Giunta e calcio, luna di miele già finita? 

Il 16 gennaio 2021 si parlava di futuro della squadra e di gestione degli impianti in un apparente spirito di collaborazione per il rilancio delle sorti calcistiche cittadine.

Un anno dopo si è parlato di concessioni a rischio senza investimenti.

Il 20 luglio 2022 l’assessore ammette che i lavori di manutenzione dello stadio comunale e a Le Caselle sono in ritardo.

L’assessore allo sport, durante la discussione del nostro atto di indirizzo sul futuro dello stadio, definiva le nostre affermazioni come frutto di approssimazione e non conoscenza della realtà.

Purtroppo al momento rileviamo una fase di stallo che può essere pericolosa.

Qual è quindi la situazione reale in questo momento?

Vediamo sfumata anche la possibilità  di sfruttare il treno dei finanziamenti del PNRR per la mancanza di un progetto per riqualificare lo Stadio.

A questo punto è giusto che gli Aretini sappiano se sono state previste delle penali in caso di inadempimento o ritardo nei lavori e quali strade pensa di intraprendere l’assessore a tutela delle sue scelte.

Con un atto di indirizzo, noi avevamo proposto di discutere con un metodo condiviso l’argomento stadio, perché a nostro avviso c’erano i presupposti per impostare un cambio di rotta.

Ci permettiamo infine di consigliare all’assessore di leggere un articolo piuttosto interessante sull’ argomento: “Italia, quando capirai che gli stadi di proprietà servono a crescere?” (Gazzetta dello Sport 15 febbraio 2022).

Movimento 5 Stelle

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Aumento degli stipendi: meglio la forza dei numeri o il nonsenso delle parole?

La nostra non è demagogia, piuttosto sono inaccettabili le ragioni contenute nella risposta alla nostra interrogazione che vedono nella eventuale rinuncia agli aumenti la ‘squalificazione e mortificazione del lavoro svolto da un amministratore locale e ciò non è un bene per la politica in quanto alimenta facili populismi’.

Il dato di fatto è che gli amministratori, a fronte della nostra richiesta, hanno scelto di non aderire. Il desiderio di accettare quei vantaggi economici ha avuto la meglio sullo spirito di solidarietà verso i cittadini più bisognosi.

Il dato oggettivo è il seguente: nel 2024 ci sarà un aumento di 950mila euro per pagare lo stipendio dei nostri amministratori. Stavolta non si parla di parlamentari che operano nella “lontana” Roma ma dei “rappresentanti” di Arezzo: sindaco, vicesindaco, assessori, presidente del consiglio comunale.

Non sarà per tutti un aumento in egual misura ma, facendo una semplice media aritmetica, si tratta di 86mila euro a testa in più.

La nostra richiesta, semplice e fattibile, era di rinunciare esclusivamente a questo aumento  per noi esagerato: basti pensare, ad esempio, che con la tassa di soggiorno annuale il comune di Arezzo introita appena la metà di tale aumento.

Inoltre avevamo proposto di utilizzare questa cifra per gli aretini in situazioni di fragilità sociale o economica, per contrastare il carobollette,  per la manutenzione delle case popolari, oppure semplicemente per quei progetti non realizzati per mancanza di risorse.

Sarebbe stato un gesto nobile e di avvicinamento ai cittadini, un esempio di concretezza anche per le future amministrazioni, di qualunque colore saranno.

Movimento 5 Stelle Arezzo

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Lavoro, tutta colpa del RdC?

Sono di questi giorni le dichiarazioni del Ministro del Turismo, che lamenta una mancanza di almeno 3-400mila lavoratori, in particolare nel settore del turismo, a cui si aggiungono quelle del segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo, circa la mancanza di operai specializzati e di manodopera nel settore più specificatamente aretino, ovvero nel settore orafo.
 
Stiamo assistendo ad un dibattito veramente surreale.
 
Quali sono le motivazioni di tutto questo o per la maggior parte di questa situazione?
E’ un problema di Reddito di Cittadinanza che non invoglia i cittadini ad accettare un lavoro, preferendo continuare a percepire il RdC standosene seduti su un divano piuttosto che impegnarsi alla ricerca di un lavoro?
Siamo proprio sicuri che il Reddito di Cittadinanza sia il male assoluto del mondo del lavoro a livello nazionale e, quindi, anche locale?
Due anni di chiusure e restrizioni non hanno causato nulla?
Chi ha specializzazioni in qualsiasi campo, deve scegliere se stare in Italia con un salario da fame oppure cercarsi altrove un lavoro – e all’estero lo si trova – ben retribuito e con più soddisfazioni. Basta solcare le Alpi? Provare per credere.
 
Le pratiche attive del lavoro cosa hanno prodotto anche ad Arezzo se, come dice il segretario della Camera di Commercio di Arezzo, bisogna investire sulla formazione specializzata, sulle politiche attive del lavoro che in Italia e anche localmente sono carenti o del tutto sconosciute?
Chiediamoci, quindi, che tipo di lavoro si offre e soprattutto quanto si è disposti a remunerare un lavoratore o un operaio specializzato e la risposta è davvero scontata ma nello stesso tempo sorprendente.
 
Altro che Reddito di Cittadinanza.
 
Precarietà lavorativa, soprattutto nel settore del turismo, salari bassissimi, professionisti non remunerati per le loro prestazioni se non addirittura la richiesta di poter lavorare come volontari e senza compenso.
 
Sarebbe interessante avere un quadro reale con dati certi da parte della Camera di Commercio ma anche da parte dell’Amministrazione Comunale per capire davvero la reale situazione nel Comune di Arezzo su chi preferisce il divano e chi preferisce accettare, pur per pochi soldi, un lavoro.
A questo proposito chiediamo al Sindaco se anche ad Arezzo i PUC – Progetti utili alla collettività – sono stati attivati e con quali risultati. Con i PUC infatti, nessuno rimarrebbe sul divano e si potrebbero eseguire, tra le varie cose, molti lavori di manutenzione della città e del verde pubblico e arrestarne quindi anche il degrado.
 
Movimento 5 Stelle
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Nuove Acque, tira e molla: questo sistema chi o cosa favorisce?

Questo apparente sistema di “giustizia”, fatto di pesi e misure, a chi o a cosa serve?

È una domanda che riproponiamo ogni volta che l’argomento riguarda le nomine nelle società partecipate dal nostro Comune.

Sarebbe così anomalo sapere se ci sono più candidati meritevoli, conoscere quali sono i loro curricula, i loro piani e programmi per la gestione di beni pubblici?

Sarebbe altrettanto anomalo parlare di bilanci, progetti e proposte?

Ci siamo dimenticati del referendum sull’acqua pubblica, ancora ad oggi disatteso?

Nessuno si chiede quale ruolo possono svolgere le società partecipate in un’ottica di sviluppo sostenibile?

È sui temi che vogliamo valutare le persone. Competenza, valore, trasparenza: sono concetti così difficili da usare?

Lasciamo per ultimo la parte “migliore”, ossia le parole rilasciate alla stampa dal sindaco Ghinelli il 12 gennaio 2018 con riferimento a Nuove Acque: “Io ritengo che la governance del servizio vada cambiata attraverso l’ingresso di Estra che a questo punto va accelerato e reso efficace il prima possibile. A noi serve una multiutility toscana che veda i sindaci e i Comuni protagonisti di scelte essenziali”.

A distanza di 4 anni il sindaco dice tutto e il contrario di tutto, e sullo sfondo c’è l’ombra oppure il sole della multiutility regionale.

Purtroppo, disattendendo per l’ennesima volta al diritto dei cittadini di avere trasparenza e cambio di mentalità nelle nomine di responsabili di ruoli, anche rilevanti, apprendiamo che sembra ormai certa la riconferma dell’amministratore unico di Coingas che, per combinazione, è in quota alla lista civica del sindaco.

Che chiarimenti e/o giustificazioni può darci il “nostro” Sindaco?

Movimento 5 Stelle

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New Public Library, tra il dire e il fare mancano 8 milioni

Qualcuno spieghi agli Aretini il nesso tra il finanziamento mancato per la New Public Library e la disponibilità della società di Ferrovie a vendere i terreni dove dovrebbe sorgere la stessa.
 
Ma soprattutto, dove il sindaco avrebbe trovato i fondi per l’acquisto del terreno e per la realizzazione del progetto?
 
Inizialmente abbiamo scelto di non commentare l’ennesimo progetto del Comune di Arezzo non andato a buon fine. La Regione Toscana ha infatti bocciato la New Public Library, progetto classificatosi solo 33° sui 46 che concorrevano per accedere ai finanziamenti. Insomma 8 milioni di euro persi per strada.
 
Non abbiamo voluto commentare neanche le parole della vicesindaco, rilasciate il 14 aprile, secondo la quale la Regione premierebbe i Comuni di centrosinistra: affermazione molto grave con cui lei vorrebbe giustificare il motivo della bocciatura ricevuta. Non c’è che dire: un’analisi decisamente approfondita, la sua.
 
Mercoledì 20 aprile è stato il turno del sindaco che aveva promesso di fare una richiesta di accesso agli atti ed eventualmente anche il ricorso al Tar, per vedere per quale motivo il progetto dell’ex scalo merci non ha ottenuto il finanziamento.
 
E infine una nuova proposta del sindaco che venerdì 22 aprile dichiarava in tono trionfalistico che la società FS Sistemi Urbani del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane aveva formalizzato la loro disponibilità alla cessione dei terreni dell’ex scalo merci sui quali sarebbe prevista la realizzazione della nuova Public Library. E’ ovvio, gli ex magazzini delle ferrovie versano in totale stato di abbandono, transennati da anni e privi del tetto: è banale pensare che le Ferrovie siano ben liete di disfarsi di questo asset decisamente non più strategico?
 
Come potersi fidare di una amministrazione che fa solo proclami? Un’amministrazione secondo la quale le “colpe” sono sempre degli “altri”.
Un’amministrazione che, solo per fare un esempio, in più di due anni, non ha saputo riqualificare il piccolo chiosco di Campo Marte, immobile di sua proprietà.
 
Movimento 5 Stelle
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Società partecipate, la politica resti fuori dalle nomine

Avevamo chiesto trasparenza sulle nomine nelle partecipate in scadenza, Coingas, Nuove Acque e Arezzo Casa, e invece pare inevitabile per l’ennesima volta la solita spartizione di poltrone.

È  incredibile che non si parli di competenza ma si continui a ragionare solo di caselle da riempire e di equilibri di partito da rispettare.

Un film già visto, un ritornello già sentito, quelle abitudini dure a morire.

Non ci rassegneremo e continueremo a manifestare la nostra totale contrarietà a questo modo di governare.

Anche questa volta il nostro appello cadrà nel vuoto?

Su Arezzo Casa e Coingas, in particolare, chiediamo pubblicamente un passo indietro rispettivamente del presidente e dell’amministratore unico.

Noi siamo convinti che si possa amministrare una città con criteri totalmente diversi da questi, con la consapevolezza che verrebbero raggiunti anche risultati migliori.

È questo il messaggio che lanciamo e che speriamo venga raccolto in particolare dai giovani e da tutti coloro che al nostro fianco vogliono costruire una società più equa, più giusta, dove tutti abbiano le stesse possibilità di accesso a ruoli dirigenziali in maniera trasparente e secondo merito.

Movimento 5 Stelle Arezzo

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Turismo ad Arezzo, i numeri inchiodano la giunta?

Come riportato da Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, i numeri sul turismo ad Arezzo per il 2021 sono in netto miglioramento ma, come lui stesso dice, “in ogni caso il numero dei turisti si attesta su livelli ancora inferiori di circa un terzo rispetto al 2019″.

Siamo consapevoli che, in questi due anni, il turismo ha dovuto fare i conti con la crisi economica causata dall’emergenza, ma questa non può essere la scusa con cui nascondere la polvere sotto il tappeto.

L’impegno e la collaborazione, da parte nostra, non sono mai mancati. 

Circa un anno fa, abbiamo ritirato, su richiesta della lista civica Ora Ghinelli, l’atto di indirizzo per la creazione di un percorso turistico ciclopedonale legato agli alberi monumentali, depositato a dicembre 2020, affinché potessimo lavorare insieme alla sua realizzazione, ma ad oggi, nulla è stato realizzato.

E’ stato bocciato un altro nostro atto di indirizzo sui servizi turistici di base, con il quale chiedevamo l’impegno della giunta per la realizzazione di un ufficio del turismo e di un deposito bagagli in zona stazione, oltre alla mappatura ed eventuale implementazione dei bagni pubblici di Arezzo.

Da ultimo, nonostante le precedenti bocciature, abbiamo voluto comunque depositare una nuova proposta relativa alla creazione di un biglietto unico per accedere a tutta una serie di servizi ed opportunità: lo abbiamo chiamato “Arezzo Infinita”. L’atto verrà discusso e votato nel prossimo consiglio comunale di fine aprile.

Siamo convinti che per essere una città dal respiro internazionale, non basta la “Città del Natale”, bensì occorre puntare in modo convinto, e pubblicizzare al meglio, quei tesori culturali che portarono il Carducci ad affermare che “Basterebbe Arezzo alla gloria d’Italia”.

Ci riferiamo, solo per fare un esempio, agli affreschi di Piero della Francesca, al crocifisso del Cimabue, all’archivio vasariano (una delle fonti più importanti per lo studio della storia dell’arte e della cultura del XVI secolo), alla casa del Petrarca, alla giostra del Saracino.

Il Movimento 5 Stelle continuerà sulla strada intrapresa: di critica verso l’attuale politica amministrativa, a nostro avviso poco incisiva, e di proposte per tentare di migliorare la nostra bellissima città.

Movimento 5 Stelle

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Fondi comunali e contrasto alle emergenze

Stiamo vivendo un contesto davvero particolare. 

Alle conseguenze dell’emergenza legata al Covid, si unisce la situazione difficile a cui sono costretti tanti civili in fuga dalla guerra.

Per questo, ringraziando tutti coloro che si stanno impegnando nell’aiutare chi è in difficoltà, sottolineiamo, come esempio, l’ottima iniziativa del CSI, guidato dal presidente Lorenzo Bernardini, che consente alle società sportive loro affiliate di tesserare gratuitamente i profughi provenienti dall’Ucraina sotto i 18 anni per coinvolgerli in attività ricreative e sportive. 

La situazione richiede un segnale forte anche da parte del Comune di Arezzo. La nostra proposta è quella di istituire un fondo di solidarietà straordinario con risorse comunali, da mettere a disposizione con un bando di selezione a tutti quei soggetti associativi che operano nel settore di intervento sociale socio-assistenziale e di aggregazione.

Chi si sta impegnando volontariamente per gli altri, impiegando le proprie risorse, deve poter contare anche sulle disponibilità che un comune, tanto più in una fase emergenziale, può mettere a disposizione delle fasce più deboli e a rischio esclusione.

Confidiamo che la nostra proposta, che sarà presentata al prossimo Consiglio Comunale, venga raccolta dalle istituzioni cittadine.

Movimento 5 Stelle

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Trasparenza e competenza, tre nomi di alto valore

Il sindaco e la sua maggioranza convergono sul commercialista Giovanni Grazzini, quale nome da portare in assemblea di Coingas per inserirlo nel consiglio d’amministrazione di Estra. 

Rimarchiamo la nostra contrarietà, non tanto sul nominativo, perché il dottor Grazzini è una proposta autorevole e ricordiamo ad esempio la sua relazione, estremamente critica, al bilancio del 31 dicembre 2019 della Fondazione Guido d’Arezzo nella veste di revisore unico, quanto sul metodo, da noi sempre osteggiato.

Tuttavia, volendo accettare – per un attimo – questo “sistema”, possiamo affermare che anche il Movimento 5 Stelle è in grado di proporre il nome di tre professionisti, altrettanto competenti, che hanno avuto modo di dimostrare tutto il valore delle loro azioni, resistendo anche alle pressioni della politica.

Tre nomi per risolvere, in un colpo solo, tutti i dubbi del sindaco legati alle nomine nelle partecipate di prossima scadenza. 

Per sapere chi sono, basterebbe chiedere al consigliere comunale Michele Menchetti, ma purtroppo lo stesso ha un solo e grosso difetto: quello di sedere tra i banchi dell’opposizione.

Movimento 5 Stelle

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Hospice a costo zero? Si può fare

L’unico risultato che ci interessa è vedere l’Hospice riaprire nel Parco del Pionta.

E’ ora il momento di tenere vivo l’argomento perché anche le nostre considerazioni sull’Hospice hanno contribuito a riportare l’attenzione su di un tema che, mese dopo mese, ha trovato l’appoggio di tutta la città.

La passione e la determinazione con le quali il dottor Maurizi sta fornendo delle soluzioni pratiche per trovare la collocazione più idonea per l’Hospice, trovano il nostro convinto e pieno appoggio.

Utilizzare la palazzina ex Calcit, già sede dell’Hospice, e riportare il centro oncologico dentro l’ospedale San Donato, oggetto quest’ultimo di ristrutturazione, ci sembra un’ottima idea per due buoni motivi: i tempi e i costi di realizzazione.

In alternativa, suggeriamo alla Usl di prendere in considerazione la ristrutturazione dell’immobile denominato Villa Chianini (di sua proprietà e oggi abbandonato) e di lasciare come extrema ratio la costruzione di un nuovo immobile. Quest’ultima scelta sarebbe, infatti, quella con i tempi di realizzazione più lunghi e con i maggiori costi di realizzazione.

Movimento 5 Stelle Arezzo

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