Feedback dal Consiglio Comunale del 25/09/2013

Lavorincorso

Un breve resoconto degli interventi/interrogazioni fatte in Consiglio Comunale sul tema dei LAvori Pubblici e Trasporto Pubblico Locale.

 

  • INTERROGAZIONE urgente a risposta orale sui lavori presso la sede dell’ex-Circoscrizione di Giovi.

 

Martedì 11 Giugno 2013 si è tenuta unassemblea con l’Assessore ai Lavori Pubblici Franco Dringolialla quale ero presente ed intervenni anch’io. I numerosi interventi dei cittadini mettevano in evidenza l’evidente stato di degrado della zona, purtroppo per noi, “periferica” di Giovi-Ponte alla Chiassa. Posso garantire, vivendoci, che la manutenzione e la programmazione per renderla un’area sicura da vivere anche a livello pedonale o ciclabile (viste le dimensioni) è assolutamente assente.

 

Tornando all’assemblea, l’odg verteva sulla promessa (in campagna elettorale, che paga sempre!) di una ristrutturazione dell’immobile dell’ex-sede della circoscrizione di Giovi da adibire a Sala Polifunzionale ad utilizzo della scuola elementare e delle associazioni del territorio.

 

Per tale opera, ricorda il Comitato per il recupero del Ponte, furono stanziati 50.000 € dalla Circoscrizione 1 “Giovi” (anno 2010). Nel frattempo i lavori sono stati stimati in 75.000 €. L’Assessore Dringoli, si è impegnato a prendere in seria considerazione lo stanziamento dei 25.000 €mancanti per la realizzazione dell‘opera.Su questo punto in particolare, è stato affermato che per la manutenzione del patrimonio immobiliare, il Comune di Arezzo stima di avere entrate anno 2013 pari a 300.000 €, a questo capitolo di bilancio farà riferimento il finanziamento.

 

Parlando di tempistiche, dal momento che che siamo in stand-by da ben 3 anni, si è fatto un timido riferimento a ottobre-novembre e noi consiglieri presenti ci siamo impegnati con i cittadini per vigilare sulla veridicità di quelle parole.

 

Ecco, io sono tra quei consiglieri che vigila sulla situazione e visto che siamo alle porte di ottobre e vieppiù nel “tra-poco” approvato Piano triennale dei Lavori Pubblici non compare nessun riferimento a tale questione,

 

CHIEDO

 

– Se sono stati trovati questi agognatissimi 25.000 euro e se così non fosse, a quando è rimandata la questione; così da poter tenere aggiornati i cittadini di questo eventuale posticipo.

 

L’ASSESSORE RISPONDE CHE AD OTTOBRE-NOVEMBRE “DOVREBBE PARTIRE” L’APPALTO.

 

 

  • INTERVENTO punto 4 del odg del CC (LAVORI PUBBLICI)

 

 

 

Riguardo al restauro di Porta Trento Trieste, pur ritenendo che la cifra di 200.000 € non sarà sufficiente a garantire una valida opera di restauro, mi auguro che gli Assessori preposti, vogliano coinvolgere il Quartiere di sant’Andrea nei lavori, di modo da sensibilizzare alla cura del proprio patrimonio (anche affettivo in questo caso). Ad esempio si potrebbe lanciare un concorso d’idee per una destinazione particolare del passaggio coperto alla base della porta: adesso usato come orinatoio mentre potrebbe essere riqualificato in stile “Chimera” sotto Porta San Lorentino.

 

Sul Passaggio a livello di Giovi, ho raccolto le perplessità progettuali di molti residenti per cui attendo che passi in CAT per valutarne l’effettiva rispondenza alle esigenze dei cittadini. Perché anche se la maggior parte dei soldi ce li mette LFI, anche quelli sono comunque soldi provenienti da enti pubblici.

 

Arriviamo al Pionta, nonostante lo spostamento al 2014 della riqualificazione del Parco, l’Assessore ha parlato dell’esistenza di un progetto immediato da 60.000 € già inviato a AUSL e UNISI, oltre ad un progetto di manutenzione periodica da 20.000 €. Ribadisco, come già fatto in commissione, la necessità di visionare tali progetti.

 

Infine il Teatro Petrarca; anche su questo tema, in Commissione, ho richiesto di organizzare una specifica visita di sopralluogo. Anche gli altri commissari hanno condiviso l’idea quindi mi auguro che lo si possa fare quanto prima.

 

 

  • INTERVENTO punto 7 del odg del CC (SERVIZIO TPL)

 

 

Questo nuovo progetto di TPL, che speriamo porti al consequente PUM, vede sempre minori risorse stanziate e costi più alti: in Commissione si è evidenziato come la prossima “tariffa integrata” nell’arco di 2 anni incrementerà fino ad 1,50 centesimi. 4,7 mln di € per un piano di 9 anni nel quale si possono apprezzare gli sforzi fatti dall’ufficio tecnico preposto nel cercare di rendere il sistema più efficace; ma lo scenario che si presenta vedrà una decrescita del servizio ed una maggiore necessità dell’auto privata, nonché della costruzione dei successivi parcheggi a pagamento. Questo è stato chiaramente indicato anche dai dati mostratici: il servizio ha subìto un calo di 116.000 km dal 2009 al 2012.

 

Questa è la situazione mentre i Sig.ri in Regione si autoincensano con i mega-progetti da Discovery Channel. La Regione, ai fatti attuali, non riesce a garantire un servizio minimamente accettabile ai pendolari ferroviari, figuriamoci cosa potrà realizzare qui ad Arezzo… beh le prospettive ce le dà il progetto di cui si chiede l’approvazione. Ancora una volta non me ne vogliano i tecnici, mi riferisco allo sforzo politico che c’è da parte di Lorsignori del parlamentino regionale per risolvere il problema dei Trasporti e della loro sostenibilità. Finalmente vedremo un’ Arezzo all’avanguardia su questo settore! Non a caso, mentre da una parte si vorrebbero investire mln di € nell’AV, dall’altra si creano buchi ingenti nella sanità massese. Ma non vi preoccupate, ci pensano loro… I problem solvers de’ noialtri.

 

STAY TUNED… A breve, la clamorosa interrogazione sull’Acqua Pubblica.

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Centro di sosta, “cooperare” quanto ci costa?

Un centro di sosta per popolazioni migranti certamente poco utilizzato, centodiecimila euro spesi, in due anni e mezzo, dal Comune di Arezzo per la  pulizia e sorveglianza di una struttura totalmente sottoutilizzata. Un rinnovo, quello fino al 30 settembre 2013, per soli cinque mesi, affidato non sulla base di una gara di evidenza pubblica ma in regime di proroga con un semplice preventivo, recepito tal quale senza alcuna forma di contrattazione, alla cooperativa che aveva in gestione la struttura. Con i crescenti problemi di risorse che l’ente sta attraversando, con i mille capitoli di spesa che non trovano copertura per i servizi minimi che un Comune dovrebbe offrire vi sembra questa una buona pratica amministrativa? Non sarebbe stato più opportuno fornire questi servizi a chiamata, al momento della presenza di utenti nella struttura, piuttosto che un contratto fisso, con i relativi costi, che ci troviamo a  pagare anche quando il centro di sosta è vuoto?

Questa l’interrogazione presentata nell’ultimo consiglio comunale:

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta orale in merito all’affidamento SERVIZI DI CUSTODIA, SORVEGLIANZA, PULIZIA E RIORDINO DELL’AREA DI TRANSITO PER POPOLAZIONI NOMADI – VIA SETTEPONTI – AREZZO

Premesso che con provvedimento dirigenziale Ufficio Partecipazione e Decentramento n. 90 del 12/01/2011 é stato assegnato per gli anni 2011 e 2012 il SERVIZIO DI CUSTODIA, SORVEGLIANZA, PULIZIA E RIORDINO DELL’AREA DI TRANSITO PER POPOLAZIONI NOMADI – VIA SETTEPONTI – AREZZO. Tale affidamento è stato conferito alla cooperativa sociale di tipo B “Futura”, aggiudicataria per un valore complessivo di € 95.000 iva inclusa

Lo stesso ufficio, stante le incertezze di bilancio 2013, non ha potuto per l’anno corrente provvedere a nuova gara e ha semplicemente provveduto a farsi inoltrare nota  di spesa per la continuazione del servizio da parte della stessa cooperativa Futura. Nel preventivo, protocollato con nota n. 43844 del 24.4.2013, la cooperativa si è resa disponibile ad effettuare fino al 30 settembre 2013 il servizio di cui sopra, applicando un canone mensile medio di € 2.944,70 iva esclusa. Tale proposta è stata quindi accettata per i cinque mesi in oggetto per un importo di € 15.428,00 comprensivi di iva ed oneri per la sicurezza.

Nel periodo gennaio 2011 – dicembre 2012 e dal maggio 2013 al settembre 2013 quindi il Comune di Arezzo ha speso in totale € 110.000 per i servizi sopra elencati.

Particolare da evidenziare il fatto che l’area di transito per popolazioni nomadi è direttamente confinante e collegata con il centro di raccolta Tramarino e la cui gestione è affidata anch’essa alla cooperativa Futura.

Considerato che nei due anni di vita del centro di raccolta Tramarino lo scrivente ha più volte conferito materiali presso tale centro ed ha potuto quindi appurare con cognizione di causa il bassissimo utilizzo di tale struttura da parte dei migranti che si trovano ad attraversare il nostro territorio;

premesso tutto questo sono a chiedere:

  • Quanti migranti hanno fruito dell’area di transito nel periodo interessato dalle convenzioni?
  • Quale intendimenti ha il  Comune di Arezzo per il periodo successivo al 30 settembre 2013?
  • Se non sia più opportuno, per il futuro, prevedere convenzioni “a chiamata”, in funzione dell’esigenza specifica, piuttosto che in continuità di servizio, come attualmente, anche in assenza di fruitori del servizio stesso?
  • Inoltre richiedo copia dei contratti di servizio e di ogni altro documento attestante le modalità con le quali si sono sviluppate le convenzioni in oggetto.

Daniele Farsetti – Movimento 5 stelle Arezzo

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Agorà 5 stelle: le foto

Ringraziamo tutti i partecipanti all’evento “Agorà 5 Stelle” tenutosi sabato 22 scorso in Piazza San Francesco ad Arezzo.

foto di Rosanna Marino

Ricordiamo che è entrato in funzione il nuovo portale dei Parlamentari 5 stelle: www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ dove potrete seguire i lavori delle commissioni e dei singoli parlamentari.

ps. Per problemi tecnici di affidabilità della connessione wirelss lo streaming  previsto è stato annullato.

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Tares, quando la politica è assente il gestore “balla”

tares-2338La Tares, oltre al lievitare dei costi, introduce una serie di dubbi rispetto all’ultimo anno in cui il servizio di “raccolta e spazzamento” è stato affidato ad Aisa, infatti dal 2014 sarà operativo il contratto con il nuovo soggetto vincitore dell’affidamento: 6Toscana. Quello su cui in primo luogo ci interroghiamo, rispetto al piano economico finanziario 2013 Aisa, sono le modalità con le quali il piano è stato recepito, l’azienda ha meramente ribaltato i costi dell’anno precedente, sommando semplicemente gli investimento previsti per l’anno. Nessuna contrattazione o indirizzo dettato dall’ente, ad esempio maggior impegno sul porta a porta, ma l’impressione avvertita è sembrata esattamente opposta con l’azienda che indica la linea al Comune di Arezzo.

L’altro elemento politico di fortissima critica consiste nel non aver saputo introdurre, per impreparazione tecnologica del gestore, la tariffazione puntuale. La Tares non impedisce di premiare gli utenti virtuosi, molti comuni del Trentino, ad esempio, hanno potuto continuare a sgravare i propri utenti. L’anacronistico ed obsoleto sistema della raccolta con cassonetto stradale impedisce tutto questo, anche ad Arezzo, quindi i cittadini sono equiparati verso il basso senza ricevere stimoli ed incentivi concreti nel mettere in atto le buone pratiche della raccolta differenziata. Molti ancora non lo hanno capito ma con i sistemi puntuali paga di più chi inquina di più, quindi non solo solo si tutela l’ambiente ma anche il proprio reddito.

La conferma di queste perplessità è confermata dal piano di investimenti che Aisa ha proposto: se il Comune si impegna a sottoscrivere il protocollo Rifiuti Zero 2020, che ha come suo snodo principale la raccolta porta a porta, perchè l’azienda decide di investire gran parte del 1.200.000 euro previsti in automezzi per la raccolta stradale, cassonetti, campane e bidoni stradali? Una dicotomia che lascia sbalorditi. Un’inversione rispetto a quelli che erano gli impegni politici spesi dalla giunta che meritano qualche risposta.

 

Dopo “la gentile concessione” dell’affidamento del servizio di riscossione Tares, senza nessun tipo di gara di assegnazione per la modica cifra di € 556.000,00 + iva, ovvero 672.000,00 euro totali , oggi sapiamo, senza che questo fosse stato segnalato nel piano degli investimenti, che Aisa si avvale di Equitalia per la riscossione degli insoluti. Inoltre, grazie all’ottima indagine di Alessandro Ruzzi http://www.informarezzo.com/permalink/17767.html , veniamo a conoscenza che ad Arezzo, per lo stesso servizio svolto dalla multiutlity Iren, ad esempio, il comune di Noceto di Parma fa pagare ai suoi cittadini ben 8 (OTTO!) volte in meno che alle nostre latitudini. Ma i nostri che bollettini sono, placcati d’oro?

Ultima ciliegina, di cui abbiamo già parlato, presente nel piano finanziario è il costo della salute umana: secondo le tabelle dell’Ato Toscana Sud è stato definito in 7 euro/tonnellata la soglia economica di rimborso del “disagio ambientale”, ribattezzato IDA e 5 euro/tonnellata per i territori dove sorgono discariche regionali. Che sia stato scoperto che gli inceneritori, nonostante le continue rassicurazioni ufficiali, sono dannosi alla salute umana?

Per la serie: #rivotateli

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Agorà a 5 stelle – Arezzo incontra i deputati sabato 21 settembre dalle ore 17 in piazza san Francesco

agoràIl MoVimento 5 Stelle di Arezzo ha deciso di organizzare, sabato 21 settembre dalle ore 17 in piazza san Francesco, un incontro pubblico con i parlamentari a 5 stelle per conoscere e capire, senza nessun filtro mediatico, le reali dinamiche e come viene gestito il potere in questo paese. Una buona prassi che tutti i politici non dovrebbero scordarsi mai di fare: ascolto, confronto e divulgazione.

Un’agorà pubblica, nella migliore tradizione a 5 stelle, in una piazza, all’aperto, volendo simboleggiare l’assoluta apertura e la totale trasparenza del MoVimento. Una serata di mobilitazione ed informazione a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini e che vedrà la presenza di Marco Baldassarre – XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO), Chiara Gagnarli – XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA), Eleonora Bechis  – Segretario XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO), Samuele Segoni VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI), Walter Rizzetto -Vice presidente XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO), Aris Prodani  – SEGRETARIO della X COMMISSIONE (ATTIVITA’ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO), Tiziana Ciprini  – XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO), Giorgio Girgis SORIAL – VICE PRESIDENTE della V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE),  Massimo BARONI – XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI), Massimo Artini – Vice presidente IV COMMISSIONE (DIFESA)

I presenti potranno confrontarsi con gli eletti, porre delle domande ed esprimere opinioni in un confronto aperto su tutti i temi di maggiore attualità della situazione politica nazionale, dalla battaglia in difesa della Costituzione ai numerosi temi oggetto di azione parlamentare negli ultimi mesi.

Si parlerà anche del territorio, di denunce che da Arezzo: le centrali a Biomasse, il presunto taroccamento dei dati dell’inceneritore, l’interporto di Indicatore, passando per la Toscana: come il caso Monte dei Paschi o il “buco” milionario della Asl di Massa, grazie alle interrogazioni dei deputati M5S, sono arrivate fino alla Camera dei deputati.

Sarà possibile seguire l’incontro in diretta ed interagire con i presenti sul seguente canale web:
http://bambuser.com/channel/arezzo5stelle e naturalmente su www.arezzo5stelle.it

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La nuova stazione AV ci conviene veramente?

alta_velocita_frecce-rosseLa nuova stazione dell’alta velocità, da costruirsi in un punto indefinito tra Arezzo e Chiusi, è il nuovo “fumogeno” che le amministrazioni regionali di Toscana ed Umbria, ambedue a guida PD, hanno lanciato verso gli indifesi cittadini. Gli assessori ai trasporti delle due regioni Vincenzo Ceccarelli (Toscana) e Silvano Rometti (Umbria) si sono assunti il compito di inserire l’opera negli strumenti di programmazione delle due regioni, il PRIIM (Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilita’) della Toscana e il Piano Regionale dei Trasporti dell’Umbria. L’opera vuole ripercorrere anche nel nome, Medioetruria, ciò che è stato fatto a Reggio Emilia, nel giugno scorso, con la nuova stazione AV Mediopadana.

Il M5S non è pregiudizialmente contrario alla stazione in quanto tale perchè questa si andrebbe ad integrare in un infrastruttura già esistente, come la “direttissima”, con costi realizzativi, almeno teoricamente, relativamente bassi anche se si tratta pur sempre di milioni di euro di soldi pubblici.

Quello che non condividiamo invece è la “ratio” della scelta, in tempi di crisi profonda, in cui le risorse degli enti pubblici sono ridotte ai minimi, come quelli attuali è necessario individuare delle priorità: noi riteniamo che una regione che non riesce a garantire condizioni di viaggio minimamente accettabili per il 90% del traffico passeggeri, ovvero quello pendolare, fatto di studenti, lavoratori, persone che necessitano di cure, dovrebbe avere il pudore di porre prima riparo a questo disastro e poi pensare ad operazioni immagine come quella della stazione AV. Un assessore ai trasporti che non riesce a far rispettare il contratto di servizio, sulla frequenza dei convogli, la puntualità e sulla qualità del materiale rotabile, con Trenitalia dovrebbe porsi ben altre obiettivi.


Il progetto, che ha trovato la sponda entusiastica anche del PDL, a nostro giudizio, ha il solo scopo propagandistico e nessuna possibilità realizzativa. Se la stazione sorgesse vicino ad Arezzo, come utopisticamente auspica Fanfani, avrebbe un bacino d’utenza talmente basso (le stazioni AV, per sostenersi, hanno bisogno di almeno due milioni di viaggiatori) e in totale sovrapposizione con quello fiorentino da rendere non economica l’opera. Viceversa se venisse realizzata in un luogo decentrato tra i tre capoluoghi che dovrebbero servirsene ognuno dei tre possibili bacini avrebbe soluzioni alternative maggiormente servite, trasformando la Medioetruria nella classica cattedrale nel deserto all’italiana.

Proprio il confronto Medioetruria con Mediopadana appare molto incongruo. La stazione reggiana è infatti posta, come tempi percorrenza AV, a 40 minuti da Bologna ed un’ora da Milano. Medioetruria nascerebbe invece a 20 minuti da Firenze, o 15 quando entrerà in funzione la stazione sotterranea Foster. Una stazione aggiuntiva tra rallentamento fermata e ripartenza vale 15 minuti (dichiarazioni di Moretti a proposito della Mediopadana), impensabile che l’alta velocità si permetta di fermare un treno dopo 20. Dovranno essere “contrattati” quindi convogli ad hoc per Medioetruria con i player del mercato, Trenitalia o Della Valle & C. e non potendo vantare un bacino di potenziali utenti particolarmente nutrito tali condizioni, per garantire il privato che spende, saranno necessariamente vessatorie per la collettività.

Se si andasse nella logica del project financing, che tanto piace ai nostri amministratori e i cui costi pagano immancabilmente i cittadini, per far rendere economicamente sostenibile la brillante realizzazione sarà necessario attestare obbligatoriamente tutti i treni alla nuova stazione e non farli andare oltre, quindi nessun treno diretto da Perugia a Roma, nessun treno diretto da Arezzo a Roma e via discorrendo. Ora con un regionale in 2 ore e 30 si arriva a Tiburtina al costo di 13 euro. Illazioni esagerate? Provi un utente a confrontare gli orari dei treni tra Firenze-Bologna e viceversa dopo l’avvento AV, non c’è quasi modo di utilizzare un treno diverso dall’AV al modico costo di 25 euro a tratta, quando prima un regionale costava 7,50 euro con percorrenza di 70 minuti. Adesso la linea lenta è praticamente inutilizzata, i quasi inesistenti regionali rimasti fanno un percorso in oltre 2 ore e quindi costringono gli utenti ” obtorto collo” ad utilizzare AV.

Ovviamente anche se l’opera rimarrà solo nella carta è possibile che si metta in moto il grande carrozzone degli studi di fattibilità, le progettazioni preliminari, le consulenze esterne. A questo proposito, sempre in tema ferroviario, facile risulta il parallelismo, sotto gli occhi di tutti, dello sperpero di risorse pubbliche per l’interporto di Indicatore, almeno 1 milione e trecentomila euro di fondi regionali, mirabolante nodo strategico di scambio intermodale, ridotto al rango di enorme “piazzalone” asfaltato abbandonato al suo triste destino ed ancora in cerca di un qualche utilizzatore.

La politica toscana, fatta di scandali, come il buco infinito della Asl di Massa, c’è chi parla addirittura di 500 milioni di euro, la consequenziale imposizione di ticket sanitari sempre più pesanti e, non ultimo, il dramma del Monte dei Paschi, altro esempio nefasto di come il buon governo di marca PD sia solo un retorico slogan, in questo momento ha la necessità di accendere “il sogno”, risvegliare l’orgoglio, e possibilmente i voti, il prossimo sarà un anno di elezioni giova ricordarlo, dei cittadini delle province meridionali della Toscana.

I sindaci interessati, anche loro con fini speculari a quelli regionali, si sono prodigati nel ravvivare il dibatto pubblico sul luogo dove far sorgere l’opera: Fanfani la vuole sotto casa, il primo cittadino di Cortona, Vignini, direttamente in piazza Signorelli, il Sindaco di Chiusi, giustamente, vuole per il proprio territorio ogni beneficio. Se sia preferibile Ristonchi, piuttosto che Farneta o Poggio Ciliegio crediamo sia un dibattito fine a se stesso. La polemica di campanile utilizzata come strumento di “distrazione di massa” in cui ogni amministratore, nel raggio utile del progetto, possa infiammare i propri cittadini verso questa nuova crociata che mai avverrà.

Se dobbiamo pensare ad un potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, come noi auspichiamo, questa deve essere in funzione dell’ammodernamento della linea “lenta” esistente, funzionale all’interconnessione in maniera efficiente di questa “area vasta”. Se le regioni Umbria e Toscana si mettessero d’accordo per connettere Perugia, Firenze, Pisa con una quindicina di treni al giorno sarebbero collegati 3 aeroporti, 1 stazione alta velocità, 3 università, 9 città, nessuna opera e nessuna stazione da costruire.

I mille drammatici problemi che quotidianamente gli aretini si trovano a vivere, dalla sanità sempre più precaria e costosa, ad un tessuto economico in disfacimento e per il quale non esistono nuove progettualità, fino all’ambiente, sacrificato sull’altare del profitto, richiederebbero ben altre e serie risposte.

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il M5S Arezzo in piazza per difendere la costituzione!

imagesIl Governo e la connivente maggioranza che lo sostiene vogliono cambiare il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche modificando profondamente la “costituzione più bella del mondo”. È stato istituito il comitato dei saggi, composto da persone non elette scelte dal Governo e dalla maggioranza, per lavorare in segreto con il Ministro Quagliariello, mentre il Parlamento e i cittadini sono tenuti all’oscuro delle proposte di riforma avanzate. Per questo vengono tagliati tutti i tempi dell’iter legislativo, compreso l’intervallo tra la prima e la seconda votazione, portandolo da tre mesi a 45 giorni. Si vuole creare un comitato ristretto per le riforme composto di soli 20 deputati e 20 senatori per accelerare i lavori del Parlamento ed imbavagliare le opposizioni, impedendo a queste di discutere insieme alla maggioranza delle rilevanti modifiche volute dal Governo.

Alla fine si farà un referendum confermativo e la maggioranza, dopo aver ignorato in Parlamento le opposizioni, chiederà di dire “si” o “no” in blocco alla riforma globale.

La Costituzione prevede che il Parlamento sia la sede esclusiva per portare avanti delle riforme costituzionali. Maggioranza ed opposizione devono innanzitutto studiare insieme le possibili riforme, anche richiedendo pareri ad esperti, in una dialettica che coinvolge tutte le forze politiche e i cittadini. Il procedimento di revisione è pensato per portare a specifiche e puntuali modifiche, non a riforme globali. I Costituenti hanno previsto che il procedimento in Parlamento sia approfondito e meditato, per questo è previsto che si svolga in ciascuna Camera separatamente, lentamente e senza tempi massimi di scadenza. Ciascuna Camera deve pronunciarsi due volte sul progetto di riforma, ma non può farlo prima che siano trascorsi almeno tre mesi dalla prima approvazione, proprio per permettere al Parlamento di riflettere a pieno sulla decisione finale oltre che permettere di sensibilizzare sul tema i cittadini.

La Costituzione esclude il ricorso al referendum confermativo se la riforma è definitivamente approvata da almeno i 2/3 dei membri di ciascuna Camera, perché normalmente questo dovrebbe significare che le riforme sono state portate avanti in Parlamento dalla maggioranza insieme alle opposizioni in rappresentanza di un amplissimo numero di cittadini e quindi di gran parte del Paese.

Il Governo è il grande regista di questa riforma globale che stravolgerà la Costituzione; in Parlamento non ci sarà né il tempo né la possibilità di valutare seriamente le proposte, studiarle con gli esperti, confrontarsi e cercare le soluzioni migliori per i cittadini; la riforma globale sarà approvata dalla sola maggioranza delle “larghe intese”, senza ascoltare e coinvolgere le opposizioni e l’opinione pubblica, alla quale non verrà nemmeno dato il tempo di potersi informare; la maggioranza delle “larghe intese” non rappresenta davvero i 2/3 della popolazione, perché il Porcellum ha gonfiato i suoi seggi; il referendum confermativo non darà un vero potere in più ai cittadini, ma finge solo di restituire agli elettori quello che il Porcellum ha tolto al Parlamento, che viene ancora una volta oscurato e spogliato delle sue funzioni; le proposte di modifica saranno presentate da 40 persone scelte per nomina e non per votazione; la realtà dei mass media legati ai “potenti” non contribuirà ad una giusta informazione al cittadino in vista del referendum confermativo; nascosto dietro la necessità di una stabilità di governo maggiore, c’è l’obiettivo finale di arrivare ad uno sgangherato presidenzialismo o semi-presidenzialismo ed accentrare il potere nelle mani di pochi, i soliti pochi, a discapito dei molti.

Ad Arezzo il MoVimento 5 stelle sarà in piazza S.Agostino, angolo Corso Italia, sabato 7 settembre dalle 9 alle 13 per fornire una corretta informazione ai cittadini.

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Bilancio Sociale: approvato il documento M5S, Arezzo si apre al dialogo

bilancio_sociale_locandinaFinalmente una good news, approvato all’unanimità, nell’ultimo Consiglio comunale, l’atto di indirizzo presentato dal MoVimento 5 stelle che impegna la giunta, ed in specifico l’assessore al bilancio Stefano Gasperini, a redigere il bilancio sociale del Comune di Arezzo.
http://issuu.com/danielefarsetti/docs/atto_indirizzo_bilancio_sociale
“Il bilancio sociale è l’esito di un processo con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato” (Ministero dell’Interno, 2007). http://it.wikipedia.org/wiki/Bilancio_sociale
Uno dei principali obiettivi del M5S è il mettere in pratica risoluzioni ed atti che rendano trasparente, nei fatti e non nelle parole, la gestione della cosa pubblica consentendo, grazie a strumenti efficaci, la partecipazione diretta dei cittadini. Avere un bilancio, soprattutto quello preventivo, facilmente comprensibile e intellegibile anche da un non esperto di economia non è solo un’opzione ma dovrebbe essere un dovere per ogni amministrazione che voglia coinvolgere la comunità nelle proprie scelte. Come riflesso a questo nuovo modo di intendere il rapporto con i propri cittadini le delibere intraprese sarebbero, più efficaci ed incisive in quanto frutto di un processo partecipativo. Questo a maggior ragione dopo la soppressione delle circoscrizioni ed il difficile iter, usando un eufemismo, del nuovo regolamento, appunto, per la partecipazione. Sapere quanti soldi ci sono a disposizione, individuare le priorità e spiegare la “ratio” delle scelte inevitabilmente porteranno ad una crescita collettiva.
La nostra proposta prende spunto dalla Legge 4 marzo 2009 n. 15 che all’art. 4 prevede: “b) l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di predisporre, in via preventiva, gli obiettivi che l’amministrazione si pone per ciascun anno e di rilevare, in via consuntiva, quanta parte degli obiettivi dell’anno precedente è stata effettivamente conseguita, assicurandone la pubblicità per i cittadini..;” ed al comma c) l’organizzazione di confronti pubblici annuali sul funzionamento e sugli obiettivi di miglioramento di ciascuna amministrazione, con la partecipazione di associazioni di consumatori e utenti, organizzazioni sindacali, studiosi e organi di informazione, e la diffusione dei relativi contenuti mediante adeguate forme di pubblicità, anche in modalità telematica”.
Per comunicare i risultati dell’azione amministrativa attraverso il Bilancio Sociale, dovranno essere utilizzati mezzi semplici, chiari ed economici perché il dialogo e il confronto sulle proposte politico-amministrative e sui risultati ottenuti e da ottenere nel programma di governo renderà ancora più esplicito il lavoro dell’amministrazione.
Gli impegni che la giunta comunale ha quindi assunto sono: oltre alla stesura del documento la realizzazione di incontri pubblici di spiegazione del Bilancio da parte dell’assessore competente, inoltre ad utilizzare mezzi informatici, sito istituzionale dell’ente, per divulgarlo e darne piena contezza alla collettività.

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