Caro Babbo Natale,
ti scrivo questa lettera riportando i desideri di molte persone, tutte buone e volenterose.
Ognuno di noi ha pregi e difetti, naturalmente. Siamo persone diverse, con interessi e passioni tra la più varie, ma siamo tutti accomunati dalla volontà di cambiamento e dalla rabbia verso la insensatezza delle decisioni dei partiti.
I partiti hanno smesso di sognare, di guardare al futuro, (e se mai lo hanno fatto) di essere onesti; la colpa della attuale situazione è soltanto loro!
Ti scriviamo per sdrammatizzare un po’ la realtà che ci circonda spesso dura e ingiusta, per tornare un po’ bambini, speranzosi verso il futuro e l’attesa. I nostri desideri sono forse un po’ esagerati per una persona come te, oramai vecchietto, un po’ sovrappeso, magari con l’aterosclerosi ed il diabete. Non ti preoccupare se non ce la farai a recapitarceli…cercheremo di arrivare ad esaudirli da soli!
Vorrei…
-che l’acqua tornasse pubblica e non fosse considerata una merce
-che i politici tutelassero la nostra salute
-che il Comune recepisca buona parte delle proposte sul turismo che stiamo avanzando, che sembrano di buon senso e utili nei tempi che verranno
-semplicemente che la politica fosse contrapposizione, confronto, idee diverse ma tutte intese e rivolte ad un mondo migliore e ad una società più giusta
-coraggio ed onestà intellettuale contapposto alla viltà ed al servilismo imperante
-non vedere più l’auto blu con autista davanti alla casa di Fanfani
-che ogni cittadino aretino potesse diventare il presidente di Estra, Aisa e Nuove Acque
-far sparire i cassonetti stradali e regalare a tutti il porta porta
-far tornare il lavoro con il turismo e un’economia a Km zero
-che un giorno (molto prossimo) il sindaco annunciasse ai cittadini che l’inceneritore è stato chiuso (e non raddoppiato) perchè provoca cancro, leucemie e compagnia bella
-poter tornare a mangiare frutta e verdura prodotta nella Val di Chiana senza rischiare di ritrovarmi un tumore a 40 anni.
-non vedere più sprecare acqua potabile per innaffiare il pratino inglese in mezzo alle rotonde
-che i fossi, i fossetti e i tombini comunali fossero puliti entro l’ arrivo della primavera e dell’ autunno per evitare allagamenti
-che fossero allestite delle piccole aree verdi recintate dove ognuno potesse portare il proprio cane a fare i bisogni (ce ne è solamente una in fondo a Via Giotto). Sarebbero da fare al prato, al parco Giotto, al Pionta e nelle altre aree verdi urbane…
-che ci fossero dei gabinetti pubblici gratuiti per tutti, evitando alle persone di farla lungo i muri o dietro le siepi nei parchi
-una città più pulita, soprattutto d’ estate quando arrivano i turisti.
-capire se almeno una telecamera installata per la sicurezza abbia ripreso uno dei numerosi banditi!
-risultati concreti per i lavoratori e le aziende che pagano le tasse e mandano avanti il Paese.
Per cui Babbo Natale datti da fare!
Sarà dura e difficile e ti capiremo se non ce la farai; come già detto sopra, cercheremo di raggiungere questi obiettivi da soli, con la nostra forza di volontà!
Casomai ti chiediamo solo questo: quando passi da Arezzo, sorvolandolo con la tua slitta, Babbo Natale guarda giù! Se la situazione che ti si prospetta davanti agli occhi non ti piace, suona la tromba, un gong, una campana o qualunque cosa che permetta di far rintronare tutta Arezzo e di far schiarire il cielo facendo brillare 5 enormi stelle!
Buon Natale!