Dichiarazione di Paolo Lepri M5S sul cambio di percorso della tappa ad Arezzo del Giro d’Italia

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Che strano mondo è quello della politica: convocazione di conferenze stampa, grandi elogi e complimenti per aver portato il Giro d’Italia ad Arezzo! “Evviva che bravi che siamo”! La Provincia fa sistema con il Comune! “La Destra e la Sinistra unite per il bene di Arezzo”! Tutti a prendersi i meriti!!!

Sono passati 4 mesi da quei giorni di giubilo e nessun esponente del governo del Comune o della Provincia, ha convocato alcuna conferenza stampa per informare sul perché di questo cambio di percorso. Una tappa che per i tanti appassionati di ciclismo, sarebbe stata bellissima e affascinante per le difficoltà che il percorso comportava! Una tappa che rievocava quelle eroiche delle Dolomiti!

Io scioccamente guardavo però anche ad un altro aspetto della vicenda: vedevo finalmente, per gli abitanti della Rassinata (paese più lontano e più disagiato del Comune di Arezzo) e dintorni, la possibilità di avere una strada degna di questo nome, che li avrebbe portati “comodamente” ad Arezzo.

Ma va bene cosi, “the show must go on”, si mette un’altra salita, con pendenza e lunghezza inferiore, ma con manto stradale migliore, e tutti vissero felice e contenti. Pazienza se continueremo ad avere una strada provinciale dissestata e pericolosa per chi la percorre. Inoltre chi se ne frega di quei quattro “gatti” che abitano dopo Palazzo del Pero, sono abituati a vivere nel disinteresse totale…ma poi sono veramente pochi abitanti, non si possono spendere le misere risorse economiche rimaste per loro……

E’ proprio strano questo mondo, dove si sbandierano progetti senza coperture economiche e si cambiano i percorsi nel silenzio assoluto. Giusto non convocare nessuna conferenza stampa…perché i fallimenti non si pubblicizzano!

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LA POSIZIONE DEL M5S SU ALTA VELOCITA’ E PENDOLARISMO

Logo_M5S_2015-11-18Il M5S vuole rendere nota la propria posizione riguardo al tema dell’alta velocità in Toscana, in special modo in Etruria, ed alle problematiche del pendolarismo regionale.

Partiamo dalla possibilità di rendere un accesso diretto ai treni AV da parte del territorio aretino e della Valdichiana Senese su cui siamo completamente d’accordo, (anche se tecnicamente si usa il termine AV in modo erroneo in quanto in realtà sulla linea ferroviaria da Roma a Firenze trattasi di “direttissima”, che sottointende velocità più basse limitate ai 230 Km/h) nello specifico crediamo che sia possibile  connettere questo territorio alla linea AV attraverso le 2 stazioni di Arezzo e Chiusi  (chiaramente con fermate alternate) che sono già interconnesse alla linea, cosa che attualmente avviene con le fermate nella stazione di Arezzo.

Sarebbe possibile e utile connettere meglio i territori meno centrali  a questi 2 punti di accesso AV con servizi che rendano facile e fruibile il loro raggiungimento senza necessariamente dover ricorrere alla priopria auto.

L’esigenza dell’accesso diretto ai treni AV da parte di questo territorio è data dall’opportunità di sviluppo economico e turistico che questa opzione rappresenta per tutta l’area, dando la possibilità di avere un collegamento veloce con le città di Milano e Roma ma anche Napoli, Salerno, Venezia e Torino.

Altro fatto che rende necessario l’accesso diretto ai treni AV nel sud della Toscana è la scelta, che non condividiamo, di costruire la nuova stazione AV di Firenze, completamente scollegata dalla linea regionale, che taglierebbe fuori tutti i territori, non solo le province del SUD, da un agevole collegamento ferroviario alla stessa stazione. Ribadiamo la nostra contrarietà a questo progetto ed auspichiamo che ci sia ancora spazio per poter evitare quello che secondo noi sarebbe un errore strategico ed un costo molto elevato (circa 1miliardo e 200mila euro)

Quello che chiediamo è che il servizio AV in Etruria venga potenziato secondo le reali prospettive di sviluppo, cercando anche di migliorare e rendere più agevoli i collegamenti dai territori di provincia alle stazioni collegate AV, ad oggi raggiungibili per lo più con mezzi privati dalla gran parte del territorio, in maniera che l’utenza potenziale dei treni AV venga realmente estesa e con costi contenuti si riesca a dare un servizio realmente adatto al territorio, aumentando anche l’offerta in stazione con altri orari sul tabellone AV.

Ciò detto, vogliamo chiarire ancora una volta che, a parere nostro, i problemi dei pendolari sono prioritari e meritano sicuramente tutta la nostra attenzione e quella delle Istituzioni; gli spostamenti dai vari territori verso le città centrali come Firenze e Roma, infatti, coinvolgono sicuramente molti più utenti rispetto all’alta velocità. Sono decine di migliaia i pendolari che quotidianamente si spostano sulle linee ferroviarie regionali ed è li che si manifestano purtroppo i maggiori disagi; Per questo crediamo che gli sforzi, sia economici che organizzativi,  debbano concentrarsi principalmente su questo aspetto.

Dobbiamo, pertanto, prioritariamente potenziare e modernizzare la connessione tra i vari territori della Toscana e tra territori e le infrastrutture principali (HUB) di accesso già esistenti, come ad esempio l’aeroporto di Pisa e, per quanto riguarda la Toscana meridionale, quello di Perugia, molto utilizzato dai turisti che visitano i territori più a SUD. Questo favorirebbe gli scambi, sia commerciali che turistici, comportando una sicura crescita economica.

 

Gruppi consiliari  comunali MoVimento 5 Stelle

Arezzo

Bucine

Chiusi

Chianciano

Cortona

Foiano della Chiana

Montepulciano

Sinalunga

Torrita di Siena

 

Portavoce MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati

Chiara Gagnarli

 

Gruppo consiliare regionale MoVimento 5 Stelle

Gabriele Bianchi

Giacomo Giannarelli

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Venerdì 26 febbraio alle 21 c/o Auditorium Montetini incontro con i consiglieri del M5S Arezzo

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Venerdì 26 febbraio, alle 21:00, presso l’Auditorium Montetini di Arezzo, i portavoce del MoVimento 5 Stelle Massimo Ricci e Paolo Lepri parteciperanno ad un incontro pubblico per raccontare l’operato del M5S aretino in questi primi mesi di consiliatura. L’invito è aperto a tutta la cittadinanza e agli organi di stampa.

 

 

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Consiglio comunale 22 febbraio 2016

PaoloCC

Abbiamo partecipato ad un Consiglio comunale in cui all’ordine del giorno c’erano tematiche molto importanti per il futuro della città, dove avremmo potuto misurare il cambio di passo di questa amministrazione, rispetto al passato. Dobbiamo constatare una certa continuità ed un modus operandi analogo ai loro predecessori. Giusto per fare qualche esempio:

in merito alla situazione inerente il parcheggio della stazione ferroviaria, che riteniamo vergognosa, l’attuale amministrazione risponde di volere pedonalizzare l’area, secondo un vecchio progetto della giunta passata. Se così stanno le cose, non capiamo perché non sia stato previsto questo intervento nel piano triennale delle opere, né tantomeno perché il progetto non sia stato inserito a bilancio. Si fanno opere senza copertura finanziaria? Oppure il parcheggio rimarrà cosi per mesi e mesi? Delle due, l’una!

L’attuale amministrazione costruirà due parcheggi multipiano (uno a Trento Trieste, l’altro in via Signorelli) attraverso il project financing, per un ammontare di 14 milioni di euro. Un progetto vecchio di 10 anni e che non prevede nessuno studio per valorizzare o rendere efficienti i due parcheggi Mecenate e Baldaccio, costati milioni ai cittadini aretini, e sottoutilizzati. Basterebbero dei bus navetta gratuiti che colleghino i parcheggi già esistenti con il centro… la priorità dovrebbe riguardare la valorizzazione delle strutture esistenti e poi, in caso di necessità, prevedere nuovi parcheggi.

La rotatoria di via Fiorentina, inserita nel piano triennale ad ottobre 2015 per l’anno 2016 e poi rimandata al 2017. Comprendiamo le ragioni dello spostamento, ma perché una rotatoria da 3milioni di euro? Perché spendere così tanti soldi pubblici per una rotonda che sarebbe l’unica con il sottopasso su quel tratto? Qual è il valore aggiunto che ne giustifichi un tale esborso?

Non vediamo nessun progetto serio di piste ciclabili. Ovviamente non chiediamo percorsi per le biciclette come quelli ad esempio in via Petrarca… ma un progetto che tenda ad una diminuzione del traffico in centro, a favore di una mobilità attraverso i mezzi pubblici ed ecologici.

Piccola chiosa sul tema sagre: è stato evidente a tutti che il regolamento ideato dalla maggioranza era mirato alla cancellazione delle stesse. Non c’è mai stata volontà da parte dai firmatari Macrì, Casi, Apa e Bonucci di accogliere alcuna variazione o modifica al regolamento proposto. La riprova è stata la commissione, dove non è stata recepita nessuna proposta.  C’è stato inoltre un incontro con gli organizzatori delle sagre, in cui il solo assessore Comanducci si è mostrato disponibile ad un cambiamento.  Abbiamo presentato venerdì scorso assieme a Bracciali e Romizi degli emendamenti che stravolgevano di fatto il regolamento, andando incontro alle richieste suggerite dagli organizzatori. Solo a questo punto sono state accolte le modifiche proposte… Ben venga il nuovo regolamento che tra l’altro, così approvato, è sulla falsa riga degli emendamenti da noi presentati.

Sono stati trattati tanti altri argomenti durante il Consiglio del 22 febbraio sui quali cercheremo di dare una più ampia informazione ai cittadini, che sono coloro che subiranno le conseguenze delle decisioni prese.

Paolo Lepri e Massimo Ricci, Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Arezzo

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Nuovo regolamento sagre: ecco cosa proponiamo

sagraIl Gruppo Consiliare Movimento Cinque Stelle propone, assieme alle forze politiche interessate, una serie di emendamenti sul nuovo regolamento delle sagre che saranno presentati lunedì 22 febbraio in Consiglio Comunale.

Clicca sul link sottostante per visualizzare il contenuto.

Emendamenti Sagre

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I nostri portavoce Massimo e Paolo sui rincari del servizio idrico e le esternazioni piddine

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Non nascondiamo il fastidio nel leggere il comunicato stampa e nel vedere l’intervista rilasciata dal segretario provinciale del Pd Dindalini: ci è sembrata l’ennesima presa in giro. Sembrerebbe infatti che Dindalini si sia eretto a paladino e difensore dei diritti dei cittadini e delle imprese. Sì, perché il segretario “appoggia” chiaramente le critiche alla nuova tariffazione dell’acqua denunciata dal comitato acqua pubblica.

Dindalini però omette di informare che la nuova tariffazione, quella che porta a un aumento medio del 17% per tutte le utenze, sia pubbliche che private, sia domestiche che di imprese, è stata approvata dalla conferenza territoriale in data 4 dicembre 2015. Conferenza composta da 32 Comuni di cui quasi il 90% amministrati da sindaci del Partito democratico.

Possibile che il segretario provinciale del Pd non sapesse niente di cosa avevano approvato i “suoi” sindaci? Sembra paradossale immaginare che il segretario provinciale non dialoghi con loro su argomenti così importanti per l’economia delle famiglie, ma anche delle imprese aretine. Chiediamo al segretario Dindalini, di assumersi le responsabilità politiche di quanto approvato.

Altrimenti, se volesse, potrebbe chiedere sempre ai “suoi” sindaci di convocare urgentemente una nuova conferenza territoriale per proporre la sospensione delle tariffe. In quella sede potrebbero proporre un nuovo piano tariffario più equo che tenga conto del numero dei componenti il nucleo familiare.

Per concludere, la responsabilità non è dell’Autorità Idrica come erroneamente sostenuto dal segretario Dindalini, ma dei sindaci di destra e di sinistra, gruppo in cui quelli del Pd, è bene ribadirlo, sono la maggioranza.

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Chimet: la gallina dalle uova d’oro

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In questi giorni siamo venuti a conoscenza che la Chimet ha richiesto alla Regione Toscana la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per aumentare la quantità di rifiuti tossici e pericolosi da trattare nel proprio impianto, il tutto nel più assordante silenzio dei media, delle Istituzioni locali, e della Regione stessa. Ormai è evidente quanto per il governo toscano siano importanti i principi di trasparenza e partecipazione, e in questo caso in particolare ci ha meravigliato dell’attività che svolge per favorire tutto questo, non poteva essere diversamente visti tutti i provvedimenti e le normative vigenti in materia. Che dire poi della Chimet, un’azienda che da anni offre posti di lavoro, compie miracoli trasformando i rifiuti in oro, produce ottimi concimi e ammendanti per terreni e, ci teniamo a sottolinearlo, sono pure certificati.

In questo Paese passano così le cose, quietamente, sopra la testa, come se non fosse successo niente in questi anni, sembrano contemporanei i versi di una celebre lirica leopardiana:

“Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina,

tornata in su la via,

che ripete il suo verso…”

E ora, passata la tempesta della condanna, la gallina dalle uova d’oro torna a fare con insistenza e urgenza le stesse richieste…! Riavvolgiamo il nastro, e ricordiamo la sentenza di appello del tribunale di Firenze che riassume un intervento da parte del Corpo Forestale e un’azione giudiziaria che ha fatto prima tremare e poi ha condannato i vertici amministrativi della Provincia e dell’azienda stessa:

“Trattasi di imputazioni che riguardano anni e anni di attività di incenerimento rifiuti svolta in assenza di valida autorizzazione, nonché di imputazioni afferenti consistenti inquinamenti delle matrici ambientali, che non sono stati ritenuti di ampiezza tale da integrare il più grave danno che costituisce evento del disastro ambientale ma che hanno indubbiamente comportato danni di rilievo (da quantificare in separata sede ) sia all’ecosistema, sia all’intera popolazione residente nel comune di Civitella Val di Chiana ( più direttamente esposta agli effetti negativi legati alla presenza in loco dell’imponente impianto di smaltimento e trattamento rifiuti).”

Ecco, se bisogna ripartire, noi come MoVimento 5 Stelle ripartiremo da qui.

Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Arezzo

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Contro lo smantellamento della Sanità pubblica toscana: Referendum 2.0

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Dal palazzo comunale di Arezzo viene lanciato il ricorso al Tar del Comitato rappresentato dal Dr. Giuseppe Ricci contro la delibera del Collegio di garanzia che ha affossato la richiesta di indire il referendum abrogativo della legge regionale 28/2015, nonostante le oltre 55 mila firme dei cittadini toscani che si oppongono allo smantellamento della Sanità pubblica da parte del PD. Sorge spontaneo chiedersi, se il Collegio di garanzia è un soggetto di nomina politica e la maggioranza dei suoi membri è scelta dalla maggioranza del Consiglio regionale…quanta garanzia di autonomia ha il Collegio di garanzia?

Durante il corso della conferenza stampa in Sala Rosa promossa dal MoVimento 5 Stelle è stato presentato il nuovo quesito referendario per richiedere l’abrogazione dell’articolo 34 bis della legge 40/2005 della Regione Toscana inerente le sperimentazioni gestionali con convenzione, inserito dall’articolo 32 della legge Regione Toscana 84 del 28 dicembre 2015. Un articolo pericoloso, perché nasconde una volontà non dichiarata di estendere al privato servizi e prestazioni ad oggi erogate dal servizio sanitario pubblico.

Siamo rimasti spiacevolmente colpiti dall’assenza di quelle rappresentanze politiche che durante la campagna elettorale hanno ammiccato di fronte alle telecamere, sottoscrivendo il proprio impegno a favore di una battaglia in difesa della Sanità pubblica, per poi abbandonarla nel momento in cui c’è più bisogno di unire le forze. Il M5S porta avanti e conferma pieno sostegno al Comitato nel rilanciare questa sfida ad un Governo toscano che sempre più dimostra di considerare la partecipazione popolare solo un intralcio ai propri affari e alle connivenze di partito.

Non ci scoraggiano gli iter burocratici artificiosi che abbiamo riscontrato, vogliamo mettere un freno alle crescenti difficoltà di accesso ai servizi, ai tempi di attesa infiniti, agli aumenti dei costi, ai tagli dei posti letto e delle sedute in sala operatoria… NO a tutti i disagi che orientano il cittadino verso gli enti privati.

Contribuiremo a sostenere le spese legali per il ricorso al TAR, come già dichiarato dai nostri portavoce in Regione, e per la nuova raccolta firme ci troverete nei banchetti al mercato ogni sabato mattina ed il sabato pomeriggio in centro, per dare ancora voce ai cittadini e magari questa volta saremo anche più numerosi ad affermare che il popolo è sovrano.

REFERENDUM 2.0 è la nuova frontiera ….pronti….VIA!

Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Arezzo

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Referendum sanità: mercoledì 10 febbraio incontro in Comune con il Comitato promotore

Mercoledì 10 febbraio alle 16:00 presso la Sala Rosa del Comune di Arezzo il MoVimento 5 Stelle ed il Comitato Sanità pubblica parteciperanno ad un incontro “face to face” con le altre rappresentanze politiche che compongono il Consiglio comunale. Tutti gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

Il confronto prevede un resoconto del Dottor Ricci sull’iter burocratico circa la richiesta di indizione del Referendum, uno spaccato di come il PD toscano stia dimostrando di essere lontano dalle esigenze dei cittadini. A tal proposito sarà illustrato il duplice percorso di azioni che il Comitato vorrà intraprendere.

Consideriamo un atto di fondamentale importanza informare i cittadini sulla dichiarazione del Collegio di garanzia della Regione, circa la richiesta – apparentemente condivisa da un vasto panorama politico- di indire il referendum abrogativo relativo alla L.R.28 in materia di riordino della sanità toscana, in quanto “il Collegio di garanzia statutaria dichiara ai sensi dell’art. 36 comma 3 della legge regionale 62/2007, che la consultazione referendaria non può avere luogo.”

L’incontro servirà anche per verificare quali forze politiche sono disponibili a sostenere le nuove iniziative referendarie del Comitato.

MoVimento 5 Stelle Arezzo

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