è l’ultimo rapporto ISPRA, il quale conferma la possibile correlazione tra il basso tasso di raccolta differenziata (30% ) delle provincie di Ato sud e l’alto tasso di impianti di incenerimento presenti nella stessa area: inceneritori di Arezzo, Castelfocognano, Poggibonsi e Scarlino, oltre alle discariche di Terranuova  Bracciolini e Civitella Paganico.

Un conflitto di interessi dove chi gestisce gli impianti è legato a chi gestisce la raccolta ha portato a questo: con una raccolta differenziata alta questi impianti non servirebbero. Tant’è che in ATO Toscana Sud si brucia circa la metà del totale dei rifiuti inceneriti in Toscana. Un cortocircuito cui si deve anche l’effetto per i cittadini della bolletta più cara d’Italia a fronte di un servizio nei numeri pessimo.

Un sistema ed un modello operativo inefficiente (è il caso di dire voluto) dove negli ultimi tre anni i costi sono aumentati dell’8% a fronte di una diminuzione dei rifiuti prodotti del 2%, volto evidentemente a mantenere una produzione di rifiuto da destinare all’incenerimento a scapito di una remunerativa raccolta differenziata ed un sistema ambientale più sano e vivibile per tutti.

Il M5S è stato l’unico a denunciare quanto stava accadendo nell’ambito del Servizio rifiuti, un progetto viziato e dannoso portato avanti dal PD con il beneplacito di tutte le altre formazioni politiche.

MoVimento 5 Stelle

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M5S Arezzo: sostegno alla manifestazione Toscana Pride 2017

Il M5S Arezzo sostiene il Toscana Pride che avrà luogo ad Arezzo sabato 27 maggio 2017, saremo presenti alla manifestazione come liberi cittadini, non ritenendo tuttavia importante mostrarsi in testa ai cortei. Noi infatti preferiamo operare all’interno delle Istituzioni, con competenza e soprattutto onestà, nel rispetto del mandato che ci è stato conferito.

Il M5S sostiene la necessità di promuovere, fuori e dentro le Istituzioni, una cultura che riconosca la dignità di ogni persona indipendentemente dall’orientamento sessuale. La battaglia per i diritti delle famiglie arcobaleno ed i loro bambini e delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer e asessuali, non riguarda solo una ristretta categoria di cittadini ma definisce la qualità democratica della società in cui viviamo ed è per questo un successo o un fallimento di tutti.

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Domenica 14 maggio PuliAMO Arezzo XIII tappa: ritorno al Parco Giotto

…Dove tutto ha avuto inizio… un anno fa!

Domenica 14 maggio 2017 tredicesima tappa di “PuliAMO Arezzo”, l’iniziativa di pulizia urbana collettiva volta a coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza nel tenere pulito l’ambiente e mantenere il decoro urbano. Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle Arezzo, insieme ai cittadini che vorranno partecipare, torneranno a pulire l’area Parco Pertini e le zone adiacenti con l’itinerario seguente: partenza dal parcheggio del Parco Nofri, area del Parco Pertini, viale Giotto, via Erbosa, via degli Accolti. Un anno fa abbiamo iniziato questa fantastica iniziativa proprio qui, intervenendo all’interno di uno dei principali spazi verdi della nostra città, il Parco Giotto.

Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte attiva all’evento, chiunque abbia a cuore il decoro della nostra amata città e dei suoi spazi verdi può raggiungerci con un semplice gilet fluorescente ad alta visibilità, delle scarpe robuste, dei guanti, pinze raccogli rifiuti, sacchi per il pattume e tanto entusiasmo.

Il ritrovo è fissato domenica mattina alle 9:00 di fronte al parcheggio del Parco Nofri.

In caso di maltempo l’iniziativa verrà rimandata a data da destinarsi. Per informazioni, segnalazioni su zone, parchi, tragitti e luoghi del territorio comunale soggetti a particolare degrado e incuria scriveteci a: puliamoarezzo@gmail.com

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SABATO 6 MAGGIO I PORTAVOCE M5S IN COMUNE, PARLAMENTO E REGIONE TOSCANA AD AREZZO PER PARLARE DI “ILLEGALITA’ E COMITATI D’AFFARI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”

Appuntamento dalle 15 presso la Coop. La Perla località La Pace, Arezzo

 

Sabato 6 maggio 2017 ad Arezzo ospiteremo l’evento della serie “Pubblica amministrazione e malaffare su edilizia popolare” promossa dal Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle in Regione Toscana.

L’evento si svolgerà in un luogo molto rappresentativo per la problematica che verrà affrontata, presso la Coop. La Perla, in via A. Lazzerini, 18 località La Pace 52100 Arezzo. Coordinate per Google Maps 43.450323, 11.915243.

La giornata sarà articolata in due fasi, la prima durante la mattina, con approfondimenti e studi rivolti a portavoce e delegati, mentre dalle 15 è previsto un convegno aperto con la cittadinanza, moderato e gestito dai portavoce M5S.

Programma:

Inizio ore 10, tavolo di lavoro sul tema “Sistema cooperative edilizie e casi di fallimenti ed aste”.

Argomenti:

– casi pratici esemplificativi (Arezzo, Scandicci, altre);

– il ruolo del Comune e dei piani, i controlli e le regole;

– azioni correttive e di contrasto sul piano politico, legale e giudiziario;

– il processo di formazione e i vari capitoli con individuazione dei rischi di deriva politica e di malaffare;

– sviluppo di uno schema di azione comune e piano per un documento di informativa da distribuire.

Intervengono:

Massimo Ricci –  Consigliere comunale e portavoce M5S Arezzo apertura e/o chiusura dei lavori.

Paolo Lepri  – Consigliere comunale M5S Arezzo apertura e/o chiusura dei lavori.

Renato Scalia – Consulente Gruppo Legalità M5S Regione Toscana, Fondazione Caponnetto.

Chiara Gagnarli –  Parlamentare M5S Vice presidente XIII Commissione Agricoltura.

Maurizio Pascucci – M5S; assistente del Senatore Giarrusso, membro della Commissione Antimafia.

Lorenza Calvanese – Avvocato della Coop. La Perla.

Bruno Tallarico – Avvocato Coop Scandicci.

Seguirà tra le 12:30 e le 13:00 uno spazio di tempo dedicato ad eventuali interviste e presentazione dei casi pratici con i portavoce M5S in Regione e in Parlamento Cantone e Gagnarli, e l’avvocato della Coop. La Perla, Calvanese.

Dalle 15 è previsto l’inizio del convegno aperto con la cittadinanza, moderato e gestito dai nostri portavoce M5S in Comune ad Arezzo, Parlamento e Regione, tra cui la portavoce in parlamento Chiara Gagnarli e i portavoce in Regione Toscana Enrico Cantone e Gabriele Bianchi.

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