Ispettori ambientali e videosorveglianza: i cittadini devono essere coinvolti

Apprendiamo con piacere dell’annuncio da parte della Giunta comunale aretina per quanto riguarda gli ispettori ambientali e la videosorveglianza come strumenti per combattere il degrado. Incredibilmente pare che delle semplici interrogazioni siano molto più efficaci rispetto ad atti di indirizzo votati a maggioranza in Consiglio comunale.

Il M5S aretino infatti aveva presentato due interrogazioni; una sull’ispettorato ambientale, ed una sulla videosorveglianza, discusse in Consiglio comunale rispettivamente il 6 e il 27 marzo scorso con lo scopo di accendere i riflettori sul problema del degrado urbano.

La risposta dell’assessore Sacchetti era stata di apertura verso questi due argomenti, anche se alcuni aspetti non sono per noi condivisibili.

Ad esempio, sull’Ispettorato, l’apertura di Sacchetti è rivolta ai soli volontari facenti parte di associazioni quali WWF, OIPA, etc, mentre dal nostro punto di vista sarebbe importante coinvolgere direttamente anche il cittadino che si dichiara interessato e disponibile a prestare tale servizio. E’ l’inciviltà dell’individuo che causa il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti. Ed è per questo motivo che la soluzione non può consistere solamente nell’implementare il servizio di spazzamento in determinate strade.

Su questi temi un’Amministrazione dovrebbe tendere a sviluppare sulla cittadinanza il senso civico, il rispetto verso l’ambiente ed il prossimo, e non può ridursi alla sola implementazione di spazzamento (tra l’altro solo annunciata). Cogliamo l’occasione per ricordare a questa Giunta che atti di indirizzo proposti da noi e VOTATI favorevolmente dalla maggioranza dei Consiglieri comunali giacciono ancora in un limbo preoccupante.

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Consiglio Comunale 8 giugno 2017: le nostre interrogazioni

Ecco l’elenco di tutti i lavori presentati dal Movimento 5 Stelle tramite il nostro portavoce Massimo Ricci in occasione dello scorso Consiglio Comunale di giovedì 8 giugno 2017:

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Domenica 18 giugno PuliAMO Arezzo XIV tappa: zona Tricca

Domenica 18 giugno 2017 quattordicesima tappa di “PuliAMO Arezzo”, l’iniziativa di pulizia urbana collettiva volta a coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza nel tenere pulito l’ambiente e mantenere il decoro urbano. Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle Arezzo, insieme ai cittadini che vorranno partecipare interverranno lungo il seguente itinerario: via Benedetto Da Maiano, via Leonardo Da Vinci, porzione via Arno (sottopasso), porzione viale Giotto (fino allo stadio), zona stadio.

Il ritrovo è previsto domenica 18 giugno alle ore 09.00 presso il parcheggio della scuola di via Tricca.

Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte attiva all’evento, chiunque abbia a cuore il decoro della nostra amata città e dei suoi spazi verdi può raggiungerci con un semplice gilet fluorescente ad alta visibilità, delle scarpe robuste, dei guanti, pinze raccogli rifiuti, sacchi per il pattume e tanto entusiasmo.

In caso di maltempo l’iniziativa verrà rimandata a data da destinarsi.

Per informazioni, segnalazioni su zone, parchi, tragitti e luoghi del territorio comunale soggetti a particolare degrado e incuria scriveteci a:

puliamoarezzo@gmail.com

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SAN ZENO AL VELENO

Non è passata neanche una settimana dall’ultimo Consiglio comunale – denuncia il gruppo M5S di Arezzo – da quando abbiamo richiesto al Sindaco e all’assessore all’ambiente una verifica delle aziende presenti all’interno del Comune di Arezzo in cui si potrebbero verificare incidenti a rischio rilevante, che a San Zeno, in una nota azienda di recupero metalli, Cabro, si è verificata una esplosione di un forno con fuoriuscita di fumi tossici che hanno causato irritazioni alle vie respiratorie a diverse persone, lavoratori e residenti della zona.

Ricordiamo, ai nostri amministratori, che alla nostra interrogazione hanno replicato con una insignificante risposta, che a San Zeno si sono concentrate diverse aziende ed impianti di incenerimento importanti che necessiterebbero al più presto di un Piano di Emergenza complessivo, come previsto da norme datate 1995, Sicurezza sul Lavoro del 2008, leggi Seveso etc.

Ma si sa, ormai nel nostro Paese dalla logica al contrario, la norma principale e sempre attuale vuole che prima deve succedere l’incidente, e poi il Piano, per evitare, o sapere cosa fare in caso di incidente. Non è servita neanche la segnalazione di un nostro attivista che circa un mese fa, preoccupato dal colore “vivace” dei fumi che uscivano dalla Cabro aveva fatto intervenire sul posto i Vigili del Fuoco ma con il solito finale tutto italiano a tarallucci e vino.

Valuteremo come sempre le responsabilità e le irresponsabilità di queste persone.

Aspettiamo un intervento concreto del nostro Sindaco come primo responsabile della Salute Pubblica dopo che visitando San Zeno all’inizio del suo mandato non fece a meno di apprezzare la straordinaria qualità dell’aria con quella efficace dichiarazione (…) “qui si respira un’ariettina”, speriamo in un qualcosa di più visto il caso.

“Proprio in questi giorni – ricorda la deputata aretina Chiara Gagnarli (M5S) – avevo depositato un’interrogazione ai Ministri Lorenzin e Galletti in relazione al Progetto di Ampliamento ed Incremento produttivo della Chimet Spa, per sottolinearne le evidenti criticità di carattere epidemiologico, sanitario ed ambientale a cui è sottoposta tutta l’area.”

“Voglio ricordare – aggiunge la portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera – che il Consiglio dei Ministri di venerdì 9 giugno ha approvato un Decreto Legislativo di attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica l’attuale disciplina della Valutazione di incidenza ambientale, l’autorizzazione a cui sono sottoposte le attività produttive impattanti. La nuova norma ha l’obiettivo di efficientare la procedura e concedere un ampliamento della partecipazione pubblica, soprattutto dei residenti nelle zone interessate, mediante il potenziamento dell’Istituto di inchiesta pubblica.”

Prima di concedere autorizzazioni, crediamo sia opportuno ottimizzare la normativa sull’impatto cumulativo di più impianti, in modo da evitare concessioni in aree già impattate e dare maggior peso all’istituto del Dibattito Pubblico, già previsto dalla Legge regionale 46/2013, che tra l’altro era stato chiesto sul progetto Chimet dal Comitato Salute e Ambiente di Civitella, insieme a 4.652 cittadini cofirmatari, ed inspiegabilmente respinto.

Onorevole portavoce M5S Chiara Gagnarli, Vice presidente Commissione XIII Agricoltura

MoVimento 5 Stelle Arezzo

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