Categoria: Trasparenza nella P.A.
Il Movimento 5 Stelle di Arezzo comunica l’adesione al documento proposto dal Comitato Rifiuti Zero aretino
Non solo, ma ci teniamo in particolar modo sottolinearlo, “Rifiuti zero” è un nostro punto di programma a cui teniamo particolarmente e sempre presente nelle nostre campagne elettorali.
Avrete letto sicuramente le nostre repliche nei mesi scorsi alle scellerate dichiarazioni del Presidente di Aisa Impianti e alla nostra contrarietà per inutilità del raddoppio dell’inceneritore a 75.000 tonnellate, scelta approvata purtroppo dalla Giunta regionale e che porterà ad incidere nella politica dei rifiuti nei prossimi 20 anni.
Abbiamo già aderito e partecipato con grande interesse all’iniziativa del Comitato Rifiuti Zero del settembre scorso, che doveva essere un confronto tra il promotore di Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, e i promotori del raddoppio dell’inceneritore Aisa Impianti, quest’ultimi purtroppo assenti.
Il nostro riferimento per il percorso da fare per portare Rifiuti Zero nella nostra città è Capannori, comune di 45.000 abitanti nella provincia di Lucca, come cita anche il documento del suddetto Comitato. Il percorso è specificato nel nostro programma e prevede la partenza in una frazione del comune di Arezzo con la raccolta domiciliare porta porta con utente tracciato e con tariffa puntuale (il porta porta vero, quello che funziona), fino ad arrivare alle politiche per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, che ad Arezzo non si sono mai fatte, visto che produciamo puntualmente ogni anno 60.000 tonnellate di rifiuti.
Quindi occorrono centri riuso e riparazione ed isole ecologiche diffuse, abolizione usa e getta da mense scolastiche e sagre paesane, erogatori dell’acqua in ogni quartiere e paese del comune, diffusione e incentivi per le attività che favoriscono l’uso dei prodotti alla spina per detergenti ed alimenti, incentivazione per il compostaggio domestico. Insomma ripercorrere tutti i passi che prevede Rifiuti Zero.
Aisa Impianti rimane senza dubbio un polo impiantistico utile ed interessante per quanto riguarda tutta la parte del compostaggio ed in secondo piano la nuova linea della selezione chiamata “fabbrica di materia”. Noi però crediamo che si parta dalla direzione sbagliata, da una raccolta differenziata pessima e con percentuali ormai da ultimi in classifica, sistemi di raccolta stradali ormai superati e con la mancanza di responsabilizzare l’utente.
Aisa Impianti è progettato con numeri che vengono da un sistema scadente.
Il successo di Rifiuti Zero infatti è credere nelle persone, cambiare e riprendere abitudini fatte dimenticare da un falso progresso, iniziare a pensare e riscontrare che noi siamo la soluzione e le nostre mani possono diventare il selettore più efficiente del mondo.
Con noi il Comitato Rifiuti Zero troverà sempre una porta aperta.
Movimento 5 Stelle Arezzo
M5S, ecco alcuni punti del nostro programma
Si avvicina la prima data importante del calendario politico: il 22 agosto è il termine ultimo per presentare il candidato a sindaco e i candidati consiglieri e per questo vogliamo fare il punto della situazione.
Finalmente potremo confrontarci con tutti i partiti e le liste a carte scoperte, oltre che sugli slogan elettorali, anche su punti programmatici.
Il Movimento 5 Stelle è pronto dal 13 Marzo, cioè più di 6 mesi fa, nessuna strategia e nessuna corsa alla ricerca del nome di grido, nel tentativo di portare voti.
Abbiamo operato nella massima trasparenza, ascoltando e portando le istanze dei cittadini, degli operatori, delle associazioni e di gran parte della comunità senza nessun doppio fine.
Ribadiamo i punti principali del nostro programma elettorale:
– Presidi della Polizia Municipale nelle zone più a rischio della città, a partire da Campo di Marte.
– Priorità a competenza e meritocrazia nel nominare le dirigenze delle partecipate del Comune.
– Un “No” convinto all’ampliamento dell’inceneritore di San Zeno e implementazione nuovo sistema di raccolta di rifiuti, utilizzando il modello Rifiuti Zero.
– Ufficio comunale specializzato che si occupi di fondi europei, a disposizione di tutte le aziende del territorio.
– Tassa di soggiorno: una volta incassata, verrà lasciata agli operatori turistici almeno fino al 31 dicembre 2020.
– Per una città più Green, valorizzazione dell’attività di pulizia urbana “Puliamo Arezzo” in sinergia tra cittadini e amministrazione comunale e maggiore attenzione all’ambiente con ampio programma dedicato agli alberi e agli animali.
– Massima celerità e sburocratizzazione per le pratiche legate al SuperBonus 110% e non solo.
– Aretini testimonial della propria città: visite guidate gratuite per i residenti come forma di investimento a lungo termine sul turismo.
– Maggiore attenzione fattiva alle persone (bambini, adolescenti e adulti) che a vario modo soffrono di situazioni di disagio. Attivazione di un tavolo interistituzionale permanente tra settori pubblici e privati, con il compito di promuovere politiche integrate per la programmazione e la soluzione ai problemi.
– Attivazione di Centri di Ascolto con operatori socio-sanitari competenti a collegare le istanze di bisogni manifestati da singoli cittadini /famiglie alle istituzioni territoriali preposte alla soddisfazione delle problematiche che si andranno a manifestare.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Capitolo Rifiuti: Inquinamento e raddoppio dell’inceneritore di San Zeno, a destra tutti d’accordo, e a sinistra?
Viste le uscite pubbliche del sindaco uscente a fianco dell’attuale presidente di Aisa Cherici, risulta evidente come il progetto del raddoppio dell’inceneritore di San Zeno trovi purtroppo d’accordo tutta la destra aretina.
E la sinistra?
Qual è la loro posizione su questo argomento? Non c’è nessun intervento del
Pd mentre una delle liste a sostegno del loro candidato sindaco, Arezzo 2020, è d’accordo con il modello Rifiuti Zero che ovviamente non prevede l’ampliamento del l’attività inceneritrice dell’impianto di San Zeno.
La domanda appare scontata, ma non lo è, perché è stata la Regione Toscana, governata proprio dalla sinistra, che ha approvato il progetto per il raddoppio dell’inceneritore di San Zeno.
Vogliamo chiarezza per i cittadini perché, lo ribadiamo a gran voce, il Movimento 5 Stelle è assolutamente contrario a questo cosiddetto raddoppio del quantitativo da bruciare.
Entriamo in un periodo caldo e non solo perché siamo ad agosto, e anche i dettagli fanno la differenza.
Il Movimento 5 Stelle correrà da solo alle prossime elezioni comunali.
Noi non abbiamo nessuno da accontentare, quello che promettiamo diventa per noi un impegno solenne, nel solo ed unico interesse collettivo degli Aretini.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Un altro indagato nelle partecipate Aretine
Sotto accusa Massimiliano Dindalini (PD), presidente di Tiemme.
Nuovamente indagato un altro politico aretino, presidente tanto per cambiare di una partecipata. Massimiliano Dindalini, esponente questa volta del Pd aretino, è indagato per interruzione di pubblico servizio. In poche parole, secondo l’accusa, sembra che Dindalini, presidente di Tiemme trasporti, abbia ostacolato il passaggio del parco mezzi e del personale ai vincitori della precedente gara di appalto.
Cos’altro deve accadere per capire che le partecipate non possono essere gestite in questo modo?
Meritocrazia, trasparenza e cambiamento, devono essere le tre parole chiave.
Non si sceglie nei palazzi di potere. Si sceglie per merito e per competenza.
Noi del Movimento 5 Stelle siamo pronti a firmare un atto con tutte le forze politiche prima delle elezioni comunali in cui si rinuncia a cariche nelle partecipate, ma si sceglie solo per competenza.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Arezzo, politici attaccati al potere ad ogni costo
Non ci stancheremo mai di portare alla luce le contraddizioni di un sistema “collaudato” in cui il Movimento 5 Stelle di Arezzo non si riconosce, anzi, senza giri di parole, che va assolutamente cambiato.
Sgombriamo ogni dubbio, come abbiamo sempre dichiarato, dicendo fin da subito che la magistratura deve fare il suo corso e fino a prova contraria la legge italiana presuppone l’innocenza.
Ci riferiamo ovviamente alle vicende giudiziarie che hanno investito la politica aretina, il leader di Fratelli d’Italia Macrì ma anche l’attuale sindaco Ghinelli ed altri esponenti del centro destra.
Nessuno degli interessati ha smentito niente, nessuno degli interessati ci sembra abbia rilasciato quantomeno dichiarazioni pubbliche in propria difesa, d’altronde alcuni file audio di pubblico dominio sono difficilmente controvertibili.
La vicenda Macrì ha del “surreale“: pochi giorni fa la notizia che il partito Fratelli d’Italia chiede al suo leader (Macrì appunto) di candidarsi alla regione.
A questo aggiungiamo le parole rilasciate da Scortecci di Coingas: “La richiesta di dimissioni a Macrì: incomprensibile“.
Completamente diversa invece è la posizione del 75% dei soci della multiutility dell’energia Estra che chiedono compatti le dimissioni di Macri.
“La prima indicazione di nomina di Coingas del dottor Macrì è frutto della decisione di “allontanare” la predetta figura dal Consiglio Comunale o dalla Giunta di Arezzo.”
Questa dichiarazione dovrebbe bastare a svegliare la coscienza degli Aretini: non si sceglie per merito o competenza, ma soltanto per ragioni politiche o di partito.
Nonostante questo, l’attaccamento al potere è così forte che nessuno vuole mollare la presa, nessuno vuole lasciare la poltrona.
Concludiamo con un’altra anomalia: anche se non ufficiale, lo stesso Scortecci, ma anche il consigliere Bardelli e forse anche l’assessore Merelli, faranno parte della lista Ora Ghinelli che appoggerà il Sindaco uscente per le elezioni.
Non c’è che dire, si vede che per loro è regolare che sia così, avere una spada di Damocle sulla testa è normale amministrazione.
Di sicuro questo atteggiamento non è condivisibile per noi del Movimento 5 Stelle.
Grande attenzione va prestata anche al silenzio “assordante” della sinistra e degli altri candidati a sindaco: per questo prende e prenderà ancora più forza la nostra idea di Trasparenza, Meritocrazia e Cambiamento.
Noi queste tre parole ve le garantiremo.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Partecipate, cadono tetti e non solo
La città divisa in due anche su un bene prezioso come la casa.
Ancora ci stiamo chiedendo il motivo per cui cadono i tetti oppure perché lo stato di alcuni edifici popolari sia fatiscente?
Una tragedia sfiorata quella di Via Libia, ma se non si interviene subito, potrebbe essere solo rimandata.
Arezzo Casa, più di 3000 edifici, molti di questi non sono nemmeno troppo vecchi ma probabilmente costruiti al ribasso. Un bilancio da milioni di euro ed una situazione intollerabile, non solo quella di via Libia oppure di via Funghini ma anche in zona Tortaia i cittadini ci segnalano una situazione che da anni è diventata insopportabile.
Indagini, corruzione, disservizi, tetti che cadono, soldi e sperperi di denaro: le cose possono solo peggiorare se non cambiamo subito direzione.
Meritocrazia e trasparenza: sono queste le parole che mancano ad Arezzo nelle società partecipate. Sono anni che la politica le utilizza come ufficio di collocamento, scegliendo non per merito, ma per appartenenza, spesso anche ad una lista civica.
Abbiamo chiesto una cosa semplice: che la politica rinunci a qualsiasi posizione nelle partecipate. Scegliamo per competenza e merito.
Oggi ai vertici di tali aziende siedono politici ed ex politici che, nel migliore dei casi, non hanno nessuna competenza in materia. Poi ci chiediamo perché cadono i tetti?
Se guardiamo gli organigrammi delle partecipate ci accorgiamo senz’altro che la lista dei cognomi che si somigliano è interminabile.
Si gioca con la vita dei cittadini perché al primo posto c’è sempre il partito, sia a destra che a sinistra.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Nomina Macrì, un normale gioco di potere partitico
Abuso d’ufficio e peculato sono le accuse contenute nel nuovo avviso di garanzia che la Guardia di Finanza ha recapitato a Francesco Macrì, presidente di Estra, nella mattinata di giovedì 16 luglio.
In questi giorni si è inoltre accesa una bagarre politica tra Pd e centrodestra aretino il cui motivo è il rinnovo dell’incarico di Macrì. Il Pd punta i piedi sulla durata “Se il centrodestra perde le elezioni la maggioranza all’interno dell’assemblea dei soci di Estra potrebbe cambiare” mentre il centrodestra non tiene minimamente conto dell’indagine che pesa sulla testa del proprio esponente, come se tutto fosse normale.
Qui di normale non vi è rimasto davvero nulla, la prima cosa sensata a cui si dovrebbe pensare è se Macrì ha ed aveva le competenze per amministrare Estra e se, in virtù di quello che è emerso dalle indagini, è ancora persona di fiducia a cui affidare un incarico così delicato e la gestione di beni e servizi dei cittadini.
Oramai si è così abituati a certi squallidi giochi di potere che sembra tutto normale, siamo anestetizzati così tanto da una politica clientelare al punto che nessuno ci fa nemmeno più caso.
Se il Movimento 5 Stelle risultasse vincitore alle prossime elezioni comunali, è sicuro che porteremo almeno queste due novità assolute: trasparenza e meritocrazia.
Questo è il messaggio forte e chiaro che lanciamo ai cittadini. Non sono le “prossime” elezioni che devono far cambiare i nomi di coloro che sono seduti nelle poltrone del potere ma è il metodo che deve necessariamente cambiare.
Il fine deve sempre essere quello di ottenere il miglior risultato per il cittadino.
La politica deve essere al servizio degli Aretini e non schiava di giochi di potere.
Movimento 5 Stelle Arezzo
San Zeno, chili di polveri e tonnellate di ceneri
Mezze verità per giustificare l’impossibile.
L’intervento del Presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici e le sue “preziose” considerazioni per giustificare l’impossibile sul tema dei rifiuti e sul futuro di San Zeno sono un’arrampicata sugli specchi.
Parliamo naturalmente del raddoppio dell’inceneritore che brucerà 75.000 tonnellate annue di rifiuti rispetto alle attuali 45.000 tonnellate, una taglia più che sufficiente per il nostro fabbisogno provinciale.
Eravamo rimasti alle passate dichiarazioni sugli scarti da bruciare invece dei rifiuti, notiamo nel suo ultimo intervento che ora parla di “scarti di rifiuto”, insomma ancora si fa un gran gioco di parole pur di far apparire un inceneritore di rifiuti un impianto modaiolo green, si accenna a Greta e alla nuova coscienza ambientalista accostandola a eco-ciminiere e altre eco-cose come fossero sponsor del raddoppio.
Ma questa volta si è proprio sbilanciato e punta il dito addirittura contro il porta a porta, responsabile, a suo dire, di produrre emissioni di polveri sottili di 60 kg l’anno dovute all’utilizzo dei furgoncini per la raccolta domiciliare, una ”enormità” se paragonata al nuovo impianto inceneritore che ne emetterebbe solo 4 kg. Si dimentica, ma riteniamo sia una piccola svista, del quantitativo di ceneri della combustione (15%-20% di 75.000 tonnellate che sono circa 12.000 tonnellate) da smaltire tra discarica e impianti del cemento, delle ceneri tossiche dei filtri a maniche da smaltire come rifiuto tossico pericoloso in discariche speciali e tutte le altre tonnellate di polveri che contengono tutti gli inquinanti della filtrazione a calce o con altri sistemi che comunque vanno smaltite in siti speciali in località estere (Germania per quanto riguarda la calce adoperata attualmente).
Ci dispiace davvero tanto dargli questa delusione ma, sia per i furgoncini che per gli autobus che egli porta come esempio di disastro ambientale, non ci risulta proprio che producano tonnellate di ceneri.
Non troviamo davvero nessuna giustificazione, se non una consapevole ipocrisia, ad un attacco ad un sistema come il porta a porta. Un sistema dove, con la separazione alla fonte dei “materiali post consumo” fatta con le nostre mani, si riesce a risolvere fino all’85% del problema dei rifiuti riducendo al minimo il rifiuto indifferenziato responsabile degli alti costi di smaltimento e del pericoloso impatto sull’ambiente.
Pensi Presidente alla differenza: noi parliamo di “materiali post consumo”, lei di “scarti da rifiuto”, una visione del problema totalmente opposta. Ad Arezzo c’è stata sempre la stessa visione e pensato sempre le stesse soluzioni ma non siamo arrivati mai a niente, nemmeno a rispettare le normative, il minimo richiesto per legge.
Evidentemente ridurre gli “scarti da rifiuto” non è un tema interessante per chi deve gestire un impianto che sopravvive grazie a questo e che evidentemente osanna i nuovi cassonetti intelligenti, indispensabili sì, ma per mantenere questo sistema.
Rivolgiamo infine un invito al Presidente ad una visita a Capannori, lo accompagniamo noi, un Comune dove da anni si è passati dal cassonetto stradale alla raccolta porta a porta con straordinari risultati. Potrà scoprire che con il risparmio dovuto alla riduzione degli “scarti da rifiuto” si sono permessi di acquistare veicoli elettrici per la raccolta domiciliare e attivare una serie di iniziative per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, ma questa è un’altra storia che potrà leggere nel nostro programma elettorale per le elezioni comunali di Arezzo.
Tentar non nuoce, ma viste le precedenti fughe dal confronto dubitiamo che accetti di uscire dal recinto di San Zeno.
In questo caso rimanga pure lì dentro, in compagnia delle sue 4 kg di polveri e non si dimentichi delle sue tonnellate di ceneri.
Movimento 5 Stelle Arezzo
Nascosti dentro una “nuova” lista civica con l’obiettivo di non cambiare nulla
Cambiare davvero, il cambiamento, riparti Arezzo, un grande piano per Arezzo: questi sono alcuni degli slogan che circolano in questi giorni, lanciati come novità del momento per cercare di prendere il comando della città.
Tra le fila di queste liste civiche, però, non ci sono che i vecchi nomi della politica aretina, gli stessi nomi di destra e di sinistra che hanno governato in alternanza in questi ultimi 20 anni e a vario titolo hanno contribuito ad una gestione scellerata di servizi pubblici essenziali da cui poi sono venute fuori le recenti vicende giudiziarie tristemente note agli Aretini.
Di veramente nuovo c’è solo il nome della lista, sicuramente riteniamo sia più corretto nei confronti degli elettori candidarsi sotto il simbolo del partito: PD, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, perché questo alla fine sono. Né più, né meno. La loro paura ad ostentare il simbolo dovrebbe far quantomeno riflettere.
Tantissime sono le persone tirate in ballo, una ragnatela di liste e nomi che assomigliano ad una cordata per una società per azioni.
Se persisterà questo modo di fare politica anche nei prossimi anni, non si può pretendere che le cose cambino. Il degrado sociale e urbano non sarà eliminato. I soldi pubblici saranno ancora oggetto di gestioni folli, vedi i 400 mila euro circa di consulenze che pesano sul bilancio Coingas, i 9 milioni spesi nei cassonetti “intelligenti” che non funzionano, i 3 milioni di credito che il Comune vantava con Arezzo Fiere e spalmati a spese degli Aretini, i 6 milioni per la sede della Polizia Municipale annunciata dalla destra in campagna elettorale nel 2015 e che ad oggi non c’è.
Una lista interminabile di sprechi e sperperi di denaro.
Inoltre si parla di tutto tranne che di temi.
Il Movimento 5 Stelle vuole ancora una volta richiamare l’attenzione sui concetti fondamentali, quelli che dovrebbero permettere alle persone di scegliere il candidato, il partito, la lista, vale a dire il contenuto, la trasparenza e la meritocrazia.
La nostra squadra è pronta da mesi per partecipare alle elezioni. Questo non significa che sia un gruppo chiuso, anzi, invitiamo ancora una volta tutti i cittadini, le associazioni, i comitati, i professionisti, e chiunque vorrà confrontarsi con noi, a partecipare ai nostri incontri presso il nostro punto elettorale in viale Cittadini nr 7. Troverete la nostra porta sempre aperta al confronto.
Movimento 5 Stelle Arezzo