Domenica 23 settembre PuliAMO Arezzo XXVI tappa: Parco del Pionta

Domenica 23 settembre 2018 ventiseiesima tappa di PuliAMO Arezzo, l’iniziativa di pulizia urbana collettiva volta a coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza nel tenere pulito l’ambiente e mantenere il decoro urbano. Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle Arezzo, insieme ai cittadini che vorranno partecipare, torneranno ad intervenire nell’area del Colle del Pionta, per la quarta volta dall’inizio dell’anno.

Il ritrovo è previsto domenica 23 settembre alle 09:00 di fronte l’ingresso del parco, lato viale Cittadini.

Tutti i cittadini sono invitati a prendere parte attiva all’evento, chiunque abbia a cuore il decoro della nostra amata città e dei suoi spazi verdi può raggiungerci con un semplice gilet fluorescente ad alta visibilità, delle scarpe robuste, dei guanti, pinze raccogli rifiuti, sacchi per il pattume e tanto entusiasmo.

In caso di maltempo l’iniziativa verrà rimandata a data da destinarsi.

Per informazioni, segnalazioni su zone, parchi, tragitti e luoghi del territorio comunale soggetti a particolare degrado e incuria scriveteci a:   puliamoarezzo@gmail.com

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C’E’ BISOGNO DI FATTI CONCRETI, ADESSO

A seguito dell’incontro avvenuto ieri a Siena tra i Sindacati e la società Sei Toscana, Il M5S interviene nuovamente in difesa dei lavoratori, evidenziando di essere stata la prima forza politica a rilevare la necessità di tutelare i lavoratori interinali strutturali contro il disegno di Sei Toscana di esternalizzare i servizi.

Lo abbiamo fatto segnalando la questione attraverso diversi comunicati e una conferenza stampa nel mese di agosto, alla presenza del Consigliere Giacomo Giannarelli, del Parlamentare senese Luca Migliorino e dell’Avv.Donella Bonciani.

Ricordiamo che l’Autorità d’ambito Ato, quindi tutti i Sindaci dei 104 Comuni coinvolti, non ha mai svolto il ruolo che la legge gli impone, basti pensare che è in ritardo di oltre 10 anni sulla redazione del Piano d’Ambito, fondamentale per programmare la dismissione degli impianti e non ha ancora implementato il regolamento di controllo sulla gestione, a distanza di anni dall’affidamento. Ed è proprio Ato, che negli ultimi tempi ha consentito a Mairaghi attuale Amministratore Delegato di Sei Toscana, di dettare le linee politiche di gestione raccontandole alla stampa e alle tv locali e, quindi di invadere terreni di competenza esclusiva dei Comuni come quello inerente le modalità del servizio (cassonetti intelligenti piuttosto che porta a porta).

Soltanto dopo che il MoVimento 5 Stelle ha preso una posizione fortemente contraria a questo modus operandi, Ato si è svegliato dal letargo.

Nonostante tutto questo, sembra che anche i Sindaci di Ato, non si domandino minimamente come ha potuto Sei Toscana, vincitrice di un appalto per un contratto ventennale, da 3,5 miliardi di euro, in assenza di concorrenzialità, senza rischio d’impresa, e dove ogni costo finisce in tariffa, passare da un utile di 2 milioni di euro nel 2015 per arrivare a una perdita odierna di 4 milioni! Come possiamo sapere se dietro a queste operazioni c’è stata incompetenza oppure se c’è un disegno prestabilito già da tempo?

Tuttavia, le formali attestazioni di solidarietà ai lavoratori somministrati non bastano più. Le passerelle di Sindaci che nulla hanno fatto fino ad oggi per cambiare il sistema, quando il Movimento proponeva scelte in tal senso, non sono credibili. Oggi più che mai è necessario che alle parole seguano i fatti, fatti concreti!

Ato, a nostro avviso, almeno questa volta, dovrebbe svolgere il suo ruolo di Ente Pubblico, dovrebbe iniziare a fare scelte virtuose in linea con gli obiettivi di prevenzione e differenziazione imposti dalla normativa vigente.

Ato dovrebbe pretendere che il nuovo piano industriale di Sei Toscana rispetti queste scelte e stabilizzi la forza lavoro che ha maturato esperienza nel settore nel pieno rispetto del contratto di servizio.

Purtroppo dubitiamo che ciò avvenga. Ricordiamoci che c’è un grande conflitto di interessi in Ato Toscana Sud di cui nessuno parla e che solo il M5S denuncia da anni. Chi dovrebbe regolare e vigilare sul servizio (Ato, ente controllante) è presente anche all’interno di Sei Toscana (soggetto che dovrebbe essere controllato).

Il M5S continuerà la sua battaglia per inchiodare gli amministratori alle proprie responsabilità.

Riteniamo che la tutela dei tanti lavoratori interinali coincida infatti con l’obiettivo di intervenire su un sistema disastroso di gestione, che va assolutamente cambiato.

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