Urbanistica

  • Attento rilascio delle concessioni di licenze edilizie (vincolandole alle sole classi energetiche A e B e a forti penalizzazioni alle classi inferiori alla C) privilegiando soprattutto demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree commerciali e industriali dismesse (previa destinazione di una loro parte a verde pubblico) fatta eccezione per opere d’interesse sociale, che favoriscano l’occupazione in ambiti innovativi. Il piano regolatore deve essere capace di conservare e valorizzare il territorio suggerendo ristrutturazioni qualitative ed energetiche del patrimonio edilizio già esistente

  • Incentivazione alla costruzione di edifici in legno

  • Sostegno alla bioedilizia e all’utilizzo, per quanto possibile, di materiali locali e preferibilmente riuso di materiali provenienti dalle demolizioni

  • Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni, obbligo di impianti volti al risparmio come il doppio circuito: acqua potabile per gli usi alimentari e non potabile per gli altri usi (es. vasche di accumulo di acqua piovana per gli scarichi WC)

  • Allaccio obbligatorio a impianti fognari pubblici. In caso tale allaccio non sia possibile, obbligo di dotazione di impianti di depurazione privati

  • Censimento degli immobili in disuso ed al grezzo. Sostegno al recupero di volumi esistenti per realizzare alloggi a canone agevolato per famiglie a basso reddito

  • In merito alla sezione appalti si dovrà applicare il principio di trasparenza in tutte le fasi e per tutti i soggetti, anche mediante pubblicazione on-line

  • Monitoraggio dello sviluppo urbano e delle opere pubbliche, sempre più spesso al centro di scandali e malgoverno. La sorveglianza è necessaria a contrastare, tra l’altro, le infiltrazioni di associazioni malavitose, le quali cercano nell’industria del mattone e del movimento terra le coperture per attività di riciclaggio di denaro e smaltimento abusivo di rifiuti

  • Individuazione e verifica dei fondi per l’abbattimento barriere architettoniche per una maggiore fruizione dei servizi da parte delle persone diversamente abili, con il coinvolgimento di associazioni interessate ad impegnarsi seriamente al raggiungimento di questo obiettivo insieme a tutti gli “attori” ovvero tecnici, imprese, amministrazione, ma anche cinema, centri commerciali etc

  • Verifica ed eventuale implementazione di spazi pedonali, parcheggi attrezzati per autocarri e autocaravan, piste ciclabili e parcheggi per biciclette.

  • Creare una consulta cittadina per affidare a writers e artisti la riqualificazione di zone industriali e periferiche grigie: il colore contro il cemento.

  • Monitoraggio sviluppi relativi all’area Lebole. Valutare, in caso di mancanza di idee, di fare qui il Bosco Vivo descritto al punto 2.AMBIENTE capitolo Animali

  • Valutare con Atam almeno una parziale riconversione a gratuiti dei parcheggi cittadini

  • Ztl e parcheggi: valutare l’aumento delle zone ZTL favorendo al contempo la mobilità sostenibile, attraverso l’utilizzo di bus navetta per il collegamento tra il centro cittadino ed i parcheggi

  • Monitoraggio sviluppi relativi al Piano urbanistico strutturale

  • Aeroporto Arezzo: in gestione privata all’Aeroclub è aperto al traffico comunitario di aviazione generale di tipo privato e non commerciale (sono esclusi i voli di linea). Pur riconoscendo l’importanza che hanno le infrastrutture, ci riserviamo di valutare la situazione e di intervenire eventualmente per la tutela dell’ambiente e per l’impatto che possa avere sulla zona (es. Tortaia) il progetto di allungare la pista in fase di decollo e di atterraggio di circa 300 metri, in modo tale da raggiungere gli standard previsti dalle normative di riferimento e che consentirebbe di accogliere velivoli di 9 posti

  • Mercato del sabato: valutare lo spostamento del mercato in zona Saione un sabato sì e uno no, alternato con viale Giotto. Il mercato potrebbe svilupparsi in via Arno, alcune vie limitrofe e piazza Zucchi (verifica viabilità). Inoltre la zona Giotto avrebbe così modo di avere un inquinamento meno marcato mentre la zona Saione avrebbe un evento capace di “rivitalizzare” la zona. Coinvolgere cittadinanza e ambulanti

  • Mercato coperto: valutare possibilità di realizzare un mercato coperto, preferibilmente sfruttando immobili in disuso quali ad esempio l’ex mercato ortofrutticolo oppure quelli della zona ex Lebole

  • Verifica dissesto idrogeologico del territorio

  • Salvaguardia del paesaggio aretino mettendo fine, ove possibile, alle velleità urbanistiche e infrastrutturali

  • Valutazione fattibilità ecodragaggi al fine di mettere in sicurezza l’Arno, il ponte di Castelluccio, Ponte Buriano, la Diga della Penna, per reperire inerti utili alle attività che insistono sul territorio e prevenire che in futuro posti come Le Piagge vengano anche solamente presi in considerazione come possibili luoghi per le cave

  • Area ex-Lebole: dopo essere diventata area commerciale ad agosto 2018, valutare il progetto del proprietario e della modifica al raccordo autostradale

  • Revisione del contratto stipulato con le associazioni del territorio al fine di verificare quali siano gli impegni presi da entrambe le parti relativamente alla gestione di impianti comunali

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